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Liberty: "Una grande incertezza il futuro degli eventi dal vivo"

Greg Maffei, CEO di Liberty Media, ha espresso i propri dubbi sul futuro degli eventi dal vivo e si è detto pronto a modificare il modello di business in base agli sviluppi della pandemia.

Fan riempono le gradinate al GP del Giappone

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Oltre alla Formula 1, che al momento soffre finanziariamente per la mancanza di gare, anche la consorella Live Nation, che promuove concerti in tutto il mondo, non naviga in acque tranquille.

Liberty Media, recentemente, ha messo a disposizione per la Formula 1 una rete di sicurezza di 1,4 miliardi di dollari con la quale affrontare il periodo di crisi.

Nel corso di una Q&A con gli azionisti, tenutasi virtualmente, il CEO di Liberty Media, Greg Maffei, ha affermato che era impossibile prevedere cosa sarebbe potuto accadere.

Quando gli è stato chiesto quale sarà il futuro degli eventi dal vivo la risposta è stata: “E’ una grande incognita. Penso che stiamo assumendo un atteggiamento cauto nella convinzione che le cose cambieranno e che potremo realizzare business che potranno operare in un mondo post COVID”.

“Si troverà un modo per avere eventi dal vivo, a prescindere che questi si possano tenere per la presenza di un vaccino o semplicemente cambiando le procedure”.

“Questi saranno ancora così grandi e redditizi come lo sono stati in passato? E’ da vedere, ma stiamo adottando un atteggiamento prudente”.

“Uno dei motivi per cui abbiamo deciso di rafforzare i fondi della Formula 1 è dato dal fatto che le cose non potrebbero essere così positive in futuro e potremmo aver bisogno di dare supporto ad alcune squadre”.

Il fondatore e presidente di Liberty, John Malone, ha sottolineato che le entrate della F1 non dipendono solo dalle persone che partecipano fisicamente agli eventi, nel caso ci fosse un cambiamento di comportamento negli anni a venire.

“La tesi originale secondo cui gli eventi dal vivo sono forse il posto migliore per i contenuti per la televisione o per la distribuzione digitale, credo rimanga intatta. Purtroppo al momento dobbiamo confrontarci con questa pandemia anche se personalmente credo che prima o poi si riuscirà a trovare un vaccino o una terapia e si potrà tornare alla normalità”.

“Senza dubbio ci saranno variazioni in termini di valutazioni, ma le entrate hanno poco a che fare con la presenza del pubblico in circuito. Queste dipendono principalmente dalla televisione e dalla distribuzione del prodotto”.

“La domanda da porsi è come gestire la situazione in questo momento? Ovviamente la prima risposta è quella di migliorare i propri bilanci in modo da non avere problemi di liquidità qualora questa crisi dovesse colpire il business”.

“Ad ogni modo credo che si troverà una soluzione che consentirà di avere daccapo eventi dal vivo. Gli esseri umani si aggregano per natura e posso dire che qui in Florida numerosi bar sono già aperti e sono piuttosto affollati”.

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