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Formula 1 Test in Bahrain

F1 | McLaren: MCL60, sviluppo aggressivo ma niente versione B

Andrea Stella respinge la possibilità di vedere una versione B della MCL60: arriveranno aggiornamenti per migliorare l'aerodinamica e il team sarà aggressivo nell'evoluzione per recuperare terreno.

Lando Norris, McLaren MCL60

I test pre-stagionali di Sakhir sono stati per la McLaren la prova madre per capire quanto in ritardo sia nel raggiungere i propri target di sviluppo a livello aerodinamico. La MCL60 non ha brillato né sul giro secco, né sul passo gara.

Poco importa che al volante vi fosse l'esordiente Oscar Piastri, al quale serve tempo, o al ben più esperto e solido Lando Norris. La nuova nata di Woking ha lanciato segnali preoccupanti e questi sono stati confermati proprio durante la tre giorni di prove in Bahrain dall'amministratore delegato di McLaren, Zak Brown.

"Sappiamo di aver fissato alcuni obiettivi di sviluppo che non abbiamo raggiunto e abbiamo ritenuto opportuno essere onesti al riguardo".

"Come tutti, anche noi abbiamo in serbo molti sviluppi. Quindi siamo incoraggiati da ciò che potremo avere a disposizione. Penso che arriveremo alla prima gara fuori dai nostri obiettivi previsti, ma è difficile sapere dove saremo sulla griglia di partenza".

I problemi di resistenza all'avanzamento (drag) e, in generale, legati all'aerodinamica, hanno spinto il nuovo team principal della McLaren, Andrea Stella, a fare un quadro maggiormente completo di ciò che aspetta il team britannico a partire dalle prossime settimane.

Lando Norris, McLaren MCL60

Lando Norris, McLaren MCL60

Photo by: Mark Sutton

"Penso sia necessario essere aggressivi negli sviluppi e che l'aggressività possa essere intesa da un punto di vista temporale, come se si volesse apportare questi aggiornamenti il prima possibile. E anche dal punto di vista dello sviluppo, vediamo che c'è tanta competizione. Penso che la F1 diventi sempre più competitiva in termini di numero di team che hanno a disposizione le strutture, le attrezzature e il personale per sviluppare la monoposto a un ritmo molto elevato. Quindi sì, dovremo essere aggressivi. Se vogliamo raggiungere l'obiettivo di avere una delle prime 4 monoposto nel corso della stagione, dobbiamo superare i concorrenti. Quindi essere aggressivi".

Le difficoltà potrebbero portare a pensare che gli aggiornamenti pensati per la MCL60 possano in realtà essere una sorta di versione B della macchina pensata dal gruppo di lavoro diretto da James Key. Stella, invece, ha respinto questa possibilità, parlando di aggiornamenti mirati, funzionali e non invasivi dal punto di vista visivo.

"Sulla MCL60 arriveranno novità, ma non necessariamente una versione B della monoposto. Abbiamo una definizione del pacchetto in sé. Ma ci sono un paio di componenti in cui vediamo che hanno un certo effetto sul tempo sul giro. Non posso dire quale, quindi non necessariamente avremo una macchina molto diversa dall'attuale. Ma alcune modifiche sembrano fare una differenza significativa per l'efficienza aerodinamica".

Oscar Piastri, McLaren MCL60

Oscar Piastri, McLaren MCL60

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

"Non abbiamo problemi a causa delle novità per ciò che riguarda il regolamento tecnico. Non abbiamo fatto un passo indietro. Semplicemente non abbiamo sviluppato abbastanza velocemente la macchina".

McLaren si trova nel pieno di un cambiamento di strutture che dovrebbe poi garantire maggiori possibilità di avere vetture competitive. Per completare l'opera servirà ancora tempo, servirà pazienza, risorse e ricerca del personale più qualificato possibile per raggiungere i livelli voluti dai vertici della squadra.

"L'aerodinamica di una vettura di Formula Uno è uno dei progetti ingegneristici più complessi, diciamo, che si possano vedere sul pianeta, quindi è piuttosto impegnativa, richiede strutture di prim'ordine e competenze che vanno sviluppate nel corso degli anni. Quindi non direi che c'è un deficit specifico in alcune aree, ma diverse ragioni. Continuiamo a menzionare la tecnologia, la mancanza della galleria del vento".

"Continuiamo a dire che dal punto di vista della manodopera o della forza lavoro, dobbiamo espandere il gruppo aerodinamico, abbiamo attraversato una fase di contrazione, ora abbiamo cambiato questa tendenza. Quindi stiamo aumentando la forza lavoro anche da questo punto di vista. E poi bisogna continuare a costruire. Come nel caso di alcuni team di punta, come la Red Bull, che ha continuato a svilupparsi, a fare esperienza per molto tempo. E ora sono in grado di rispondere ai cambiamenti o ai regolamenti, migliorando di anno in anno. Temo che si tratti solo di un miglioramento e di una crescita continui, e noi dobbiamo migliorare in tutte le aree, direi".

"Non direi che il gap di budget sia necessariamente un limite per noi. È una scusa che non voglio invocare perché la McLaren si trova ora in una situazione in cui abbiamo risorse da investire, questi investimenti sono già iniziati, siamo riusciti a ottimizzare all'interno del tetto dei costi. Quindi credo che sia più che altro il fatto che ci vuole tempo per raggiungere gli standard richiesti da un punto di vista tecnologico, di competenze, di numero di persone, per competere al top in Formula Uno. Quindi non direi che il budget è limitato", ha concluso Stella.

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