F1 | L'allarme di Perez: "In aria sporca siamo tornati al 2021"
Sergio Perez lancia l'allarme sui livelli di difficoltà nel seguire le vetture in gara a causa dell'aria sporca. La situazione è peggiorata rispetto alla passata stagione e si stanno raggiungendo di nuovo i livelli vissuti nel 2021, ultimo anno dell'era precedente delle monoposto di F1.
Il 2024 presenta la terza generazione di monoposto di Formula 1 nate sotto il regolamento tecnico entrato in vigore all'inizio del 2022, quelle a effetto suolo, e tutti i team sono stati in grado di compiere passi molto importanti in avanti per quanto riguarda le prestazioni.
Ciò significa aver affinato non solo la meccanica, ma anche - se non soprattutto - l'aerodinamica. Tutti sono andati alla ricerca di carico aerodinamico e, questo studio da sempre spasmodico, porta a effetti positivi per ciò che riguarda il tempo sul giro, ma può anche darne di nocivi in determinate situazioni di gara.
Ad esempio quando una monoposto segue un'altra nel corso della gara. Alcuni piloti, al termine del Gran Premio del Bahrain, avevano fatto notare il peggioramento della situazione in aria sporca, ossia quando una monoposto segue un'altra per cercare il sorpasso. Tra questi il cinese di Sauber, GuanYu Zhou.
"Credo che ogni anno si migliori la deportanza generale e si renda la vettura più difficile da seguire. Non credo che i team cambino qualcosa per rendere più difficile la guida in condizioni di aria sporca. Con l'aerodinamica di questa generazione di auto, è difficile rimanere vicini quando si è in qualifica e [tutte le auto] sono a un decimo, mentre per i piloti è difficile mantenere il ritmo in gara. È quasi necessario avere più di 8 decimi di vantaggio per poter fare qualcosa in gara".
Alla vigilia del Gran Premio dell'Arabia Saudita, secondo appuntamento del Mondiale 2024, Sergio Perez ha sostenuto a sua volta questa tesi, affermando che i livelli di difficoltà che i piloti hanno vissuto in aria sporca a Sakhir sembrano essersi avvicinati pericolosamente a quelli vissuti nel 2021, ultimo anno dell'era precedente al ritorno dell'effetto suolo nel Circus iridato.
Sergio Perez, Red Bull Racing
Foto di: Shameem Fahath
"Sì, credo che la situazione sia peggiorata quando segui le altre monoposto", ha dichiarato il pilota del team Red Bull Racing. "In Bahrain, se non ti qualifichi in prima fila, sicuramente la situazione è complessa".
"Sarà interessante vedere quale situazione troveremo a Jeddah. Credo che la situazione, quando segui una macchina e hai aria sporca, sia simile a quella che abbiamo vissuto nel 2021. Ci stiamo avvicinando a quei parametri".
In attesa di vedere come andrà in Arabia Saudita, il messicano ha anche fatto il punto sulla sua integrazione sulla RB20. Anche questa monoposto, così come la RB19, sembra essere lontana dalle sue preferenze, ma la sua squadra è a buon punto nella comprensione della stessa. Prova ne è il secondo posto di Sakhir, ma le cose dovranno migliorare.
"Al momento direi che la macchina non è molto comoda per me, non è molto vicina alle mie preferenze, ma la capisco molto meglio rispetto a quanto capissi la RB19".
"Credo che in generale, come team, stiamo capendo meglio come massimizzare la performance e tirare fuori il meglio dalla macchina. E credo che questo sia un buon punto di partenza per noi".
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