Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia
Analisi
Formula 1 GP d'Ungheria

F1 | McLaren ci mette il... naso: MCL60 forte anche in Ungheria?

Dopo il secondo posto di Norris e il quarto di Piastri a Silverstone, la squadra di Woking cerca interessanti conferme all'Hungaroring: la vettura rivista da Prodromou sembra particolarmente a suo agio sulle piste veloci, mentre potrebbe accusare ancora dei problemi sul lento. In terra magiara vengono portate altre novità che dovrebbero stabilizzare il comportamento della MCL60.

McLaren MCL60

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La McLaren completerà in Ungheria il pacchetto di novità che hanno rivoluzionato la deludente MCL60, portando Lando Norris al secondo posto nel GP di Gran Bretagna e Oscar Piastri al quarto, dopo che l’australiano aveva meritatamente annusato l’idea di salire sul podio per la prima volta in carriera.

I segnali di cambiamento si erano già visti in Austria quando Peter Prodromou, il nuovo direttore tecnico che ha preso il posto del dimissionato James Key, ha fatto debuttare la nuova veste aerodinamica a Spielberg in occasione del GP d’Austria.

Due piste veloci, di medio carica aerodinamico, che si adattavano perfettamente alle caratteristiche della vettura papaya che si esalta nelle curve veloci, mentre finora ha sofferto le pieghe lente per una carenza di carico aerodinamico.

La McLaren, quindi, va all’Hungaroring con il chiaro intento di smitizzare questo concetto, dimostrando che il nuovo abito della MCL60 si adatta alle diverse tipologie di percorso. Il team principal, Andrea Stella, passato nell’inverno al ruolo di gestore della squadra dallo staff tecnico, ha saputo investire sulle persone giuste che lo stanno ripagando con il rilancio di una squadra che ormai sembrava solo una nobile decaduta.

“Temo i commenti – ha spiegato Norris – se non riusciremo a mantenere il passo delle ultime due gare, ma nel lento la macchina diventa inguidabile e le difficoltà si moltiplicano”. L’inglese mette le mani avanti, anche se in terra magiara vedremo altre modifiche finalizzate a stabilizzare il comportamento della McLaren.

Confronto tra la McLaren MCL60 con la nuova veste aerodinamica e sotto quella standard

Confronto tra la McLaren MCL60 con la nuova veste aerodinamica e sotto quella standard

Photo by: Giorgio Piola

La squadra di Woking può beneficiare del lavoro svolto nella nuova galleria del vento, che dopo la fase complicata di calibrazione, permette ai tecnici di sfornare soluzioni molto interessanti. Le pance sono andate in direzione dell’Aston Martin, con le fiancate a scivolo nella porzione più esterna e lo scavo profondo simile a quello della “verdona”. Rivisto il sistema di raffreddamento della power unit Mercedes, con sfoghi dell’aria calda ridotti e spostati nel cofano motore.

Sotto alle bocche dei radiatori più strette si osserva quanto sia cambiato il sottosquadro, ora molto più scavato per portare una maggiore portata del flusso sul marciapiede del fondo che è stato completamente ridisegnato.

McLaren MCL60 con la nuova ala anteriore del GP di Gran Bretagna simile a quella della Mercedes

McLaren MCL60 con la nuova ala anteriore del GP di Gran Bretagna simile a quella della Mercedes

Photo by: Giorgio Piola

La novità più appariscente di Silverstone è stata la comparsa della nuova ala anteriore che non si ispira alla Red Bull RB19, ma adotta soluzioni di concetto simili, se non identiche, all’idea della Mercedes W14, con un profilo principale di grande corda e i tre flap aggiuntivi molto corti, ancorati alla paratia laterale con altrettanti micro profili orizzontali che staccano gli elementi dall’endplate.

Il nostro Giorgio Piola ha messo in evidenza anche il nuovo muso: gli aerodinamici hanno cercato di ridurre la resistenza all’avanzamento con una sezione frontale minore grazie al disegno più squadrato del vanity panel. I tecnici di Prodromou, infatti, non hanno dovuto ripetere il crash test frontale (che il Budget cap non avrebbe consentito), ma si sono limitati a intervenire su parti che non sono strutturali.   

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente F1 | Ricciardo: "L'AT04 è quel che è, ma posso aiutare lo sviluppo"
Prossimo Articolo F1 | Vowles: "Albon è un leader, sta portando l'auto al limite"

Top Comments

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia