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Intervista
Formula 1 GP d'Austria

F1 | Max: “Incidente sfortunato, ma non mi sono mosso in frenata”

Verstappen ha chiuso al quinto posto il GP d'Austria, ma il tema del giorno è sicuramente il contatto con Norris a meno di dieci giri dal termine. Secondo l'olandese si è trattato di un episodio sfortunato, ma ha voluto smentire che si sia mosso in frenata in altre occasioni, aggiungendo che alcuni tentativi di Norris sono stati troppo aggressivi.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, Lando Norris, McLaren MCL38

Se si tornasse indietro, poco prima della seconda sosta, il pensiero comune era Max Verstappen stava intavolando un’altra vittoria nel corso di questo weekend e di questa stagione, nonostante avesse perso qualche secondo nel traffico con i doppiati.

Tuttavia, proprio quella seconda sosta ha cambiato totalmente le carte in tavola. Un pit stop lento di 6 secondi e mezzo a causa di un problema alla posteriore destra ha permesso a Norris di riavvicinarsi in modo importante, tornando ad essere una minaccia concreta per la vittoria.

Nel momento in cui il britannico è tornato in zona DRS, per Verstappen è stato difficile riuscire a staccare nuovamente il rivale, che a quel punto ha dato il via a una lotta senza esclusione di colpi. In più occasioni, Norris ha provato a buttarsi all’interno della curva, senza però mai riuscire a completare il sorpasso che lo avrebbe portato in testa. Inoltre, nel frattempo, aveva anche superato la linea bianca che delimita il tracciato più del consentito, ottenendo una penalità di cinque secondi che sarebbe stata poi applicata al suo tempo totale di gara.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, Lando Norris, McLaren MCL38

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, Lando Norris, McLaren MCL38

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Prima che giungesse la penalità, però, i due sono stati protagonisti di un duello duro, in cui più volte via radio non hanno mancato di accusarsi a vicenda per delle manovre o poco sensate o per l’aggressività usata nel diversi. Un tema che ha rimarcato lo stesso Norris sia durante la corsa che nelle interviste al termine della corsa, considerando che a Verstappen sono stati assegnati anche dieci secondi per il contato che, di fatto, ha messo fuori da gioco il britannico e che ha fatto finire fuori dal podio lo stesso tre volte iridato.

Andando però con ordine, l’olandese ha voluto prima rispondere alle accuse di Norris di essersi mosso in frenata, sottolineando che non è così: “No, voglio dire, naturalmente, dall'esterno è difficile vedere quando freno, so che in passato c'è sempre stata qualche polemica, ma ora muovo sempre prima di frenare. E poi ovviamente si frena con una traiettoria rettilinea o altro. Quindi è sempre facile dire dall'esterno che mi sono mosso in frenata, ma credo che chi è in macchina sappia bene cosa sta facendo”, ha commentato il portacolori della Red Bull.

"Per me non si trattava di un movimento in frenata. Perché ogni volta che mi sono mosso, non stavo già frenando. Ovviamente da fuori sembra sempre così, ma credo di sapere abbastanza bene cosa fare in questo tipo di scenari”.

Verstappen ha voluto portare all’attenzione anche un altro tema, il fatto che i tentativi dell’inglese in frenata fossero molto ritardati, innescando situazioni potenzialmente pericolose. Un discorso legato anche alla conformazione della curva: “Inoltre, alcune di questi tentativi sono stati dei veri e propri dive bomb, dei tentativi molto tardivi, la butti all’interno sperando che chi sta davanti si sposti. Non è sempre così che si corre, ma credo che anche la curva qui si presti a questo. Sono stato nell’altra posizione e capita di provarci, dipende anche da come è fatta la curva”.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, Lando Norris, McLaren MCL38

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, Lando Norris, McLaren MCL38

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Parlando dell’incidente che lo ha definitivamente messo fuori dai giochi per la vittoria, Verstappen ha spiegato che non si aspettava quel tipo di mossa sull’esterno: “Credo che il contatto che ci ha portato a toccarci fosse qualcosa che non mi aspettavo. L'ho visto arrivare, ovviamente, quindi ho difeso un po' l'interno. Poi, in frenata, ci siamo toccati con le gomme posteriori e abbiamo forato entrambi, cosa che ovviamente non deve succedere”, ha raccontato Max, che nel tentativo di chiudere la porta su Lando si è poi spostato di nuovo verso l’esterno.

A un'ulteriore domanda sulla penalità di dieci secondi che gli è stata assegnata dai commissari, essendo ritenuto totalmente responsabile del contatto, Verstappen ha nuovamente sottolineato le mosse con cui è stato attaccato del suo rivale: “È quello che intendevo parlando dei dive bomb. È solo un attacco tardivo, sperando che l'altro si allontani e che tu riesca a fare la curva, cosa che non è successa in questo caso”.

"Certo, si può dire che mi sono mosso in frenata, ma non è stato così perché non ho frenato quando mi sono mosso. Ma è anche un po' come frenare da molto distante, il che ovviamente è bello. Anche a me piace, ma a volte funziona e a volte no. E credo che oggi non abbia funzionato. Ma sì, poi ovviamente, il contatto è stato un episodio sfortunato”.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, Lando Norris, McLaren MCL38

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, Lando Norris, McLaren MCL38

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Al di là dell’episodio, Verstappen ha voluto anche sottolineare un altro tema, ovvero che non sia stata una giornata semplice per la Red Bull sul piano delle operazioni in pista. Se in Spagna questo elemento aveva fatto la differenza, in questo caso, secondo l’olandese, il team ha commesso alcuni errori sia sul piano strategico che nei pit stop. Una gara negativa capita a tutti ma, secondo Max, oggi sono stati commessi più errori tutti insieme.

“Il primo stint è stato abbastanza buono. Poi, naturalmente, alla fine del primo stint ho trovato un bel po' di traffico, secondo me sarei dovuto rientrare, perché ho perso tanto tempo. In pratica, oggi abbiamo sbagliato molte cose. Per me personalmente è iniziato tutto con la strategia, poi i pitstop sono stati un disastro. Il primo era già pessimo, il secondo è stato ancora più disastroso”.

“Sono secondi che regali, sei secondi in quei due pitstop. E poi, naturalmente, si è riaperta la gara. Ed è per questo che penso che ci siamo messi in una posizione difficile, ovviamente, e di avere un incidente tra di noi, cosa che non si vuole mai che accada. Ma sì, abbiamo sbagliato tutto quello che potevamo sbagliare oggi”.

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