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F1 | Lewis: "Prendere RBR? Ci servono i 6 mesi migliori di sempre"

Lewis Hamilton incoraggia Mercedes per cercare il recupero prestazionale su Red Bull in vista del 2024. Servirà però un'impresa titanica: "Ma il team è ancora fantastico e ce la possiamo fare", ha detto il 7 volte iridato.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG

Da ormai due anni Mercedes non è in possesso di una monoposto in grado di lottare per vincere gran premi, né titoli. Le W13 e W14 sono state e sono monoposto audaci e testarde, ma estremamente sbagliate se si pensa a cosa il team di Brackley è riuscito a raccogliere dal 2014 al 2021.

Lottare, quando va bene, per la seconda posizione non è nei piani di Toto Wolff, ma nemmeno di Lewis Hamilton, il quale è ancora affamato di successi e convinto di dare la caccia a quell'ottavo titolo iridato che lo porterebbe a essere il pilota più vincente della storia della Formula 1.

Ma per fare questo bisogna dare la caccia alla Red Bull. Un'impresa titanica, almeno sulla carta, se si prendono in considerazione i record abbattuti quest'anno e il distacco che Max Verstappen ha inflitto a tutti gli avversari gara dopo gara, Singapore esclusa.

Hamilton sa bene che Mercedes dovrà essere in grado di fare un capolavoro nella preparazione della W15. L'obiettivo è azzerare l'enorme gap che separa i due team in appena 6 mesi, quelli che ci separano dall'ipotetica data di presentazione della nuova Freccia d'Argento.

"Non ho alcuna idea di come sarà la macchina il prossimo anno. Ma so che siamo molto, molto lontani [dalla Red Bull]. Dobbiamo sperare che i prossimi 6 mesi siano i più grandi 6 mesi di sviluppo che abbiamo mai fatto per chiudere il gap e bussare alla loro porta, facendoci trovare alo loro livello".

Queste parole non sono una dichiarazione di resa. Anzi. Hamilton ha anche sottolineato come un cambio di filosofia possa permettere di fare cambiamenti drastici non solo nelle forme di una macchina, ma anche e soprattutto nelle prestazioni come ha dimostrato proprio quest'anno la McLaren.

"La prova che si può fare è la McLaren e non possiamo fare finta di niente. E' bene guardare a quello che hanno fatto e andare in quella direzione. Quella è la direzione da prendere".

George Russell, Mercedes F1 W14, Sir Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, e Liam Lawson, AlphaTauri AT04

George Russell, Mercedes F1 W14, Sir Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, e Liam Lawson, AlphaTauri AT04

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

"Ma penso davvero che il mio team possa farcela, e siamo sempre stati fantastici a trovare carico aerodinamico sulla macchina. Il problema attuale, nella macchina di quest'anno, è che quando lo aggiungiamo, semplicemente non funziona. La macchina rimbalza di più".

"Speriamo che con un cambio di filosofia la Mercedes possa tornare dove merita di essere. Perché è un team da Mondiale, siamo ancora un team fantastico. Ho fede assoluta in tutti, ma le decisioni che sono state prese in questo periodo di tempo sono importanti per il nostro futuro".

Può una vittoria essere più che nociva? Sì, ed è capitato proprio alla Mercedes poco meno di 12 mesi fa, quando al Carlos Pace di San Paolo ottenne una bella doppietta al Gran Premio del Brasile.

Quel successo convinse i tecnici di Brackley che la filosofia adottata sulla W13 fosse quella giusta, semplicemente sarebbe servito tempo per mettere a punto una macchina difficile, ma dall'alto potenziale. Quest'anno, però, la filosofia mantenuta ha dato prova di essere errata. La macchina, per non rimbalzare, deve essere messa in pista a un'altezza maggiore rispetto alle previsioni e questo le fa perdere competitività.

Il team, però, è concentrato anche nella lotta per la seconda posizione nel Mondiale Costruttori. Da qualche gara a questa parte la Ferrari si è rifatta sotto grazie al successo ottenuto al Gran Premio di Singapore con Carlos Sainz e ai piazzamenti di Suzuka. Ecco perché Hamilton è ancora completamente concentrato sulla stagione attuale.

"Sto dando sempre tutto, ma è dura in fine settimana così complicati come quello di Suzuka, in particolare dove la macchina si è dimostrata difficile da gestire. In pratica è esattamente come lo scorso anno. Per quanto riguarda le sensazioni, la macchina è rimasta uguale al 2022. Rimbalza, scivola. Quindi è dura visto quanto lavoro abbiamo fatto per progredire e non siamo più vicini ai primi, almeno stando a quanto visto in Giappone", ha concluso Hamilton.

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