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Leclerc: "C'è molto lavoro dietro alle quinte che funziona"

Il monegasco prima di Portimao è molto realista: "SIamo la quarta forza, ma si comincia a vedere il frutto del duro lavoro. Sappiamo che c'è ancora tanto da fare, ma la fiducia è cresciuta". Charles è favorevole alla sprint qualifying: "Giusto provarla in tre appuntamenti: potrebbe essere divertente per noi piloti".

Charles Leclerc, Ferrari in Conferenza Stampa

Foto di: FIA Pool

Le parole di Leclerc fotografano il momento della Ferrari. Un cauto ottimismo, alimentato da un salto in avanti dato per scontato dopo il difficile 2020, ma soprattutto la consapevolezza del percorso da completare per il ritorno al vertice.

Idee chiare, insomma, anche se la strada da percorrere resta in salita, e non potrebbe essere altrimenti.

Il Gran Premio del Portogallo sarà ancora una tappa importante per il progetto SF21, che solo dopo Barcellona sarà probabilmente in grado (insieme a tutta la concorrenza) di collocarsi in una scala di valori.

“Al momento siamo quarti”, sottolinea Leclerc, ed implicitamente indica anche l’obiettivo di stagione, ovvero quel terzo posto annunciato alla vigilia che si preannuncia un traguardo non certo semplice, ma alla portata.

Sei sorpreso dalle performance della Ferrari in questo inizio di stagione?
“Sono alcuni aspetti sì, in altri meno, perché ho avuto la possibilità di seguire tutto il lavoro che è stato fatto per tornare nelle posizioni in cui vogliamo essere, posizioni alle quali non siamo ancora arrivati".

"Siamo quarti (riferendosi alla scala dei valori delle squadre) abbiamo fatto un bel passo avanti rispetto allo scorso anno, e so quanto lavoro è stato fatto in sede per fare un passo avanti di questa portata. Da questo punto di vista non è una sorpresa, ma è bello vedere che il lavoro sta portando i suoi frutti. Allo stesso tempo, sappiamo tutti che ce n’è ancora molto da fare”.

Quanta fiducia hai nell’incremento di performance in questa stagione?
“La fiducia è aumentata molto, ma devo dire che già dallo scorso anno c’era una buona aspettativa. C'è un ottimo slancio all'interno della squadra, molta motivazione, e non ho mai trascorso così tanto tempo con un compagno di squadra prima di iniziare la stagione come ho fatto con Carlos, abbiamo lavorato molto bene insieme".

"C'è molto lavoro dietro le quinte, ed è sempre una bella sensazione quando vedi in pista il risultato di un grande lavoro, alla fine è quello che conta. Poi, come ho detto, sappiamo che c'è ancora molto da fare prima di arrivare dove vogliamo essere, ovvero lottare per il titolo”.

Ad Imola nelle prime fasi di gara ti sei confermato insieme a Max e Lewis. È sembrato che potessi stare con loro senza grande fatica…
“Oh, non è stato facile, per nulla, ma è stato divertente. È stato bello poter dimostrare che anche in condizioni molto difficili abbiamo fatto un passo avanti, condizioni nelle quali in passato avevo faticato un po'. In generale il feeling con la macchina lo scorso anno non è stato un granché, e in quelle particolari condizioni avevo sempre faticato più del dovuto, e per questo motivo ritrovarmi li davanti ad Imola è stato bello”.

Dopo la gara abbiamo saputo che avevi un guasto alla radio. Quanto ha inciso non avere comunicazioni col muretto box?
“Dopo la bandiera rossa non ho più avuto alcuna comunicazione, mentre in precedenza non c’erano stati problemi. Possiamo ritenerci fortunati perché avevamo già fatto il pit-stop, quindi non erano più fondamentali alcune comunicazioni, ma è stato un po' più difficile gestire l’energia per i sorpassi anche se poi alla fine tutto è andato abbastanza bene”.

Senza la radio ti eri reso conto che la partenza dopo la bandiera rossa sarebbe stata lanciata?
“Come ho detto non ho potuto avere l’informazione via-radio, ma c’erano i pannelli in pista che ci hanno informati, quindi ero al corrente”.

Che opinione hai in merito alla decisione di introdurre in tre gare weekend la sprint qualifying?
“Sono abbastanza contento che si sia deciso di fare una prova. Trovo positiva l’idea di verificare in pista questo format in tre weekend, e credo che l’importante sia non togliere valore alla gara di domenica, che deve restare l’evento principale del fine settimana".

"Per il resto trovo interessante provare una gara sprint, credo che saremo tutti chiamati a spingere al massimo dal primo all’ultimo giro e potrà essere divertente anche per noi piloti”.

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