F1 | Leclerc: "Con un clima caldo, le cose possono cambiare"
Nelle qualifiche del GP d’Ungheria il monegasco firma il sesto tempo, lontano dalle due McLaren di Norris e Piastri di oltre 6 decimi. Il problema del saltellamento della Rossa è migliorato, ma la strada da fare è ancora lunga. La speranza per la gara di domani? L'aumento delle temperature.
Charles Leclerc, Ferrari SF-24
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Charles Leclerc si dimostra più in difficoltà rispetto a Carlos Sainz al termine del sabato ungherese: il suo tempo di 1'15''905 gli vale solo la terza fila. Il pilota del Cavallino non è del tutto soddisfatto della sua prestazione in qualifica, ma crede che il team di Maranello non avrebbe potuto fare molto di più della quarta o quinta posizione.
Cosa gli è costato la quinta piazza, allora? L’ultima curva, dove ha ammesso di aver perso qualche centesimo.
Charles Leclerc, Ferrari SF-24
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
In vista della gara, ci sono due possibilità: se le temperature rimangono abbastanza fredde, le due Rosse non si aspettano un finale diverso da quello di oggi, ma se si alzano – come durante le FP1 – l'epilogo potrebbe essere diverso.
"Con un clima caldo, le cose potrebbero cambiare. E ovviamente la gestione degli pneumatici sarà un aspetto importante. Quindi dobbiamo lavorare su questo aspetto e prepararci".
Leclerc sostiene che il lavoro da fare in casa Ferrari sia ancora tanto, perché "è chiaro che ci manca un po' di ritmo rispetto alla McLaren e alla Red Bull. E siamo abbastanza simili alla Mercedes".
Nonostante preferisca rimanere con i piedi per terra, il pilota monegasco è convinto che la Rossa stia facendo la cosa giusta, impegnandosi a massimizzare i risultati piuttosto che sperimentare.
"Anche in questo fine settimana sapevo che avevamo bisogno di qualcosa in più per tornare al livello della McLaren e della Red Bull. Ma credo che la cosa migliore che potessimo fare fosse quella di non continuare a sperimentare. Era molto importante per noi massimizzare questo weekend e onestamente credo che ci siamo riusciti. Il problema più grande ora è che non abbiamo le prestazioni per fare molto meglio. È su questo che ci concentreremo per lo sviluppo futuro".
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