Leclerc: "Melbourne un circuito che non perdona"
Il monegasco arriva al GP inaugurale della stagione 2020 molto carico: "Se dovessi definire Melbourne e la sua pista con tre parole direi: bella, insidiosa e divertente". Charles conosce le insidie del tracciato australiano, ma al ferrarista piacciono le piste con i muretti vicini.

Charles Leclerc inizia la sua seconda stagione da ferrarista, la terza in F1. Non può più essere considerato il ragazzino che deve mostrare le sue qualità sulla Rossa. Il monegasco deve puntare lo sguardo più alto: diventare il punto di riferimento della squadra.
Dove potrà arrivare con la SF1000? Non ce lo dice, per ora Charles si limita ad analzzare la pista dell'Albert Park...
"Se dovessi definire Melbourne e la sua pista con tre parole direi: bella, insidiosa e divertente. Il bello è riferito alla città, che è splendida e piena di giovani che la rendono ancora più vitale".
"La pista invece è indubbiamente eccitante, perché è un tracciato cittadino, e io da sempre amo gareggiare tra i muretti, con parti che però sono molto veloci. Tuttavia è anche certamente insidiosa, perché, specialmente all'inizio del weekend, è sporca e l'asfalto non ha lo stesso grip di quello che si può trovare su una pista permanente".
"Per le sue caratteristiche Albert Park è un circuito che non perdona: ogni errore rischia di essere pagato caro, quindi quando si è in macchina è necessario rimanere costantemente concentrati".
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