Leclerc trasgressivo: "Un lancio da parà senza ok Ferrari"
Il pilota monegasco all'Autosport International Show si è concesso alle domande degli appassionati e sono emersi alcuni aspetti interessanti del giovane ferrarista. Charles come idolo aveva Senna, ma gli sarebbe piaciuto conoscere Hunt. La sua carriera è iniziata con una... bugia raccontata al padre che ha fatto finta di crederci.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Lontano dallo stress dei weekend di gara, Charles Leclerc si è concesso al pubblico presente all’Autosport International di Birmingham rispondendo a domande di ogni tipo. Un botta e risposta da cui sono emersi momenti molto divertenti e diverse curiosità inedite sul pilota monegasco. Eccone alcune...
La ‘birichinata’ in alta quota
Terminata la stagione 2019, Charles Leclerc ha colto tutte le opportunità per concedersi del tempo da dedicare a relax e svago. Come è noto, i piloti sono liberi di fare ciò che vogliono, ma non possono però cimentarsi in particolari attività ritenute a rischio.
Leclerc ufficialmente ha scelto una pausa invernale molto tranquilla, dedicandosi allo sci e alla famiglia, ma… non è mancato un capriccio, ovvero un lancio col paracadute effettuato a Dubai. Attività non proprio in linea con quelle a rischio-zero, quindi Leclerc avrebbe dovuto chiedere un’autorizzazione preventiva, ma Charles ha spiegato i motivi che lo hanno convinto a non farlo…
“Normalmente chiedo sempre l’autorizzazione (alla Ferrari) se ho in mente di fare qualcosa un po' al di fuori dell’ordinario – ha spiegato sorridendo il monegasco – ma nel caso del paracadutismo ho fatto un’eccezione".
"Perché? Beh, mi sono detto che nel caso in cui ci fossero stati problemi non credo avrei avuto l’opportunità di essere rimproverato…. Quando si è saputo del lancio si sono un po' arrabbiati (in Ferrari) ma non lo farò una seconda volta, è stato stupefacente, ma non mi lancerò più”.
Idoli in pista e… a cena
Charles ha le idee ben chiare su chi sia il suo idolo assoluto nel motorsport, ed è con lui che avrebbe voluto confrontarsi in pista.
“Con chi sogno di poter correre? Zero dubbi, Ayrton Senna. È l’unico vero idolo che ho avuto e che ho, anche se non l’ho mai visto correre nella vita reale. È stata una persona che mi ha ispirato molto, quindi non avrei dubbi: Ayrton”.
Un mix di presente e passato è arrivato invece quando a Leclerc è stato chiesto si scegliere tre piloti di Formula 1, tra presente e passato, con cui andrebbe volentieri a cena: “Daniel Ricciardo, un buon amico e decisamente simpatico; Pierre Gasly, mio grande amico, e probabilmente a questo tavolo aggiungerei James Hunt. Mi hanno detto che era una persona divertente, e mi sarebbe piaciuto avere la possibilità di conoscerlo meglio”.
Una bugia dà il via alla carriera
Rispondendo a una domanda sulla molla che ha dato il via alla sua carriera nel motorsport, Leclerc ha raccontato uno dei suoi primi ricordi, decisamente curioso.
“La persona che più mi ha ispirato è stata mio padre – ha ricordato Charles – correva anche lui, e mi raccontava delle sue prime gare e dei suoi primissimi passi in quel mondo. Io ascoltavo sempre con molto interesse, ma se devo ricordare come mi sono ritrovato in pista per la prima volta beh, è stata davvero una casualità”.
“Un giorno non volevo andare a scuola, immagino sia una situazione che non è capitata solo a me, così ho detto a mio padre che non mi sentivo bene e che avrei preferito restare a casa. Devo essere stato convincente perché mi ha creduto, poi mi ha detto che stava andando su una pista di kart e ho chiesto di poter andare con lui. Un po' a sorpresa ha detto okay, aveva subito sospettato che non ero malato, e la conferma l’ha avuta quando ho iniziato a insistere per salire sul kart…. e ci sono salito”.
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