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F1 | Lotta al centro: pochi punti possono valere molti milioni

A due Gran Premi dalla fine della stagione 2022 sono molti i giochi che non sono ancora fatti nel Mondiale Costruttori: Alpine e McLaren si contendono 15 milioni di dollari per il quarto posto, mentre Alfa Romeo e Aston Martin sono in ballo per 12 milioni e la sesta piazza. AlphaTauri e Haas si sfidano per l'ottava posizione che vale 10 milioni. I distacchi sono molto serrati e sono possibili degli sconvolgimenti che potranno avere importanti riflessi economici sulla prossima stagione.

Fernando Alonso, Alpine A522

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Tra i verdetti che la stagione 2022 deve ancora emettere, ci sono confronti che sfuggono ai grandi riflettori ma di notevole importanza per le parti in causa. La classifica riservata ai Costruttori non è solo una sfida sportiva, ma determina le percentuali che assegnano ad ogni squadra la parte di montepremi spettante.

La cifra finale tiene conto di molti parametri, tra i quali l’anzianità di presenza nel campionato mondiale di Formula 1 o il palmares all’attivo, ma la posizione nella classifica Costruttori resta la più significativa.

Ci sono ancora diverse posizioni ‘aperte’ nella classifica Costruttori 2022, ad iniziare dalla piazza d’onore alle spalle della Red Bull, contesa da Mercedes e Ferrari. Ma è soprattutto dietro i top team che questo confronto è maggiormente sentito, poiché le cifre in gioco per le squadre minori sono maggiormente significative nella pianificazione della prossima stagione.

Il primo confronto, ancora molto aperto, è quello tra Alpine e McLaren, un duello annunciato alla vigilia della stagione, e che, come da pronostico, si è protratto per tutto il 2022.

Tra continui cambi di fronte, a due tappe dal termine della stagione l’Alpine, grazie ad un bottino di 153 punti, precede di sette lunghezze la McLaren. La posta in palio in questo caso è di circa 15 milioni di dollari, ed anche se le due squadre lavorano già sui margini imposti dal budget cap, si tratta di risorse importanti poiché investibili in tutte le voci al di fuori dal tetto di spesa, ad iniziare dallo stipendio dei piloti fino agli investimenti sulle strutture.

Lando Norris, McLaren MCL36

Lando Norris, McLaren MCL36

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

L’Alpine sembra più solida, ma sulla squadra francese c’è sempre l’incubo dell’affidabilità della power unit, vero tallone d’achille della stagione 2022. Al netto dei potenziali problemi motoristici, l’Alpine ha dalla sua un rendimento omogeneo dei suoi due piloti, separati in classifica da soli undici punti. Uno scenario opposto a quello in casa McLaren.

Con due… Norris, la squadra sarebbe saldamente al quarto posto, considerando che Lando ha all’attivo 111 punti, ma le sole 35 lunghezze conquistate da Daniel Ricciardo non consentono a Zak Brawn e Andreas Seidl di poter dare per scontata la quarta piazza finale.

Zhou Guanyu, Alfa Romeo C42, Sebastian Vettel, Aston Martin AMR22

Zhou Guanyu, Alfa Romeo C42, Sebastian Vettel, Aston Martin AMR22

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Il confronto più acceso è però quello per la sesta posizione, che aritmeticamente vede in corsa ben quattro squadre. Tra l’Alfa Romeo (al momento sesta con 53 punti) e l’AlphaTauri (nona con 35) il margine è di soli 18 punti, un divario nel quale ci sono l’Aston Martin (a quota 49) e Haas, ottava con 36 punti. Se non ci saranno grandi colpi di scena, è probabile che vedremo due duelli più che una volata a quattro, ma in caso di gare imprevedibili, e tra queste il Brasile ha un grande storico, lo scenario potrebbe cambiare.

Tra la quinta e la sesta posizione ci sono circa 12 milioni di dollari di differenza in termini di montepremi, e scendendo nella classifica si arriva ai 10 milioni tra l’ottavo e il nono posto. Nell’economia di queste squadre la cifra è significativa, soprattutto per Haas, AlphaTauri ed Alfa Romeo, mentre per l’Aston Martin la portata degli investimenti fatti da Lawrence Stroll fa apparire 10 milioni di dollari meno vitali per i piani futuri della squadra.

Mick Schumacher, Haas VF-22

Mick Schumacher, Haas VF-22

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

L’Alfa Romeo ha confermato un buon passo avanti nella trasferta USA-Messico, con l’ultimo sviluppo della C42 che ha consentito di ritrovare la Q3 suo giro secco. La squadra svizzera dovrà sperare in un funzionamento senza imprevisti della power unit Ferrari, ovvero la voce che ha penalizzato maggiormente la stagione di Bottas (al momento giunto al quinto motore) e Zhou, che sta utilizzando la power unit numero 6.

Per la squadra di Hinwil servirà però un colpo di reni, visto che 51 dei 53 punti che vanta in classifica sono stati conquistati nelle prime nove gare del mondiale, con sole due lunghezze portate a casa nelle successive undici.

Lance Stroll, Aston Martin AMR22

Lance Stroll, Aston Martin AMR22

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

L’Aston Martin, avversario diretto dell’Alfa Romeo, non ha ancora scontato una sola posizione di penalità legata al motore Mercedes, e sta vivendo un periodo di ritrovata competitività. I 24 punti arrivati nelle ultime quattro gare ne sono la conferma, e al momento appare il team favorito alla conquista dell’ambita sesta posizione finale.

Sul filo del punto sarà anche il confronto tra AlphaTauri e Haas. Nelle ultime nove gare il bilancio è di 8 punti a 2 a favore della squadra di Faenza, ma il duello si preannuncia all’arma bianca. Potrebbe esserci un exploit, o più probabilmente un’occasione da prendere al volo, e in quest’ottica la gara che si presta di più sarà quella sulla pista di Interlagos.

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