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Intervista
Formula 1 GP d'Austria

F1 | Leclerc: “Non siamo veloci, ora prenderò rischi sul setup”

Leclerc non ha nascosto il suo disappunto per una sprint con pochi elementi positivi da raccontare: in partenza è stato in grado di recuperare tre posizioni, ma i problemi ai freni, accusati anche da Sainz, e di performance non hanno permesso di andare oltre il 7° posto. Il monegasco ha spiegato che ora cambierà setup, prendendo maggiori rischi.

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Se già al termine della qualifica shootout erano emersi i primi malumori per una SF-24 che non restituiva le performance sperate, in particolare a causa dei problemi di bouncing e nelle curve più veloci che sul giro sono costati circa 3 decimi, la sprint ha fornito qualche indicazione in più sul fatto che, anche sulla lunga distanza, al momento il Cavallino non ha il passo per sfidare i primi.

La corsa “breve”, che di fatto si è snodata in uno stint di 23 giri con la gomma media, ha messo in risalto due elementi fondamentali: da una parte il fatto che la Rossa deve lavorare sui dettagli, dall’altra il tema delle performance, non al livello di quelle di Red Bull e McLaren, che hanno dimostrato di avere un passo superiore alla concorrenza.

In realtà, Leclerc è stato autore anche di un’ottima partenza, perché già nel primo giro è stato in grado di passare sia le due Alpine che la Red Bull di Sergio Perez con una bella manovra iniziata in curva 4 e poi chiusa all’esterno in curva 6. Tuttavia, una volta entrato nel trenino delle due Mercedes e di Carlos Sainz, il monegasco ha incontrato dei problemi che hanno rallentato entrambe le SF-24, la gestione dei freni.

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

“Il primo giro è andato bene, ne sono soddisfatto, ma il resto della gara è stata molto difficile, abbiamo gestito i freni e non avevamo passo”, ha raccontato Leclerc dopo la corsa, chiaramente deluso non solo per il risultato, ma anche per le performance complessive.

Tendenzialmente il Red Bull Ring è un tracciato particolarmente stressante per l’impianto frenante, sia perché la pista si trova in altura con aria più rarefatta, sia per le caratteristiche stesse del circuito, che pone il focus su staccate violente intervallate da tre lunghi rettilinei. Inoltre, trovandosi in fondo a un gruppo di ben quattro vetture, è chiaro che l’aria sporca tende a far aumentare le temperature, andando ad accentuare anche determinate disparità tra la parte destra e sinistra dell’auto.

Proprio nel momento in cui Leclerc ha dovuto aumentare le tecniche di lift and coast, ovvero quella procedura per cui si tende ad alzare prima il piede dall’acceleratore per poi effettuare una frenata meno brusca come in questo caso, allo stesso tempo si è ampliato anche il gap dalle Mercedes. Il fatto di non poter usare il DRS per tenersi attaccato al gruppo ha spento qualsiasi speranza di duello per il pilota di Monaco, che si è dovuto accontentare di un settimo posto.

“Il problema al freno ha reso un po’ difficile restare il DRS essendo la quarta macchina nel trenino, ho dovuto fare tanto lift and coast per provare a mantenere le temperature corrette. Si tratta di dettagli, ma dobbiamo essere sul pezzo su queste cose, ma alla fine è che non siamo abbastanza veloci in questo momento. Per questo pomeriggio voglio provare qualcosa, anche se può andare sul lato sbagliato, ma dobbiamo provare qualcosa perché è da due/tre gare che facciamo fatica”.

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Tuttavia, il vero problema non è tanto la settima posizione, perché è figlia sia dell’episodio di ieri nelle qualifiche sprint che, soprattutto, della mancanza di performance della SF-24. Per questo Leclerc ha aggiunto che nella finestra in cui riaprirà il Parc Fermé tra la fine della sprint e l’inizio delle qualifiche di oggi pomeriggio, si prenderà qualche rischio in più sul setup.

“Sinceramente voglio provare qualcosa di diverso per oggi pomeriggio, magare prendere il rischio che sia addirittura peggiore, ma non può andare peggio della settima o ottava posizione. Penso che ci sia di più da guadagnare provando una strada diversa”.

“È il momento di provare qualcosa di diverso perché, se facciamo una qualifica perfetta, forse facciamo quinti o quarti. Ma non è quello che dobbiamo avere come obiettivo”, ha aggiunto il Ferrarista.

Il problema ai freni ha penalizzato anche Carlos Sainz, soprattutto nella prima parte di gara, quando stava tentando di mantenersi a breve distanza da Oscar Piastri. Così come nel caso di Leclerc, anche lo spagnolo è stato costretto a dover fare tanto lift and coast per gestire le alte temperature, perdendo la possibilità di sfruttare il DRS per difendersi da George Russell.

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Foto di: Mark Sutton

Non è un caso che, successivamente, l’inglese sia stato in grado di passare il pilota del Cavallino che, riportate più sotto controllo le temperature, ha tentano di difendersi da un Lewis Hamilton che, ad ogni modo, ha ammesso di non essere particolarmente soddisfatto del setup scelto. Sainz è stato bravo nel difendersi, mantenendo un quinto posto che, però, non accontenta nessuno.

“Sì, come Charles ho avuto problemi ai freni nella prima parte della gara, erano molto caldi e ho dovuto alzare il piede sui rettilinei prendendo un po’ di distacco per farli raffreddare. Vedremo cosa fare per domani, qui siamo in altura, c’è tanta scia, prendi il DRS e i freni si scaldano molto”, ha detto Sainz ai microfoni di Sky Italia.

“Poi quando ho perso il DRS da Piastri, si è visto che la Mercedes aveva qualcosina in più di noi, Russell mi ha passato, ma ne avevano di più. Ho provato a tenere Lewis [Hamilton] dietro che non era facile”.

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