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F1 | L'Alfa Romeo brilla: C42 veloce, ma c'è l'incubo partenze

Doppio arrivo a punti per Alfa Romeo a Sakhir con Bottas e Zhou. La C42 ha fatto vedere un ottimo potenziale anche grazie al motore Ferrari, ma le partenze sono un tallone d'Achille da sistemare al più presto.

Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42

Carl Bingham / Motorsport Images

Brutta, pesante, troppo larga, già vecchia rispetto alle concorrenti. Sono tutti aggettivi che l'Alfa Romeo C42 si è sentita dire sin dal primo test effettuato a sorpresa a Fiorano, in un giorno in cui la sua livrea allora camouflage nascondeva ancora meglio le forme grazie a un cielo plumbeo, a una giornata grigia e anonima.

Poi, però, appena è arrivato il momento di fare sul serio, la troppo presto bistrattata monoposto svizzera ha cambiato pelle. Indossata la livrea Alfa Romeo, la C42 è riuscita a terminare il Top 10 sia con Valtteri Bottas che con l'esordiente Guanyu Zhou nel primo appuntamento della stagione, il Gran Premio del Bahrain.

Sesto Bottas, decimo Zhou. Due vetture a punti non accadeva dal Gran Premio dell'Emilia Romagna 2020, con il nono e il decimo posto colto da Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi. Questo risultato, però, ha ancora più valore non solo perché arrivato con una coppia piloti inedita, ma anche perché la C42 è la nuova vettura disegnata a Hinwil sui dettami del nuovo regolamento tecnico entrato in vigore proprio quest'anno.

E' un dato di fatto che ben 5 vetture motorizzate Ferrari sulle 6 totali abbiano finito la gara a punti. Solo Mick Schumacher non è riuscito a farlo, finendo però appena fuori, 11esimo. Il Gran Premio del Bahrain ha subito confermato un fatto: la power unit Ferrari ha almeno azzerato il gap dagli altri motori di riferimento.

"E' davvero bello vedere tutto questo. . Credo proprio non ci sia praticamente più diffferenza tra i motori. Dunque è importante avere quella potenza per noi", ha dichiarato a fine gara Valtteri Bottas.

Alfa Romeo: Bottas è uno stimolo per tutti

 

C'è però qualcosa che nei primi mesi del 2022 ha fatto e sta facendo ancora la differenza per quanto riguarda Alfa Romeo. Si tratta di ciò che ha portato a Hinwil Valtteri Bottas. Reduce da diversi anni da pilota numero 2 di Mercedes, il finlandese ha portato in Alfa Romeo una mentalità e un modo di lavorare che sono risultati uno stimolo per tutto l'ambiente.

A sottolineare quanto di buono fatto e portato da Valtteri è stato Frédéric Vasseur, team principal di Alfa Romeo Racing: "Non voglio parlare di ciò che sta facendo in pista, ma in termini di motivazione, leadership e così via sta facendo un lavoro eccellente".

"Penso anche che Bottas abbia aiutato molto Zhou durante il fine settimana per dargli fiducia, per essere positivo con lui. Ha iniziato il debrief [dopo la qualifica] congratulandosi con Zhou per il Q2, [dicendo] 'è un risultato incredibile, mi stavo cagando nei pantaloni alla prima qualifica dieci anni fa'".

"E penso che questo abbia dato fiducia anche a Zhou. Ed è, credo, un lavoro di squadra. E alla fine che Valtteri è in grado di capire questo è davvero utile".

Alfa Romeo: le partenze sono ancora un problema

 

In tutto questo turbinio di complimenti e sorpresa per il risultato ottenuto a Sakhir, non può però passare sotto traccia un aspetto già emerso sin dai test di Barcellona e ripetutosi anche nella prima gara stagionale.

Le C42 sono partite male. Molto male. Specialmente la numero 77, quella di Bottas. Un via talmente brutto da aver quasi vanificato la grande qualifica del sabato di Sakhir. Fortunatamente per il finnico, i ritiri delle Red Bull e quello dell'AlphaTauri di Pierre Gasly hanno reso questo problema ininfluente.

Questo, però, resta e dovrà forzatamente essere oggetto di discussione per fare in modo che problemi del genere non si verifichino più (o quasi) nel corso della stagione.

"In partenza ho pattinato tantissimo. Non ero fiducioso quando sono andato in griglia, perché il 50% delle partenze fatte nei test erano state molto brutte. Quindi è un'area su cui il team deve lavorare. In partenza ho pattinato, cuocendo di fatto le gomme posteriori. Ho avuto lo stesso problema anche dopo aver innestato la terza marcia. A quel punto, nel primo stint di gara, sono stato un bersaglio facile per tutti".

Bottas ha poi spiegato che questo problema in partenza è di natura meccanica: "E' una cosa meccanica. A volte abbiamo una vibrazione della frizione. Succede nella metà delle partenze. Quando succede è molto facile avere una pessima trazione. Questa è una delle cose nella nostra lista, perché dobbiamo assolutamente migliorarla".

Lo stesso team principal di Alfa, Frédéric Vasseur, ha sottolineato quanto lavoro il team debba ancora fare per migliorare le cose e sfruttare l'intero potenziale della monoposto: Non voglio essere concentrato sugli altri, ma so perfettamente cosa stiamo facendo. So cosa abbiamo in casa e la buona sensazione che abbiamo ora, non voglio preoccuparmi degli altri, e ho abbastanza da fare con i miei ragazzi. Dobbiamo solo essere concentrati sul tuo lavoro e sviluppare la macchina... Abbiamo qualche margine di miglioramento. È chiaro, che abbiamo fatto alcuni errori durante il fine settimana, che dobbiamo risolvere, ma sono più che soddisfatto del lavoro fatto da tutti, e sarà una spinta enorme".

Xevi Pujolar, head of the trackside engineering di Alfa Romeo, ha detto la propria sui problemi in partenza e sul pacchetto attuale della C42: "In termini di sviluppo la fabbrica sta spingendo molto per portare nuovi aggiornamenti, ma già con questo pacchetto che abbiamo ora, come hai detto tu, l'affidabilità non era ideale solo nel primo test di Barcellona.

"Nel secondo test stava migliorando, ma ancora abbiamo preso alcuni margini qua e là, e possiamo andare più forte di così, penso che per Jeddah cercheremo di spingere maggiormente, poi dovremmo essere in grado di guadagnare un po' di più per ciò che riguarda la prestazione. Ora il centro gruppo è tutto molto compatto e dobbiamo vedere anche come i concorrenti reagiranno la prossima settimana. Ma penso che possiamo lottare per le stesse posizioni di Sakhir".

Per quanto riguarda i problemi alla partenza, ha aggiunto: "Stiamo ancora affrontando alcuni problemi con le partenze con questa nuova auto. Abbiamo già fatto progressi, ma ancora siamo un po' indietro su questo settore. Ed entrambe le auto a Sakhir sono partite male".

"Il problema non è stato solo in partenza, ma anche cercando di ottenere posizioni ed evitare incidenti durante il primo giro. Quindi quella è sicuramente un'area su cui discutere, e dovremo prendere alcune azioni e cercare di capire un po' di più, vedere come possiamo risolverla, o cercare di mitigare il più possibile per la prossima settimana, perché non abbiamo così tanto tempo a disposizione per farlo".

Alfa Romeo: obiettivo prendere la Haas

 

Tra i motorizzati Ferrari, anche Haas F1 ha fatto faville. Il rientrante Kevin Magnussen sembrava guidasse la VF-22 da anni, non che avesse poche ore d'esperienza al volante della monoposto americana.

Il quinto posto ottenuto dal danese, dopo una gara solida e veloce per ciò che riguarda il centro gruppo, è la prova lampante di quanto la VF-22 sia stata anche migliore della C42. Bottas si è accorto di questo aspetto, ed è per questo ha messo nel mirino il team di Guenther Steiner.

"Penso la Haas sia più veloce di noi al momento. Penso che se Kevin non avesse avuto il problema ieri, non avrei potuto eguagliare il suo tempo sul giro. Sulla base del suo tempo in Q2. E in gara, penso, erano abbastanza forti. Quindi, sì, sono davanti a noi e sono il nostro obiettivo".

Alfa Romeo: Vasseur vuole i piedi ben saldi a terra

 

Una rondine non fa primavera, così come una gara non può essere presa in considerazione come unica prova per avere dati sufficienti in mano da sentirsi forti di una monoposto competitiva ovunque.

Questo Vasseur lo sa bene ed è per questo che ha predicato grande calma all'interno del team. Partire bene nella stagione è molto importante, soprattutto in una nuova era come quella che ha intrapreso la Formula 1 proprio a Sakhir, ma se il team vorrà avere velleità per competere a livelli più alti rispetto alle ultime due stagioni, dovrà continuare a lavorare per migliorare la vettura e la confidenza dei piloti con essa.

"Penso che una parte del mio lavoro è anche quello di calmare tutte le aspettative quando stiamo facendo bene e anche di spingere quando non siamo così bene, che sai cosa voglio dire? Non è perché oggi siamo P6 e P10 che siamo campioni del mondo".

"Dobbiamo solo essere concentrati su ciò che stiamo facendo, sugli aggiornamenti che porteremo nelle prossime due gare, e che abbiamo qualche margine di miglioramento sulla partenza, e così, ma siamo completamente concentrati su questo. Poi è il vostro lavoro, non il mio [analizzare le prestazioni della squadra]".

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