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Formula 1 GP dell'Azerbaijan

F1 | Leclerc in pole position a Baku, battute le Red Bull!

La Scuderia nelle qualifiche del GP dell'Azerbaijan coglie la 243esima pole position della storia grazie a un giro perfetto di Sainz che mette la SF-23 per la prima volta nella posizione al palo. Il monegasco ha preceduto le Red Bull di Verstappen e Perez dando un valore alla crescita della rossa dopo un avvio di stagione deludente. Sainz è quarto ma è staccato di otto decimi dal compagno di squadra. Hamilton è quinto con la Mercedes ma paga un secondo. In difficoltà l'Aston Martin su una pista molto veloce.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Ci voleva un miracolo e Charles Leclerc l'ha compiuto: il monegasco ha firmato la pole position nel GP dell'Azerbaijan con la Ferrari battendo il record della pista di Baku con un 1'40"203, un tempo strepitoso che va sotto al primato del 2019 che era detenuto da Valtteri Bottas con la Mercedes.

La Scuderia ritrova il morale dopo un avvio di stagione molto difficile: Charles firma la 19esima partenza al palo, ma è importante perché è la prima della SF-23. A Maranello hanno smesso di fare le alchimie in qualifica e Leclerc li ha ripagati con un giro perfetto: il principe ha migliorato di otto decimi rispetto al miglior tempo in Q2, dimostrando di averci messo del suo in questa bellissima prestazione, spazzolando le protezioni senza mai toccarle.

La Ferrari dà una sterzata alla sua stagione e si ricandida a essere seconda forza: per Leclerc la Red Bull in gara è ancora superiore, ma intanto le RB19 sono dietro. La rossa rompe la supremazia di Milton Keynes e apre uno scenario diverso a quello delle prime tre gare. Max Verstappen è secondo a 188 millesimi: l'olandese ci ha provato a mettersi in caccia della rossa e ha dovuto anche sfiorare le barriere, ma questa volta non è bastato. La squadra campione del mondo ha portato in pista un nuovo pacchetto aerodinamico che, evidentemente, non ha dato i risultati che Newey e compagni poteva aspettarsi, visto che la Ferrari, solo adattata alle caratteristiche del tracciato ha fatto meglio.

Recrimina Sergio Perez terzo a quasi tre decimi con l'altra Red Bull: il messicano ha commesso un paio di errorini e li ha pagati tutti, ma è rimasto attaccato alla coppia della prima fila. Cosa che non è riuscita a Carlos Sainz. Lo spagnolo lascia otto decimi al compagno di squadra: un'eternità! Il madrileno non ha mai trovato il passo, sommando una serie di testacoda e lunghi che ne devono aver minato la fiducia. L'importante è che nessuno sia riuscito a fargli uno sgambetto. A Baku Ferrari e Red Bull hanno fatto il vuoto.

La Mercedes, in attesa della vettura rivista da James Allison, gioca in difesa: Lewis Hamilton porta la W14 in quinta posizione facendo il suo, ma il distacco di quasi un secondo è grande, troppo grande. Su un tracciato velocissimo si è spenta un po' la spinta dell'Aston Martin con Fernando Alonso sesto: l'asturiano manca di velocità massima sul lunghissimo dritto finale. Lance Stroll non è andato oltre il nono posto con l'altra "verdona", ma il canadese ha accusato il DRS che non si è aperto.

Conferma la sua ripresa la McLaren con due MCL60 in Q3: Lando Norris pennella le curve e si sistema settimo, ma anche Oscar Piastri entra in Q3 e si merita la top 10, sebbene lascia quattro decimi al più espero compagno di squadra.

Fra gli eroi di giornata c'è Yuki Tsunoda: il giapponese è ottavo con l'AlphaTauri. Gli hanno dato una AT04 rivista e corretta e lui non ha deluso le aspettative. Non sbatte più, ma raccoglie prestazioni che delineano una maturazione tanto auspicata e finalmente tangibile.

George Russell non entra nella Top 10: l'inglese della Mercedes fallisce il salto in Q3 per quattro millesimi di secondo. I piloti della Stella avevano iniziato la Q2 con gomme usate per risparmiare un treno nel weekend, ma la scelta non ha pagato perché la W14 forse non ha espresso tutto il suo potenziale nel giro secco, visto che in mattinata non ha mai tentato la qualifica.

Esteban Ocon piazza l'Alpine in 12esima piazza: dopo i danni di Pierre Gasly toccava all'altro transalpino salvare l'onore della squadra di Enstone che era molto fiduciosa per il nuovo pacchetto di novità introdotte a Baku. I benefici non si sono visti visto che la A523 ha preceduto Alex Albon con la Williams di appena 20 millesimi di secondo. L'anglo thailandesea fatto un buon lavoro, visto che ha rifilato oltre mezzo secondo al compagno, Logan Sargeant, 15esimo. L'americano si è lamentato di aver trovato una Ferrari lenta nel suo giro buono.

Guanyu Zhou non è riuscito a venire fuori dalla prima tagliola per soli 20 millesimi, ma questa volta il cinese dell'Alfa Romeo ha dovuto pagare dazio dal compagno di squadra finlandese che però non è andato oltre un 14esimo posto con la C43 nella Q2.

Poca gloria per Kevin Magnussen con la Haas: il danese ha percorso solo due giri nel primo turno cronometrato e poi ha dovuto fare i conti con lo stesso problema idraulico che lo ha obbligato a fermarsi anche in mattinata. Kevin in griglia sarà 17esimo, preceduto dal compagno di squadra Nico Hulkenberg che non ha mai trovato un giro senza sbavature.

Partirà ultimo Nyck De Vries: l'olandese ha sbattuto in Q1 nel primo settore con l'AlphaTauri mentre si era lanciato per il giro veloce. Il frisone è stato sorpreso da un bloccaggio in frenata alla curva 3: non ha fatto in tempo a imboccare la via di fuga e si è schiantato frontalmente contro le barriere, rimanendo incastrato nella tech-pro con la punta del muso e l'ala anteriore. C'è il sospetto che Nyck possa aver avuto un problema al brake by wire e potrebbe essere rimasto vittima di un guaio tecnico, più che di un errore di valutazione in staccata.

Pilota incolume, ma la monoposto è ben conciata nella parte frontale. Inevitabile l'interruzione con la bandiera rossa per scastrare la AT04 rivista e corretta. Peccato, perché De Vries si era messo in luce nelle prove libere con un sesto posto che lasciava presagire un diverso weekend di gara.

Nello stesso punto ha sbattuto subito dopo la bandiera verde Pierre Gasly: il francese, che aveva accusato un principio d'incendio in mattinata che lo aveva costretto ad abbandonare la sua A523 ai pompieri che hanno estinto le fiamme sotto al cofano motore. I meccanici dell'Alpine sono stati bravissimi nel riparare la monoposto del francese che è tornato in pista già all'inizio della Q1.

Pierre non ha avuto guai tecnici, ma il francese ha atteso a lungo nella corsia dei box con le gomme soft nuove ed è possibile che si sia trovato con pneumatici troppo freddi per garantire il necessario grip: fatto sta che, mentre era già in fase di uscita della curva 3, è andato a sbattere con la ruota posteriore destra contro le protezioni. Una grave ingenuità per un pilota esperto che è 19esimo ma non è detto che non ci abbia rimesso anche il cambio...

Cla Pilota Telaio Giri Tempo Gap Distacco km/h
1 Monaco Charles Leclerc Ferrari 21 1'40.203     215.670
2 Netherlands Max Verstappen Red Bull 20 1'40.391 0.188 0.188 215.266
3 Mexico Sergio Perez Red Bull 21 1'40.495 0.292 0.104 215.043
4 Spain Carlos Sainz Jr. Ferrari 24 1'41.016 0.813 0.521 213.934
5 United Kingdom Lewis Hamilton Mercedes 24 1'41.177 0.974 0.161 213.593
6 Spain Fernando Alonso Aston Martin 23 1'41.253 1.050 0.076 213.433
7 United Kingdom Lando Norris McLaren 20 1'41.281 1.078 0.028 213.374
8 Japan Yuki Tsunoda AlphaTauri 23 1'41.581 1.378 0.300 212.744
9 Canada Lance Stroll Aston Martin 23 1'41.611 1.408 0.030 212.681
10 Australia Oscar Piastri McLaren 24 1'41.611 1.408 0.000 212.681

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