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F1 | L'impatto delle limitazioni sulla scelta dei processori

L'introduzione del budget cap e delle limitazioni delle ore in galleria del vento ed al CFD hanno spinto i team ad investire in processori con potenze di calcolo notevolmente superiori rispetto al passato.

George Russell, Mercedes W13

George Russell, Mercedes W13

Mark Sutton / Motorsport Images

Se un tempo le squadre con una maggiore dote finanziaria potevano spendere cifre importanti da investire negli sviluppi, oggi la realtà è ben diversa.

Con l’introduzione del budget cap tutte a tutti i team è stato imposto un tetto di spesa di 140 milioni di dollari, e questo ha limitato notevolmente le attività delle scuderie di primo piano. Oltre a questo limite finanziario, però, è stato introdotto anche un limite ai test in galleria del vento ed al CFD per garantire un equilibrio tra i vari concorrenti.

Inoltre è stato introdotto un sistema di handicap a scala mobile dove i team più vincenti subiscono maggiori limitazioni per quel che riguarda le ore in galleria e nelle simulazioni al computer.

L’impatto di tutte queste novità dovrebbe offrire maggiori opportunità alle squadre più piccole, ma ha anche spinto le scuderie di vertice ad un approccio differente rispetto al passato, specie per quel che riguarda gli aggiornamenti portati in pista.

Oggi ogni squadra lavora in maniera strategica pianificando gli aggiornamenti piuttosto che sfornare novità ad ogni appuntamento.

Scavando più in profondità, però, è affascinante notare come i team abbiano cambiato approccio anche per quanto riguarda la potenza di calcolo dei processori dei rispettivi computer. Un rapporto pubblicato oggi ha dimostrato come un cambio di processori AMD effettuato dalla Mercedes ad inizio 2020 ha comportato per la squadra tedesca un miglioramento del 20% delle prestazioni al CFD.

Questo passo in avanti ha rappresentato uno step notevole rispetto al passato ed è arrivato grazie all’introduzione della seconda generazione di processori EPYC di AMD. Questi hanno fornito un miglior rapporto prezzo/prestazioni rispetto ai sistemi utilizzati nei precedenti tre anni e mezzo.

Processore Serie AMD EPYC 7003

Processore Serie AMD EPYC 7003

Photo by: AMD

Il passaggio ai nuovi processori si è reso necessario in risposta sia all’introduzione del budget cap che ai limiti per i test aerodinamici.

Simon Williams, responsabile del software di sviluppo aerodinamico alla Mercedes, ha affermato come l’inclusione del CFD all’interno del budget cap ha obbligato la squadra a dover prendere delle decisioni importanti e per questa ragione è stato scelto di passare ai processori EPYC di seconda generazione.

“Avevamo nuovi regolamenti in arrivo e stavamo rinnovando i nostri sistemi. Le prestazioni sono state il fattore chiave del processo decisionale”.

“Abbiamo esaminato sia AMD che le aziende concorrenti e dovevamo valutare con attenzione le capacità di calcolo al CFD perché questo software sarebbe stato adottato per tre anni. Inoltre ci serviva un hardware di dimensioni contenute. EPYC offriva sia le prestazioni che il risparmio di spazio di cui avevamo bisogno”.

 Williams ha poi spiegato come questa decisione sia stata in parte motivata dalle limitazioni imposte dalla FIA.

“Precedentemente le ore in galleria del vento ed al CFD erano regolate da un numero comune, quindi si poteva scegliere se optare per la prima o per il calcolo computerizzato. Per il 2021, invece, la FIA ha disaccoppiato questo numero, quindi ci è stato proposto di aumentare la potenza di calcolo a disposizione”.

“Inoltre sono state introdotte limitazioni alle ore disponibili in galleria del vento a seconda del posizionamento finale in classifica. Stiamo cercando di ottenere il massimo da questo così come dai calcoli. Il regolamento, poi, indica quante geometrie possiamo provare in un determinato periodo di tempo, solitamente pari ad otto settimane. Stiamo cercando di massimizzare tutto quello che possiamo fare in questo arco temporale per ottenere il massimo dal nostro CFD”.

George Russell, Mercedes W13, Lando Norris, McLaren MCL36

George Russell, Mercedes W13, Lando Norris, McLaren MCL36

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Con circa 1800 nuove simulazioni geometriche consentite per un periodo di otto settimane nel 2021 la Mercedes aveva bisogno di sapere che i suoi processori stavano viaggiando al massimo nelle elaborazioni.

Williams ha ammesso come l’aumento del 20% delle prestazioni è stato impressionante, così come la mancanza di tempi morti.

“Il nuovo sistema ci permette di concentrare i nostri sforzi sulle prestazioni aerodinamiche, ma anche l’affidabilità è fantastica perché se perdiamo anche poche ore possiamo essere in difficoltà. EPYC si è rivelato una soluzione anche a questo problema”.

“Per passare dall’idea iniziale al CFD, ai test in galleria e poi alla vettura i tempi sono davvero ridotti. Parliamo di settimane”.

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