F1 | McLaren: "Il rilancio nel 2023 deriva dal ricambio tecnico"
Il 2023 non è iniziato nei migliori dei modi per la McLaren, ma questo avvio difficile ha aperto la porta a una serie di cambiamenti interni che hanno consentito alla squadra di fare un grosso passo in avanti. Secondo Andrea Stella, la nuova struttura tecnica del team ha permesso di individuare responsabilità chiare e dare maggior spazio ai talenti già presenti nella scuderia, tra cui Giuseppe Pesce, un ingegnere italiano che, assieme a Peter Prodromou, ha definito la nuova direzione per la progettazione della vettura dal punto di vista aerodinamico.
Il campionato 2023 della McLaren è stato ricco di alti e bassi, con una stagione in crescendo dopo un inizio difficile. Infatti, la scuderia di Woking era consapevole delle difficoltà che avrebbe incontrato a inizio mondiale a causa di uno sviluppo invernale che non aveva rispetto gli obiettivi che si erano inizialmente prefissati gli ingegneri.
Questo difficile avvio di campionato ha portato a una presa di coscienza della situazione e a una ristrutturazione interna dello staff tecnico. Così Zak Brown e Andrea Stella, il quale era subentrato in inverno al posto dell'uscente Andreas Seidl in direzione Sauber, hanno così dato il via a una rivoluzione dell'organigramma della scuderia, creando tre una struttura con tre pilastri dalle chiare responsabilità.
Accanto a questa fase di ristrutturazione interna, McLaren ha spinto sull'acceleratore non solo sullo sviluppo della vettura, ma anche sulle assunzioni di ingegneri di alto livello da altre squadre. Alcuni di queste figure, ovvero David Sanchez e Rob Marshall, sono ancora nel periodo di gardening leave dopo aver lasciato Ferrari e Red Bull, ma Stella ritiene che la nuova struttura abbia rafforzato i talenti tecnici della squadra e abbia creato maggior chiarezza sulle responsabilità di ciascun individuo.
Zak Brown, CEO, McLaren Racing, rea Stella, Team Principal, McLaren, Lando Norris, McLaren, 3° posizione, Oscar Piastri, McLaren, il team McLaren festeggia dopo la gara
Stella ha sottolineato come la riorganizzazione del reparto aerodinamico, guidato da Peter Prodromou, sia stata una mossa essenziale che ha permesso alla McLaren di cambiare la propria stagione. Per quanto indubbiamente ci sia stata anche la mano di Key nei primi aggiornamenti che sono arrivati in Azerbaijan, con un nuovo fondo che ha iniziato a garantire maggior carico alla monoposto, i pacchetti successivi portano la firma del nuovo triumvirato tecnico.
"La ristrutturazione tecnica è stata un fattore fondamentale e comprende persone che in realtà non hanno ancora iniziato. Se parliamo della nuova configurazione tecnica, che comprende tre direttori tecnici, due di loro non hanno ancora iniziato. Peter Prodromou è responsabile dell'aerodinamica, David Sanchez delle prestazioni e del concept, Rob Marshall dell'ingegneria e del design", ha spiegato Stella.
Il Team Principal ha inoltre sottolineato l'importanza di Giuseppe Pesce, un ingegnere italiano che, dopo una prima esperienza in Ferrari, ormai oltre dieci anni fa è arrivato a Woking salendo nei ranghi, fino a diventare direttore dell'aera aerodinamica e del relativo staff. Prodromou e Pesce sono stati fondamentali nell'indicare quale strada seguire dal punto di vista aerodinamico, che si è poi concretizzata con i pacchetti che hanno debuttato in Austria, Gran Bretagna e Singapore. Novità che hanno permesso alla MCL60 di fare un grosso passo in avanti, arrivando ad essere anche chiara seconda forza in determinati appuntamenti.
"Questa struttura ha permesso di fare chiarezza sulle responsabilità e di ristrutturare il reparto aerodinamico, affidando a Peter Prodromou il compito di supportare Giuseppe Pesce: questi ragazzi sono stati assolutamente determinanti nel definire la nuova direzione per la progettazione della vettura dal punto di vista aerodinamico".
"Questo ha permesso di utilizzare i talenti già presenti in McLaren, perché le persone che progettano fisicamente le geometrie [della vettura] sono le stesse", ha spiegato il Team Principal, indicando quanto sia stato fondamentale l'apporto di tutti gli ingegneri già presenti, che hanno potuto sfruttare anche la nuova galleria del vento recentemente inaugurata per iniziare a lavorare sui progetti futuri.
"Ma è stato possibile liberare il loro talento dando una direzione chiara, fissando obiettivi precisi e cercando anche di assicurarsi che la responsabilizzazione e l'entusiasmo siano alla base del nostro modo di trattare con le persone. Questo è stato determinante. Ed è anche il modo in cui stiamo cercando di affrontare il futuro".
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