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Mateschitz: "I guai sono solo colpa del motore!"

Il titolare Red Bull fa quadrato intorno alla squadra di Milton Keynes, anche se i surriscaldamenti sono della RB10

Mateschitz:
A volte un pizzico di umiltà potrebbe aiutare, ma non è questo il caso della Red Bull Racing. Certo la squadra di Milton Keynes arriva da quattro mondiali vinti di seguito, per cui è lecito domandarsi se abbiano perso davvero perso il filo della matassa: la RB10, progettata da Adrian Newey, nei quattro giorni di test a Jerez di fatto non è mai riuscita a girare con un minimo di continuità. Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo hanno trascorso più tempo ad aspettare nei box che in pista e alla fine hanno messo indieme appena 21 giri in quattro giorni, pochissimi dei quali cronometrati, visto che la maggioranza era degli out - in per verificare se i guai erano stati risolti. Dietrich Mateschitz, padrone della Red Bull, ha subito preso le difese del team di Milton Keynes, ribaltando tutti i problemi in casa della Renault... “I problemi attuali sono nati sul fronte dei motore e non da parte nostra. Per quanto ci riguarda, abbiamo ancora l’altissimo livello di conoscenze di cui abbiamo bisogno. Certo, in Spagna ci aspettavamo dei problemi, per cui non c'è stata alcuna sorpresa. Non ci resta che impegnarci per risolvere i guai in tempo per i test in Bahrein“. Fa piacere annotare che il grande capo difenda i suoi uomini, ma è ormai chiaro a tutti che i problemi emersi sulla Red Bull RB10 sono più grossi di quelli visti sulle altre due monoposto spinte dalla power - unit Renault come la Toro Rosso STR9 e la Caterham CT05. L'atteggiamento di Mateschitz è molto simile a quando sparava a zero contro l'alternatore della Magneti Marelli che si rimpeva, salvo poi scoprire che ha ceduto anche quello della MES e la causa era determinata dall'inadeguato raffreddamento concesso da Newey. Adrian non ha rinunciato al suo credo: il genio inglese realizza monoposto estreme e poi cerca l'affidabilità, pagando qualcosa in termini di efficienza rispetto alla soluzione ideale, aprendo le pance per fare evacuare l'aria calda. Il fatto è che poi cerca sempre di ritrovare le prestazioni mettendo molta pressione ai suoi fornitori per ritrovare i suoi valori iniziali di progetto. E farà così anche questa volta. Non a caso Mateschitz, prima di lasciare Jerez, aveva aggiunto: "Non c’è ragione di essere preoccupato, essere indietro all’inizio non significa aver già perso il campionato. Si può rientrare in corsa anche se le prime gare non sono andate bene“. La posizione Red Bull Racing è molto chiara: il gruppo fa quadrato nella convinzione di aver la forza per ribaltare una situazione che avrebbe mandato nel panico chiunque, ma non l'intera comitiva di Milton Keynes che, almeno per ora, ha tenuto i nervi molto saldi...

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