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F1 | McLaren: arriverà un nuovo fondo, ma solo al momento giusto

La McLaren sta lavorando su un nuovo fondo aggiornato per dare nuova linfa alla sua caccia ai titoli, dato che da Miami non ha apportato novità sostanziali in questa zona. Tuttavia, si tratta di una scelta precisa, perché il team non vuole andare incontro a brutte sorprese, per cui lo porterà in pista solo quando sarà sicura dello sviluppo.

Dettaglio tecnico McLaren MCL38

Dopo un avvio di stagione in cui la MCL38 si era presentata ai nastri di partenza ancora come una sorta di cantiere aperto, dato che il team non era riuscito a completare il lavoro sperato in inverno, la McLaren è stata la scuderia che ha compiuto i progressi più significativi durante la stagione e ora ha la vettura di riferimento della griglia.

Il pacchetto portato a Miami è sicuramente quello che ha cambiato le sorti di questa monoposto, tanto da spingere il team a puntare su un approccio più cauto in tema di aggiornamenti. Sapendo di avere una vettura competitiva e che poteva reggere il passo della Red Bull, gli ingegneri di Woking hanno deciso di attendere e studiare a fondo la vettura prima di montare ulteriori novità che avrebbero potuto spingere in una direzione sbagliata.

Durante questa stagione, infatti, molte scuderie hanno avuto dei problemi con gli sviluppi, come Ferrari, Aston Martin e Racing Bulls, che sono tornati a fondi di precedenti specifiche per tentare di risolvere le difficoltà a cui erano andate incontro. Più recentemente, anche Mercedes ha portato una nuova unità di cui, tuttavia, non è ancora del tutto sicura degli effetti: sul piano dei numeri, dà l’aumento del carico richiesto, ma dall’altra parte ha portato anche uno scompenso dal punto di vista del bilanciamento.

Oscar Piastri, McLaren MCL38, pit stop

Oscar Piastri, McLaren MCL38, pit stop

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Da questo punto di vista, data la sensibilità di questo elemento, la scuderia britannica ha scelto di attendere, ma prima della fine della stagione dovrebbero arrivare altre novità per dare nuova linfa nella lotta ai due titolo mondiali. Un tema importante mentre Red Bull è alle prese con le difficoltà sulla BR20, che vedono anche il fondo tra i responsabili: per questo, dal GP d’Olanda, Verstappen è tornato su una specifica mix di varie unità portate durante l’anno, anche se la base è il fondo usato a inizio stagione.

Il team principal della McLaren, Andrea Stella, ha spiegato che uno dei motivi per cui la sua squadra non ha incontrato ostacoli nella fase centrale del campionato quest'anno è che ha apportato solo un vero e proprio aggiornamento importante, riducendo così al minimo i rischi di problemi. Da lì si è data tempo di capire e studiare a fondo il funzionamento in pista, limitandosi, quantomeno fino all’evento in Olanda, a lavorare sulle ali per adattarsi ai vari tracciati.

"Non abbiamo apportato un aggiornamento significativo dopo Miami. L'aggiornamento successivo, non così importante come quello di Miami, è stato fatto a Zandvoort e non ha riguardato l'intero fondo, ma solo un dettaglio. Si trattava di altre aree della vettura”.

“Ma c'è un motivo per cui non abbiamo portato alcuni aggiornamenti - perché vediamo che, se avessimo fatto tutto in poco tempo, avremmo potuto avere dei dubbi quando queste parti sarebbero state provate in scala reale sulla macchina vera. Quindi ci stiamo prendendo il tempo necessario per convincerci che lo sviluppo è maturo per essere portato in pista".

Oscar Piastri, McLaren MCL38, durante il pit stop

Oscar Piastri, McLaren MCL38, durante il pit stop

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Sebbene la McLaren sia riuscita a dominare il recente weekend del Gran Premio d'Olanda, Stella ritiene che le prestazioni siano state un'eccezione piuttosto che la norma, con distacchi minimi tra le vetture. Tuttavia, dall’altra parte è anche vero che il risultato di Monza dimostri che la MCL38 stia diventando una vettura sempre più completa, perché lo scorso anno faticava sui circuiti a basso carico, dove poi emergevano quei problemi di drag di cui soffriva ancora la MCL60.

"Credo che l'ordine in griglia dipenda molto dalla capacità dei piloti di sfruttare l'aderenza disponibile, piuttosto che dal fatto che la vettura sia dominante. Se guardiamo ai tempi sul giro, invece di considerare semplicemente le posizioni di vertice, vediamo che tutti i piloti dei quattro team più veloci erano in condizione di conquistare la prima posizione in griglia".

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