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Formula 1 GP d'Austria

F1 | Magnussen: "Avevo guai al motore dal giro 15. Ho pregato Dio"

Magnussen, ottavo alla fine del GP d'Austria, ha dovuto fare i conti con il misfire del motore Ferrari che equipaggiava la sua Haas. Il problema si è verificato nella prima parte di gara, ma è riuscito a concluderla. Inoltre attende le prime novità...

Kevin Magnussen, Haas VF-22, Lewis Hamilton, Mercedes W13

Per Haas F1 il fine settimana del Red Bull Ring che ha ospitato il Gran Premio d'Austria è e sarà uno di quelli da ricordare. Prima i punti ottenuti da Kevin Magnussen nella Sprint Race, poi il doppio arrivo a podio del danese e Mick Schumacher rispettivamente con un ottavo e un sesto posto hanno dato nuova linfa alla classifica del Mondiale Costruttori per il team americano.

In gara, però, non è andato tutto liscio come il risultato lascia intravedere. Dopo pochi giri dal via la VF-22 di Kevin Magnussen ha denotato problemi al motore. Si trattava di misfire quando la vettura era in fase di accelerazione in uscita dalle curve più lente, quelle in cui si esce a basso regime per poi accelerare e rilanciare la monoposto.

Per questo motivo il danese è stato costretto a usare marce differenti - più basse del normale - per cercare di ovviare ai problemi dati dal misfire e portare a casa una gara che ha dato molte soddisfazioni a lui, al compagno di squadra e al team intero.

"Ho avuto un problema al motore, un piccolo problema che non mi ha fatto stare tranquillo. ero molto preoccupato che potesse esplodere. Non è la prima volta quest'anno, ma la macchina aveva un buon ritmo e, anche con quel leggero difetto di accensione del motore (misfire), era comunque veloce e sono riuscito a portare a casa dei punti".

"Non è certo stata una situazione ideale, ma è stato comunque un grande weekend. Doppia gara con doppi punti grazie alla Sprint Race e poi siamo finiti a punti con 2 macchine oggi, per noi è stato perfetto".

Kevin Magnussen, Haas VF-22, Fernando Alonso, Alpine A522, Zhou Guanyu, Alfa Romeo C42

Kevin Magnussen, Haas VF-22, Fernando Alonso, Alpine A522, Zhou Guanyu, Alfa Romeo C42

Photo by: Alessio Morgese

Il problema al motore si è presentato dopo appena 15 giri. Ecco il racconto diretto di Magnussen e come ha fatto a finire la gara. Ha usato uno stratagemma materiale, ma si è anche appellato alla preghiera...

"Non ne sono sicuro, ma ho iniziato ad avvertire il problema intorno al 15esimo giro. Il problema si è presentato ogni volta che davo gas mentre mi trovato a bassissimo regime, quindi dovevo usare una marcia in meno in ogni curva. Quello non era certo ideale. Sono comunque riuscito a finire la gara e ho pregato Dio che il motore non esplodesse. Non è successo, quindi sono molto contento".

Haas, al Red Bull Ring, è stata la quarta forza dello schieramento piazzando due monoposto a punti e facendo meglio sia di Alpine che di McLaren. A impressionare è il fatto che la VF-22 sia ancora a secco di aggiornamenti: si tratta della stessa monoposto che ha iniziato la stagione in Bahrain, ma il team è soddisfatto delle scelte compiute perché, come spesso afferma il team principal Guenther Steiner, la macchina ha ancora potenziale inespresso e va ancora capita bene. 

Magnussen, però, spera che le nuove parti possano arrivare a breve e, soprattutto, che possano essere un vero passo avanti per il prosieguo della stagione. Non sarà sempre possibile battagliare con team del calibro di Alpine e McLaren se la situazione dovesse rimanere a lungo quella attuale.

"E' bello pensare che possano arrivare aggiornamenti, ma dobbiamo stare attenti. Altri team non sembrano aver trovato molto con le nuove parti. Speriamo di riuscire a trovare qualcosa per la VF-22, ma non mi aspetto un grande cambiamento complessivo. Penso che anche solo fare un piccolo passo avanti possa essere positivo".

"Nessuno sa cosa possa uscire una volta arrivati gli aggiornamenti. Al Red Bull Ring siamo stati il quarto-quinto team più competitivo. Noi, Alpine e McLaren siamo stati forti e se riusciremo a stare accanto a loro nelle prestazioni, vorrà dire aver fatto un lavoro enorme. Ora siamo alla pari con loro e non abbiamo ancora fatto un aggiornamento, quindi speriamo che quando arriveranno potremo stare addirittura davanti", ha concluso Magnussen.

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