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McLaren MCL35M: ma quanto è stretta nelle fiancate!

La monoposto "papaya" è la prima F1 2021 che si mostra: a Woking hanno fatto un grosso lavoro per trapiantare la power unit Mercedes nella nuova scocca della MCL35M, pur rispettando i vincoli regolamentari imposti dalla FIA. Le pance sono state ridisegnate grazie a un diverso impianto di raffreddamento che permette di ridurre le masse radianti con un sensibile vantaggio di natura aerodinamica. Cresciuto anche il passo.

McLaren MCL35M

McLaren MCL35M

McLaren

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Ecco la prima monoposto 2021! La McLaren è stata la prima squadra di F1 a far cadere i veli della macchina che farà il suo debutto in pista nei test collettivi prevista a Sakhir dal 12 al 14 marzo, due settimane prima del GP del Bahrain.

La squadra di Woking ha aspettato le luci della sera per accendere i riflettori sulla MCL35M. E del resto è giusto che l’attenzione si concentri sulla vettura di James Key visto che, almeno sulla carta, dovrebbe risultare la più diversa dalle progenitrici dello scorso anno, anche se alla sigla dello scorso anno è stata aggiunta solo la M che sta per Mercedes.

Trapianto di power unit

I tecnici anziché fare un semplice “trapianto” di power unit si sono spinti nella realizzazione di
una macchina completamente nuova che ha potuto beneficiare di alcune deroghe regolamentari per adottare la power unit Mercedes AMG M12 E Performance, nonostante i forti blocchi normativi attuati dalla FIA.

Si tratta di un ritorno di fiamma dopo l’”esilio” con Honda e Renault iniziato dal secondo anno dell’era ibrida. Fino al 2014 la McLaren ha utilizzato i motori di Brixworth e la speranza è che a Woking possano ambire nuovamente a una vittoria dopo che Carlos Sainz è arrivato l’anno scorso secondo al GP d’Italia con la MCL35.

Il digiuno dura dal GP del Brasile 2012 con Jenson Button sulla MP4-27 dotata del motore Mercedes V8 2.4. E’ passata una decade e il blasonato team di Woking vuole tornare a recitare il ruolo di top team, dopo essere stato una nobile decaduta.

Non deve sorprendere, però, che sulla monoposto "papaya" e sull'abbigliamento dei piloti non appaia la Stella della Mercedes. La ragione è semplice: la Casa tedesca si limita a una fornitura tecnica e non ha siglato anche un accordo di marketing con il team di Woking.

ll team principal, Andreas Seidl, ha ammesso prima della presentazione: “Siamo convinti che il propulsore Mercedes possa aiutarci a tornare a vincere delle gare in futuro, non appena la squadra sarà pronta. Ne sono sicuro".

Il tedesco con Zak Brown ha messo le basi a una rinascita che si potrebbe concretizzare con l’arrivo di Daniel Ricciardo al fianco di Lando Norris, dopo l’eccellente terzo posto conquistato nel mondiale Costruttori 2020.

McLaren MCL35M (2021) vs. McLaren MCL35 (2020)

McLaren MCL35M (2021) vs. McLaren MCL35 (2020)

Photo by: McLaren

Omologato un telaio nuovo

La MCL35M dispone di un telaio nuovo nella parte posteriore per ospitare il motore Mercedes: non ha dovuto spendere dei gettoni di sviluppo potendo contare su una deroga della FIA per sfruttare il migliore packaging che la power unit della Stella assicura rispetto alla più complicata unità di Viry Chatillon per cui l’aspetto della monoposto “papaya” è sicuramente più snello rispetto alla vettura dello scorso anno.

Siccome c’è stata una grande collaborazione con i motoristi diretti da Hywel Thomas, la McLaren è molto influenzata dalle scelte di hardware Mercedes legate all'installazione della power unit, mentre trasmissione e sospensione posteriore non fanno parte del “pacchetto” come sull'Aston Martin, per cui l’aerodinamica ha sì subito l’influenza della squadra campione del mondo, pur mantenendo una propria personalità. E' c rtoche sia cresciuto sensibilmente anche il passo, aumentando la capacità del corpo vettura di creare downforce.

Si riduce l’assetto Rake?

Di conseguenza la MCL35B riduce l’assetto Rake (picchiato), allineandosi alle scelte di Mercedes e Aston Martin, visto che la riduzione del carico andrà a penalizzare chi puntava ad angoli estremi come la Red Bull.

McLaren MCL35M

McLaren MCL35M

Photo by: McLaren

Ala anteriore con meno carico

L’ala anteriore è stata rivista in funzione della perdita di carico posteriore dovuta all’assenza degli slot sul fondo e al taglio di una porzione di marciapiede davanti alla ruota posteriore, oltre al diffusore che presenta tutte le derive verticali alzate di 50 mm dal piano di riferimento. Questa è la soluzione iniziale, ma è pensabile che arrivi una versione più carica non appena si recupererà una buona parte della downforce perduta. La McLaren mantiene l'andamento out-wash nel disegno dei flap, mostrando una paratia laterale molto inclinata verso l'esterno nell'ultima porzione.

Il muso stretto e diverso cape

Non ci sono grandi novità nel muso stretto che è stato omologato l’anno scorso in occasione del GP di Toscana, ma è stato rivisto il cape che sembra avere un più diretto collegamento con i turning vanes sotto al telaio.

Sospensione anteriore

Il regolamento non consente grandi cambiamenti. Lo schema era già in perfetto stile Mercedes con i due bracket: quello che sposta il fulcro del punto di ancoraggio del push rod e quello che disallinea il triangolo superiore, con un puntone molto inclinato verso l’anteriore. L'adozione di gomme Pirelli con una spalla di disegno diverso ha richiesto un diverso disegno del bracket del triangolo che ora è arcuato per evitare che vada in interferenza con il profilo più panciuto del pnaumatico. Il braccio dello sterzo era già allineato al triangolo inferiore e crea un interessante soffiaggio.

Brake duct più piccola

La presa d’aria dei freni è nuova così come i passaggi d’aria nel corner per alimentare il soffiaggio centrale che è stato potenziato.

McLaren MCL35M

McLaren MCL35M

Photo by: McLaren

Barge board semplificate

Sono di nuova ispirazione: non c'è più il doppio boomerang come l'anno scorso. E' rimasto l'elemento superiore, mentre in basso c'è stata una semplificazione dettata dalle norme. E' interessante notare come i deviatori di flusso laterali  in tre elementi si raccordino all'ala centrale e siano completamente staccati dal profilo superiore. Il triangolo superiore della sospensione anteriore è perfettamente allineato con l'ala centrale, cercando una invidiabile pulizia dei flussi.

McLaren MCL35M

McLaren MCL35M

Photo by: McLaren

Pance che si svasano molto

Le bocche delle pance sono rimaste con l’apertura sopra al cono anti-intrusione laterale, ma beneficiano di un’apertura minore perché il motore Mercedes consente un impianto di raffreddamento con radiatori più piccoli rispetto allo scorso anno.

Le fiancate, quindi, sono state estremizzate con un disegno tale da ridurre la resistenza all’avanzamento: la disposizione dei radiatori consente un maggiore sfiancamento nella zona a Coca Cola, con uno vistoso scivolo che ha l’ambizione di portare sul fondo una parte del flusso superiore, in modo da energizzare un punto nevralgico della vettura che non potrà più contare sui soffiaggi nel bordo di uscita del pavimento.

McLaren MCL35M

McLaren MCL35M

Photo by: McLaren

Ma la cosa che più si nota rispetto all’anno scorso è come si siano ridotti i pontoni verso gli sfoghi d’aria in fondo alle pance, migliorando in modo sensibile l’efficienza e la riduzione del drag anche perché non sfuggono all'occhio i vistosi sfoghi d'aria calda ai lati dell'abitacolo: si tratta di un altro esempio della radicalizzazione Mercedes nel progetto di Woking.

In effetti parlare di forma a Coca Cola diventa improprio con una macchina che è strettissima dietro alla testa del pilota.

McLaren MCL35M

McLaren MCL35M

Photo by: McLaren

Presa d’aria motore più tonda

L’airbox ha una presa d’aria dinamica di forte ispirazione Mercedes: la bocca è più tondeggiante e stretta e con un’apertura in più dietro al casco del pilota. Il cofano motore risulta più profilato e copre meno l’alettone posteriore che, a parità di superficie, sarà in grado di regalare un po’ di carico in più. Il cofano motore ha una deriva verticale minima, ma già l'anno scorso la pinna non era particolarmente grande. In coda si osserva la T-wing bi-plana.

Il cambio è quello del 2020

La McLaren non si sono fatti prendere dalla tentazione di prendere anche la scatola della trasmissione Mercedes: a Woking, quindi, si affidano al cambio dello scorso anno, visto che sono sempre andati orgogliosi della propria realizzazione in carbonio che non ha ha mai dato problemi.

McLaren MCL35M

McLaren MCL35M

Photo by: McLaren

Sospensione posteriore pull rod

Sebbene ci sia un retrotreno a forte connotazione Mercedes la squadra di Woking non ha abdicato alle sue caratteristiche: la sospensione posteriore, infatti, è rimasta in linea con lo schema pull rod dello scorso anno, con il lungo tirante in acciaio che si infulcra in avanti.

Ci si poteva aspettare il braccio del triangolo inferiore infulcrato sulla struttura deformabile posteriore, come si era visto sulla W11 e sulla Red Bull RB16, ma gli ingegneri di Key non si sono avventurati in questa soluzione molto costosa, preferendo non toccare quegli aspetti che hanno sempre dato dei buoni risultati

Brake duct posteriore

È completamente nuova: il regolamento obbliga sotto i 50 mm dalla linea dell’asse posteriore, che i flap non debbano sporgere dal cerchio più di 80 mm, mentre fino allo scorso anno si estendevano fino a 120 mm come è possibile vedere nella parte superiore.

McLaren MCL35M

McLaren MCL35M

Photo by: McLaren

Ala posteriore

Il supporto dell’ala posteriore è composto da due piloni che sono sempre caratterizzati dall’ormai abituale disegno a collo di cigno, mentre i due profili mostrati sono quelli del 2020. La paratia laterale ha adottato i soffiaggi in stile Haas poi ripresi anche dalla Red Bull.

Ricordiamo che la McLaren dello scorso anno si difendeva nei curvoni veloci e medi, mentre andava in crisi nelle curve lente. James Key e l’aerodinamico Peter Prodromou hanno lavorato per correggere questo orientamento e rendere la MCL35M più una F1 adatta a tutti i tracciati.

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