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F1 | Lo spettro di Verstappen già agita il mercato: ecco perché

Il Caso Horner non si è ancora sgonfiato, ma nel paddock crescono le voci che Max potrebbe uscire dalla Red Bull alla fine della stagione: nel mondo dei GP si è già scatanata una guerra di successione all'olandese, dando il via a suggestioni che fino a ieri sembravano di fantascienza e che invece potrebbero aprire un vaso di Pandora...

Max Verstappen, Red Bull Racing

Speculazioni? Si. Fantasie? No. In Formula 1 la programmazione è tutto, le squadre sono strutturate per pianificare ogni attività con largo anticipo, ogni scenario deve essere previsto, dai programmi aziendali alla logistica e, ovviamente, il mercato piloti non si sottrae al modus operandi.

Ad inizio anno solo quattro dei venti piloti al via del mondiale 2024 avevano la certezza di conoscere il proprio futuro nel lungo periodo e tra questi c’erano Max Verstappen e Lewis Hamilton, rispettivamente legati con Red Bull e Mercedes fino al termine del 2028 e 2025.

A cambiare drasticamente lo scenario è stato il clamoroso passaggio di Hamilton alla Ferrari e poco dopo il terremoto in casa Red Bull. Ufficialmente a Milton Keynes non è cambiato nulla, ma una potenziale rivoluzione è dietro l’angolo, per quanto dopo Jeddah sia calato il silenzio nessuna delle figure chiave può considerarsi al riparo da scelte (fatte o subite) che potrebbero stravolgere tanti aspetti, tra i quali anche il mercato piloti.

Verstappen può svincolarsi dal contratto in corso con la Red Bull qualora la figura di Helmut Marko dovesse lasciare la squadra, una clausola aggiunta successivamente al contratto firmato nel 2022 con un’appendice definita da Max e Marko, senza il coinvolgimento di altre figure dirigenziali della squadra.

Christian Horner rispondendo alle numerose domande che gli sono state poste nel weekend di Jeddah è andato oltre, sottolineando che non fa parte della sua visione trattenere personale, in ogni ruolo, che manifesta l’intenzione di lasciare la squadra.

Le alternative nell’agenda Red Bull

Tornando alla programmazione, in Red Bull oggi ci sono due scenari. Se alla fine della nota vicenda Horner a spuntarla sarà lo schieramento Verstappen-Marko, la squadra rischia di dover essere ripensata nelle sue posizioni dirigenziali senza la figura dell’attuale team principal e CEO. Viceversa, toccherà a Horner dover valutare un piano B visto che la presenza di Max non sarebbe più un punto fermo. Ovviamente la vicenda è stato oggetto di numerose conversazioni tra gli addetti ai lavori: un’ipotetica Red Bull Racing che nel 2025 dovesse trovarsi orfana di Verstappen, su chi punterebbe?

La prima sorpresa che emerge dalle conversazioni di persone solitamente ben informate è il nome di Norris. Tra la Red Bull e Lando ci sono stati dei contatti nel 2023, è stato lo stesso pilota McLaren a parlarne, ma la presenza di Max in squadra ha scoraggiato Norris dal valutare un eventuale cambio di casacca.

Lando Norris, McLaren

Lando Norris, McLaren

Foto di: Shameem Fahath

Il suo nome sorprende poiché la McLaren ha recentemente prolungato il contratto con il suo pupillo, supportato sin da quando era impegnato nelle categorie propedeutiche, ma i contratti non sono patti di sangue. “Avere a disposizione il budget originariamente destinato a Max vuol dire poter pagare penali importanti”, ha commentato un manager, dando per certo che ogni contratto ha comunque una cifra concordata per concludere anticipatamente il rapporto.

Ci sono poi altri nomi più scontati, visto che si tratta di piloti liberi da vincoli contrattuali o con impegni più malleabili. Fernando Alonso e Carlos Sainz sono in scadenza, quindi entrambi rappresentano scelte semplici dal punto di vista contrattuale. Nel caso di Alonso la prospettiva di un’opportunità Red Bull, anche di un solo anno, rappresenterebbe il classico ‘last dance’ che sogna da tempo. Davanti alla prospettiva di guidare quella che nel 2025 dovrebbe essere ancora la migliore monoposto sulla piazza, non sarebbe più una questione di soldi, ma il degno finale di una carriera sportiva straordinaria ma con un senso di incompiuto.

Fernando Alonso, Aston Martin Racing

Fernando Alonso, Aston Martin Racing

Foto di: Shameem Fahath

La Red Bull senza Max attrae di più

Diversa la situazione Sainz, il suo management sta già parlando con Red Bull, indipendentemente da quello che accadrà con Verstappen. Lo scenario sarebbe però ben diverso se dovesse presentarsi l’opportunità di entrare in squadra senza Max, ovvero l’indiscutibile leader del team. La prospettiva diventa molto più allettante del sostituire Perez, ed è un pensiero che accomuna Sainz ad Alexander Albon.

L’attuale pilota Williams (già silurato in due occasioni da Helmut Marko) è stato molto cauto nel valutare un’offerta Red Bull che gli è già stata fatta pervenire nel 2023, ma l’oggetto era il volante attualmente nelle mani di Perez. Altra cosa è invece tornare nel team per cui ha guidato da metà 2019 e fine 2020 senza la presenza di Max, con un potenziale ruolo di leader in palio, indipendentemente da chi dovesse esserci al suo fianco. Anche in questo caso una penale da versare alla Williams non sarebbe un ostacolo insormontabile.

Alex Albon, Williams Racing

Alex Albon, Williams Racing

Foto di: Shameem Fahath

La scelta interna attingendo dagli attuali piloti Red Bull sembra invece essere meno quotata. Se dovesse essere valutata la linea della continuità Perez potrebbe avere una chance, molto dipenderà anche da quanto farà vedere nella prima metà di stagione.

Nelle valutazioni finora non sembra esserci invece Daniel Ricciardo. Non è un caso chiuso, ma per far risalire le sue quote serve un segnale importante, ad iniziare dal confronto interno alla Racing Bulls con Yuki Tsunoda. Horner è la persona che nel 2018 ha provato fino all’ultimo a farlo desistere dal lasciare la squadra, e questo gioca sicuramente a favore di Daniel. Ma deve anche tornare ad esibirsi sugli stessi livelli di sei anni fa.

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