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F1 | McLaren: arriveranno altre grosse novità a pance e fondo

Andrea Stella, team principal McLaren, anticipa che alla ripresa del Mondiale il team di Woking porterà altre novità importanti alle fiancate e al fondo delle MCL60.

McLaren MCL36, dettaglio tecnico GP d'Austria

McLaren è la sorpresa più grande del mese che ha preceduto la sosta estiva del Mondiale 2023 di Formula 1. Il doppio podio consecutivo ottenuto da Lando Norris tra Silverstone e Hungaroring, ma anche il secondo posto nella Sprint Race di Oscar Piastri, sono risultati significativi considerando le enormi difficoltà riscontrate dal team di Woking nelle prime uscite della stagione.

Il grosso aggiornamento per le MCL60 arrivato a Silverstone ha fatto la differenza. La squadra diretta da Andrea Stella ha trovato la strada giusta per lo sviluppo che le ha consentito di passare dalle ultime posizioni della griglia a giocarsi addirittura la prima e diventare una candidata credibile al ruolo di seconda forza dietro l'imprendibile Red Bull Racing.

A Woking gli ingegneri del reparto progettazione e aerodinamico sono al lavoro - almeno sino alla chiusura obbligatoria delle strutture - per preparare un altro pacchetto di novità considerevoli che vedremo esordire sulle monoposto papaya nella seconda parte della stagione.

Non stiamo parlando solo dell'ala a basso carico che vedremo apparire tra Zandvoort e Monza, ma a una serie di novità aerodinamiche volte a perseguire la direzione presa a luglio e che mira ad aiutare le MCL60 a fare altri passi avanti dal punto di vista aerodinamiche.

"Stiamo lavorando a un'evoluzione di questi concetti per il periodo successivo allo stop estivo", ha dichiarato Andrea Stella, team principal della McLaren. "Stiamo sicuramente lavorando a un'evoluzione di questo pacchetto, quindi a un'altra serie di modifiche alla carrozzeria e al fondo. Dobbiamo ancora terminare e abbiamo ancora qualche giorno di lavoro, ma se andranno bene, cercheremo sicuramente di portarla in uno degli eventi subito dopo la chiusura".

 

"Saranno passi avanti grandi quanto l'ultimo aggiornamento? Vedremo. E' molto difficile da dire ora. Credo che abbiamo capito cosa sia successo con l'ultimo che abbiamo portato, ma quello su cui stiamo lavorando non sono semplici millimetri, è un po' un'evoluzione concettuale. Quindi c'è un certo grado di incertezza come in tutte le evoluzioni aerodinamiche".

"E, in realtà, le prove arrivano solo quando si testano le soluzioni nuove in pista, perché anche se hai una buona correlazione con la galleria del vento e con il CFD, la prova della pista resta fondamentale. Penso che questo sia lo stesso per ogni squadra. Quindi si può dire di sì solo averlo provato in pista".

Stella afferma che, sebbene McLaren possa disporre della nuova galleria del vento, i risultati reali legati alle nuove componenti saranno visibili solo in pista. La correlazione tra dati in galleria, CFD e pista sono necessari, ma è sempre la pista ad avere l'ultima parola, soprattutto in campo aerodinamico.

L'aria e il suo andamento ha talmente tante variabili che, anche con il mutamento di una di esse, potrebbe cambiare le carte in tavola in maniera così netta da ribaltare una situazione prestazionale.

"Quando si ha a che fare con lo sviluppo aerodinamico, si ha un determinato grado di incertezza. nella progettazione meccanica, che è una scienza molto più consolidata in termini di strumenti utilizzati per andare dal punto A al punto B, si ha un maggiore controllo del processo. Ma nell'aerodinamica l'aria ha un comportamento non lineare".

 

"Le cose possono variare in modo significativo, anche solo cambiando di poco le condizioni di partenza, il che mantiene sempre un certo grado di incertezza anche quando gli strumenti iniziano a dirti che una determinata componente funziona. Quando metti in pista le novità, sei sempre un po' nervoso. Questa è la specificità dell'aerodinamica come scienza. Ecco perché mi vedete prudente".

"Se si trattasse di qualcosa che ha a che fare con il design dei metalli e così via, sarei più sicuro delle mie conclusioni, ma con l'aerodinamica... Altrimenti tutti avrebbero auto molto vicine nelle prestazioni. Ma questa variazione è dovuta al fatto che è difficile imbrigliare il comportamento dell'aria, quando si iniziano a generare vortici. E quando si inizia a generare un alto livello di risucchi intorno alla monoposto, l'aria tende a essere sempre piuttosto instabile", ha concluso Stella.

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