F1 | McLaren: rigettata la revisione sulla penalità di Norris in Canada
Dopo aver revisionato gli elementi portati dalla McLaren, la Federazione internazionale ha deciso di rigettare la richiesta di revisione avanzata dalla scuderia di Woking per ribaltare la sanzione di cinque secondi che aveva fatto scivolare Lando Norris fuori dalla zona punti in Canada. Le prove portate dal team britannico non sono state ritenute nuove e significative.
Nonostante fosse giunto nono in nona posizione sotto la bandiera a scacchi, il Gran Premio del Canada si è chiuso senza punti per Lando Norris a causa di una penalità che lo ha fatto scivolare sino al tredicesimo posto. Secondo i commissari, infatti, il britannico aveva commesso un’azione antisportiva in condizioni di Safety Car arrecando uno svantaggio agli avversari.
In seguito all’incidente George Russell, il direttore di gara aveva deciso di far entrare la vettura di sicurezza al fine di ripulire la pista. Uno scenario che aveva spinto diverse squadre che puntavano su una strategia a due soste a sfruttare la situazione, effettuando il primo pit stop in una fase di neutralizzazione, risparmiando così diversi secondi.
Tra queste squadre vi era anche la McLaren, la quale aveva deciso di richiamare in sequenza entrambi i propri piloti attuando un double stack: a quel punto, sapendo di essere la seconda vettura in pista, secondo i commissari Norris avrebbe vistosamente rallentato per estendere il gap dal proprio compagno di squadra. Non potendo essere sopravanzato dai piloti alle sue spalle, ciò avrebbe permesso a Piastri di effettuare il proprio pit stop e lasciare la piazzola prima che giungesse il britannico, evitando così di perdere tempo fermo in coda. Ciò ha però arrecato un danno a chi si trovava alle spalle delle due MCL60, con una condotta ritenuta antisportiva dai giudici, andando a violare i principi di corretta della competizione.
Lando Norris, McLaren MCL60, Valtteri Bottas, Alfa Romeo C43
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
La decisione della FIA ha lasciato insoddisfatti sia Norris che la McLaren, che hanno ritenuto di aver stabilito un nuovo precedente per questo comportamento durante le gare. In seguito a diverse discussioni, la squadra di Woking ha deciso di approfondire la questione chiedendo all'organo di governo di esaminare nuovamente la situazione.
Tuttavia, dopo aver esaminato gli elementi portati dalla McLaren nell’udienza di domenica mattina, a cui erano presenti anche altre Williams, Red Bull, Aston Martin e Alpine come parti terze interessate, la Federazione ha rigettato la richiesta di revisione presentata dal team britannico. Al fine di vedersi approvata la richiesta di revisione, la squadra diretta da Andrea Stella avrebbe dovuto presentare al collegio dei commissari elementi nuovi e rilevanti che non erano a disposizione nel momento in cui era stata assegnata originariamente la sanzione
Solo in caso di consenso da parte della FIA si sarebbe passati alla fase successiva, quella in cui si sarebbe ufficialmente riaperto il caso discutendo se rimuovere o meno la penalità. Luce verde che, tuttavia, non è arrivata. Infatti, secondo i commissari sportivi che si sono riuniti questa mattina dalle ore 9:30, la McLaren non avrebbe portato prove significative e rilevanti utili a cambiare il provvedimento.
Lando Norris, McLaren
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
La squadra di Woking ha infatti presentato quattro punti a sostegno della propria posizione, tra cui quanto dibattuto in una precedente riunione del 2019 in cui era stato sottointeso che il tipo di azione commessa in Canada da Norris sarebbe stata ritenuta accettabile e non sanzionabile: una discussione nata dal fatto che nel Gran Premio di Monaco di quello stesso anno, Valtteri Bottas creò un gap di sette secondi senza essere sanzionato. Inoltre, McLaren ha presentato anche prove video, audio e GPS e otto diversi casi dal loro punto di vista simili a quello di Norris in cui, però, nessuno fu penalizzato.
Il caso di Bottas è stato ritenuto significante, ma non nuovo, essendo già disponibile ai commissari nel momento in cui è stata presa la decisione sulla penalità di Norris, motivo per il quale non è stato considerato rilevante. Un discorso simile anche per gli altri otto episodi presentati dalla scuderia britannica, definiti significativi ma non nuovi, per cui non rilevanti al caso specifico: "Sebbene vi siano casi citati in cui non è stata applicata alcuna penalità [...], ogni incidente era diverso in qualche aspetto, anche se a volte in modo minore. L'aspetto più importante da notare è che la penalità originale [assegnata a Norris] è stata applicata in relazione a ciò che è stata considerata un'azione sleale. Nessuno dei casi citati [da McLaren] affronta questa stagione".
Dopo aver valutato tutti gli elementi nell'udienza di domenica al Red Bull Ring, in cui sono state ascoltate anche le testimonianze degli altri team presenti (Williams, Red Bull Racing, Aston Martin e Alpine), la FIA ha stabilito che le prove presentate dalla McLaren non hanno portato nulla di rilevante per determinare che l'incidente di Norris debba essere riesaminato.
Lando Norris, McLaren MCL60
Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images
I commissari hanno chiarito che le questioni principali in gioco erano due: i team devono seguire quanto scritto nel regolamento e non possono basare le loro azioni su accordi tra raggiunti in riunioni private, come i meeting delle squadre, mentre gli altri otto casi non sono stati ritenuti identici e rilevanti per la questione legata all'episodio di Norris.
Infatti, secondo quanto si legge nel documento ufficiale, "discussioni e accordi informali, non possono diventare vincolanti a meno che e fino a quando non vengono inseriti nel regolamento, nonostante le buone intenzioni delle parti interessate. Gli ufficiali di gara possono solo chiarire, attraverso, ad esempio, le Race Directors Note, alcune questioni", ma non possono contraddire un regolamento esistente.
Dopo aver ricevuto il responso della FIA, la McLaren ha così commentato: “Rispettiamo la decisione della FIA e dei Commissari Sportivi di confermare la penalità di 5 secondi inflitta a Lando Norris nel Gran Premio del Canada 2023. Tuttavia, riteniamo di aver fornito prove nuove, significative e rilevanti sufficienti a giustificare un diritto di revisione".
“Accettiamo la decisione dei Commissari Sportivi secondo cui queste prove non soddisfano i requisiti richiesti. Anche se non è il risultato che speravamo, ringraziamo i Commissari Sportivi per il loro tempo e la loro collaborazione”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.