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Intervista
Formula 1 GP d'Ungheria

F1 | Max: “Mi aspettavo di più, qualcuno in RB si deve svegliare”

Verstappen non ha nascosto la sua frustrazione al termine delle qualifiche di Budapest. Un appuntamento che lui stesso aveva definito cruciale, dato il grosso pacchetto di novità. L'olandese si aspettava di più e, senza messi termini, suggerisce che è ora che il momento che qualcuno in Red Bull si svegli prendendo atto della situazione.

Max Verstappen, Red Bull Racing

46 millesimi, un colpo al volante e tanta frustrazione. Le qualifiche ungheresi di Max Verstappen e della Red Bull nascondo un significato più profondo di quanto possa indicare la classifica, con quei quasi 5 centesimi che dividono l’olandese dalla prima posizione, in cui in mezzo si è inserito anche Oscar Piastri con l’altra McLaren.

Alla vigilia del weekend, infatti, lo stesso Verstappen aveva definito il Gran Premio d’Ungheria come una tappa cruciale per il mondiale, magari non tanto a livello di pura classifica, ma perché avrebbe indicato la via per il resto del campionato. Red Bull, infatti, si era presentata con il pacchetto di novità tecniche più importante portato fino a questo punto della stagione, includendo anche delle fiancate totalmente riviste in molti suoi aspetti.

Vi era quindi grande curiosità nel capire quale potesse essere il potenziale di questa RB20 aggiornata, soprattutto considerando che negli ultimi mesi McLaren ha compiuto un passo in avanti considerevole, arrivando ad avere una vettura in grado di contendersi agevolmente la vittoria su ogni tipologia di pista e con qualsiasi condizione meteo.

Le vetture dei primi tre qualificati Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, l'uomo della pole Lando Norris, McLaren MCL38, Oscar Piastri, McLaren MCL38

Le vetture dei primi tre qualificati Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, l'uomo della pole Lando Norris, McLaren MCL38, Oscar Piastri, McLaren MCL38

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Parlando al termine della qualifica, il tre volte campione del mondo non ha nascosto la sua frustrazione, perché ha ammesso che si aspettava di più dagli aggiornamenti. Per quanto sia vero che il tracciato di Budapest sia più congeniale alle caratteristiche della MCL38 che della RB20, evidenziando soprattutto i grandi passi in avanti fatti dalla McLaren nell’andare a migliorare alcuni punti critici della sua auto, tra cui la precisione dell’anteriore nelle curve lunghe, Verstappen ha sottolineato alcuni aspetti critici della Red Bull che non sembrano essere totalmente risolti.

“Abbiamo portato degli aggiornamenti, ma ancora non è abbastanza, per questo sono frustrato. Speravo di poter fare di più con questi aggiornamenti. Nelle scorse gare, che sia un tracciato con curve veloci o lente, che ci sia caldo o freddo, siamo stati battuti a livello di passo puro”, ha spiegato il pilota di Hasselt parlando dopo le qualifiche.

“Giovedì avevo definito questo weekend come cruciale, per questo sono frustrato, mi aspettavo di più. Gli aggiornamenti funzionano, le nostre novità hanno sempre funzionato, ma semplicemente non sono il passo in avanti che speravamo”.

Di fondo, i problemi sono due: da una parte il fatto che manchi performance pura, ma dall’altra anche la sensazione di dover essere sempre al limite, perché nel corso della stagione è diventato sempre più difficile trovare il bilanciamento ideale, complici alcuni problemi sia legati alla complessità della RB20 che agli assetti usciti dal simulatore. Nelle prime gare della stagione, come spiegato da Verstappen, la Red Bull sembrava essere una vettura più semplice da mettere a punto rispetto alla RB19 ma, con il prosieguo del campionato, sono emersi i limiti, soprattutto a livello di bilanciamento.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

In più occasioni il team è stato costretto a buttare nel cestino il lavoro di preparazione fatto in fabbrica per dover ricominciare la ricerca del setup direttamente in pista, di fatto sprecando parte del venerdì. L’olandese, infatti, sperava non solo che questo pacchetto potesse garantire performance migliore, ma anche che rendesse più semplice la ricerca del bilanciamento ideale durante il fine settimana, in modo da poter lavorare sui dettagli dalla FP1 invece di dover fare un passo indietro per capire come rendere più confortevole e meno al limite la RB20.

“Quest'anno ho la sensazione di essere più al limite rispetto all'anno scorso. I miei giri sono stati buoni”, ha sottolineato Verstappen, che al giovedì aveva menzionato come questo aspetto stesse penalizzando anche Perez, alle prese con un momento complesso complice questa difficoltà nel gestire al limite la RB20.

“La nostra auto è difficile da guidare. La McLaren occupa l’intera prima fila, quindi si sa che quella macchina va davvero forte. Per noi è difficile trovare un buon bilanciamento con la macchina. È molto facile superare il limite e perdere subito molto tempo”.

“Abbiamo provato molte cose questo fine settimana. Naturalmente, in gara farà molto più caldo e si potrà imparare di più dagli aggiornamenti, ma non credo che questo possa fare una grande differenza rispetto a McLaren in termini assoluti di velocità”.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Quando gli è stato chiesto se tutti all’interno del team fossero frustrati quanto lui per la situazione, Max ha rimarcato come qualche elemento della squadra dovrebbe prendere atto della situazione e iniziare ad agire in maniera differente per dare una scossa all’ambiente.

“Non tutti, credo. Sanno che non cerco scuse, sono sempre molto realista in queste cose. Forse non tutti in squadra sono sulla stessa lunghezza d'onda. Penso che forse alcune persone debbano svegliarsi un po' adesso. Non c'è bisogno di entrare nei dettagli di chi sia”.

“Sto pensando al mondiale. Non è che ora torno al mio camper e mi dico che va tutto bene. No, sono frustrato e non sono contento di come stanno andando le cose al momento. So che 12 gare possono essere molto lunghe”.

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