Marko: "Il nostro avversario sarà Mercedes, non Ferrari"
Il manager austriaco candida la Red Bull al mondiale 2020: per il consulente di Milton Kaynes Verstappen sarà in grado di vincere almeno cinque GP, per sfidare Hamilton nella lotta al titolo, mentre non crede a una Rossa competitiva. Il motore Honda secondo Helmut ormai vale quello della Stella.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Helmut Marko non ci gira intorno: che siano critiche o manifestazioni di fiducia, il manager austriaco va sempre dritto al punto. La fase finale della stagione 2019 ha portato ottimismo in casa Red Bull, e la pausa invernale sembra rafforzare giorno dopo giorno le convinzioni di poter tornare a giocare ai piani alti, ovvero lottare per il Mondiale.
Una fiducia che non sorprende, se non quando Marko arriva ad escludere la Ferrari dagli avversari diretti, lasciando alla sola Mercedes questo ruolo.
“Il nostro avversario sarà la Mercedes, ed in particolare Lewis Hamilton – ha dichiarato Marko ad Auto Bild – dobbiamo ammettere che la sua guida è praticamente perfetta ed è attualmente il miglior pilota sulla griglia di partenza. Ma Max Verstappen arriverà in tempi brevissimi”.
A convincere Marko che la Ferrari avrà un ruolo diverso è stato l’andamento dello scorso finale di stagione:
“Siamo stati davanti a loro nell'ultimo terzo di campionato, non sembrano più avere il vantaggio, dovuto soprattutto al loro motore, come in precedenza”.
Il manager austriaco ribadisce la linea Red Bull, ovvero che la perdita di competitività confermata dalla Ferrari nelle ultime gare del 2019 sia stata dovuta alla power unit e da qui la mancanza di fiducia sul potenziale della Scuderia anche nel 2020.
Secondo Marko il target della Red Bull è vincere almeno cinque gare con Verstappen, un obiettivo che metterebbe l’olandese in lotta per il Mondiale.
La fiducia è dovuta anche al lavoro che sta portando avanti la Honda, un impegno che ha pienamente soddisfatto la Red Bull.
“Sono quasi alla pari con la power unit Mercedes – ha ribadito Marko - manca ancora qualcosa in qualifica, ma sono convinto che anche la Honda possa completare con successo questo piccolo passo. Quindi spetta a noi costruire una monoposto in grado fin dalla prima gara di competere per il titolo, tutto sembra al momento andare nel verso giusto, termineremo la vettura con un anticipo mai visto prima nel nostro team”.
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