F1 | Leclerc a Baku firma la quarta pole: Piastri e Sainz lontani
Straordinaria la prestazione di Leclerc che centra la pole nelle qualifiche del GP d'Azerbaijan: il ferrarista ha rifilato tre decimi a Piastri con la McLaren e quattro a Sainz con la Ferrari con un giro perfetto. Perez, quarto, precede Russell e Verstappen non a suo agio sulla Red Bull. Male Norris solo 17esimo in griglia per una bandiera gialla.
Charles Leclerc, Ferrari SF-24
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Poker: Charles Leclerc sigla la quarta pole position nella qualifica del GP dell'Azerbaijan. La Ferrari trova le conferme dopo la vittoria del monegasco nel GP d'Italia a Monza. Il Principino con un tempo di 1'41"365 è stato autore di un giro magico nel quale ha lasciato a distanza tutti gli inseguitori. Leclerc nel primo run della Q3 aveva trovato la scia di Oscar Piastri, ma nel successivo tentativo ha migliorato la sua prestazione di tre decimi anche senza alcun aiuto, dimostrando un feeling eccezionle con i muretti di Baku, sebbene venerdì avesse pagato un errore con un crash. Tutto dimenticato, perché la Ferrari può ambire a un secondo successo: Leclerc firma la 26esima partenza al palo che è la terza stagionale dopo Monaco e Monza.
Alle spalle della SF-24 è spuntato Oscar Piastri con la McLaren: l'australiano ha lasciato più di tre decimi dal tempo di Leclerc, ma dopo aver toccato un muro ha capito che non era il caso di prendere altri rischi. Oscar, infatti, è riuscito a infilarsi fra le due rosse, dando consistenza alle speranze della squadra di Woking, visto che Lando Norris è rimasto avviluppato in Q1 a una desolante 17esima posizione. Norris sembra patire la pressione nell'essere lo sfidante di Max Verstappen: ha abortito il suo ultimo giro tornando ai box dopo aver rallentato per la bandiera gialla che era era stata esposta per l'Alpine di Ocon. Giusta la decisione, ma non doveva trovarsi in quella situazione disponendo della vettura papaya.
A Baku si può superare, ma risalire dal fondo della griglia non sarà facile per un abulico Norris. La Ferrari per un attimo ha sperato di firmare l'intera prima fila anche con Carlo Sainz. Lo spagnolo è staccato di quattro decimi dal poleman e non ha fatto mistero di non gradire il tracciato azero, per cui, probabilmente, si è tenuto un po' di margine nel giro secco per non toccare le barriere, ma domani potrebbe essere una spina nel fianco della McLaren di Piastri. Carlos ha fatto la sua parte, consolidando una rossa che sembra aver ritrovato la verve perduta.
Sainz è stato bravo a difendersi dall'attacco della Red Bull: questa volta a insidiare la SF-24 non era quella di Max Verstappen, ma quella di Checo Perez più a suo agio del campione del mondo fra le barriere. Il messicano è arrivato ad appena 8 millesimi dalla Ferrari e il sudamericano ha ritrovato l'adrenalina che gli è mancata in questa seconda parte di stagione. I suoi punti possono essere molto utili anche a difendere il titolo Costruttori, dove il margine si è assotigliato ad appena 7 punti.
Non ha impressionato Verstappen solo sesto nella griglia: l'olandese si è lamentato di un retrotreno molto ballerino, mentre Perez sembra aver trovato un setup più efficace. Nonostante tutto, l'olandese può giocare la sua partita nella difesa della leadership iridata.
Il tre volte campione del mondo si troverà nel sandwich delle due Mercedes: le W15 non reggono il passo di Ferrari e McLaren e pagano quasi mezzo secondo. George Russell, quinto, precede un deluso Lewis Hamilton che ha faticato a mettere energia sulle gomme.
Fernando Alonso capitalizza un buon ottavo posto con l'Aston Martin e ci ha messo qualcosa del suo per stare davanti alle due Williams. La sorpresa è di vedere Franco Colapinto subito in Q3 e, soprattutto, davanti al compagno di squadra Alexander Albon. L'argentino sta ripagando la fiducia che James Vowles gli ha dato prendendolo al posto di Logan Sargeant, ma il team di Grove ha rimediato un'altra figuraccia: Albon è entrato in pista per il secondo run della Q3 con il coperchio di plastica che occlude l'airbox del motore Mercedes. Alexander ha dovuto allungare le braccia per togliere l'aggeggio di troppo e buttarlo a lato del tracciato, ma ci auguriamo che il pilota non venga penalizzato per l'unsafe release. La responsabilità è tutta della squadra...
Ottima la qualifica di Oliver Bearman che ha messo la Haas in 11esima posizione, facendo subito meglio di Nico Hulkenberg che a parità di macchina non è riuscito ad andare oltre la 14esima piazza, segno che la nuova generazione sta portando una ventata di aria fresca.
L'inglese in pista è seguito da Yuki Tsunoda, ma il giapponese della Racing Bulls sarà costretto a retrocedere di tre posizioni in griglia perché non ha rallentato davanti a una bandiera gialla esposta alla conclusione della FP3. Per la squadra di Faenza sarà più difficile puntare in gara alla zona punti.
Positiva la prestazione di Pierre Gasly con l'Alpine: il francese è 13esimo e ha sfruttato il limite della A524 potndo contare sil pieno appoggio della squadra di Woking che sembra aver scaricato invece il compagno Esteban Ocon.
Lance Stroll si accontenta della 15esima posizione con l'Aston Martin: il canadese non è riuscito a mettere insieme un giro pulito come è invece successo a Fernando Alonso. La AMR24 ha puntato su un assetto scarico, ma il risultato non è stato pari alle aspettative.
Non supera la Q1 Daniel Ricciardo con la Racing Bulls che sarà 16esimo in griglia davanti a Lando Norris. La coda della griglia è definita anche dalle due Sauber di Valtteri Bottas e Guanyu Zhou. Il finlandese ha rifilato quattro decimi al cinese che sembra ormai un ex pilota di F1.
Esteban Ocon è ultimo con l'Alpine: il francese ha toccato un muro con la posteriore sinistra e ha provato a rientrare ai box con la gomma sbilenca, rovinando il giro a diversi colleghi che erano lanciati. Il transalpino si doveva rifugiare in una via di fuga, ma Esteban ha eseguito un ordine che gli è arrivato via radio dal muretto dei box. Non stupisce che sia stato messo sotto investigazione...
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