F1 | Mazepin spedisce al mittente le accuse di rissa in discoteca
Nikita Mazepin è tornato agli onori della cronaca per un video che lo ritrae protagonista di qualche spintone di troppo in una discoteca a Città del Messico. Il pilota della Haas spiega quanto accaduto nella conferenza stampa del Gran Premio del Brasile
Foto di: FIA Pool
Sembra non esserci pace per Nikita Mazepin. Il pilota russo della Haas, che già lo scorso anno si era reso protagonista di una situazione difficilmente giustificabile data in pasto ai social media di mezzo mondo, torna nell'occhio del ciclone a poche ore dal via del GP del Brasile di Formula 1.
Nelle scorse ore è emerso un video in cui si vede chiaramente Mazepin spintonare un bodyguard in una discoteca, immagini registrare da uno smartphone al termine del GP del Messico vinto da Max Verstappen.
Le voci si sono immediatamente rincorse, alcune delle quali parlavano di un Mazepin cacciato in malo modo dalla discoteca. Il rookie, giustamente, ci tiene a dare alla stampa la propria versione dei fatti.
“Ma quale rissa, ma quale cacciata dalla discoteca. La situazione è molto più semplice di così” dichiara Nikita in conferenza stampa.
“Nessuno è stato cacciato: ero infastidito perché uno dei membri del team non veniva fatto entrare insieme a noi, quindi mi sono mosso per chiarire il tutto”, conclude Mazepin.
Nikita Mazepin, Haas VF-21
Photo by: Charles Coates / Motorsport Images
A queste parole fanno eco le dichiarazioni del Team Principal Haas, Gunther Steiner, il quale segue la linea del fraintendimento avuto tra il pilota e gli uomini della sicurezza della discoteca messicana. "Quello che vedete è figlio di una discussione. Non ho ancora parlato con Nikita perché non ho ancora avuto modo di vederlo ,ma penso il tutto sia nato perché I ragazzi volevano spostarsi verso un’area nella quale non avevano la possibilità di muoversi”.
Al giorno d’oggi, la vita di qualsiasi personaggio pubblico è costantemente sotto l’occhio delle fotocamere degli smartphone. Per Steiner, è difficile per un pilota avere un minimo di riservatezza rispetto al passato in queste condizioni.
“Qualsiasi cosa che fai in un locale o un luogo aperto al pubblico può essere immediatamente filmato e diffuso”, conclude la polemica Steiner.
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