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Formula 1 GP di Singapore

F1 | La notte di Singapore si rischia di pagarla poi a Suzuka

Fred Fernando, medico romano di 63 anni della Ferrari, spiega come la squadra di Maranello si sta preparando alla trasferta combinata fra Singapore e Suzuka. A Marina Bay, correndo in notturna, si mantengono le tempistiche quasi europee, mentre poi in Giappone si tornerà a correrà con orari diurni più convenzionali e il fuso orario si farà sentire molto. Ecco quali sono i consigli per mitigare gli effetti del jet lag.

Meccanici in garage con Carlos Sainz, Ferrari SF-23

La Ferrari a Singapore non vuole sfigurare, sebbene la pista di Marina Bay sia una delle meno adatte alla SF-23. Fred Vasseur, però, pur essendo consapevole delle difficoltà che la rossa ha affrontato in circuiti tortuosi come Budapest e Zandvoort, guarda a Marina Bay con una certa attesa, come se il weekend positivo di Monza possa trovare un prolungamento nel sud-est-asiatico.

La trasferta nella Città-Stato situata sull'estrema punta meridionale della penisola malese ha delle particolarità che la rendono unica nel calendario della Formula 1, per cui abbiamo chiesto al dottor Fred Fernando, medico romano di 63 anni della Ferrari di spiegarci come lo staff della squadra di Maranello si prepara a questo appuntamento del mondiale.

Quella di Singapore è una delle gare climaticamente più impegnative. Com’è questa trasferta dal punto di vista della squadra?
“Le condizioni climatiche a Singapore durante il mese di settembre sono abbastanza estreme dato che troviamo livelli di umidità molto elevati e piogge frequenti. Le temperature diurne possono variare dai 27 ai 31 gradi, mentre il tasso di umidità può superare l’80%. Ferrari pone sempre al centro la salute della persona attraverso il programma Formula Benessere, che comprende controlli clinici annuali con la promozione dei corretti stili di vita e la prescrizione dell’esercizio fisico, dunque siamo convinti che tutti membri della squadra sapranno far fronte senza problemi a queste condizioni estreme”.

Singapore: le squadre manterranno gli orari europei con la gara in notturna

Singapore: le squadre manterranno gli orari europei con la gara in notturna

Photo by: Lionel Ng / Motorsport Images

Gli orari del team a Singapore sono del tutto anomali, mentre poi in Giappone avremo un weekend più convenzionale. Come avete suggerito alla squadra di gestirsi per fare in modo che non le prestazioni non ne risentano?
“Singapore è una gara anomala, dove dati gli orari serali in pista, si tende a mantenere tempistiche quasi europee, ma poi andremo in Giappone, dove si tornerà a correrà con orari diurni più convenzionali e il fuso orario si farà sentire ancora di più”.

“Noi consigliamo di adattare gradualmente il sonno nei giorni precedenti il viaggio, spostando l'ora di coricarsi e dei pasti più vicino a quella del fuso orario del paese di destinazione. È necessario poi bere molta acqua, perché la disidratazione può peggiorare gli effetti del jetlag, mentre sono decisamente sconsigliati alcolici e caffeina perché possono disturbare il sonno”.

“Un altro sistema che suggeriamo sono i brevi riposi (power nap) di circa 20-30 minuti, che possono fornire una rapida carica di energia in caso di bisogno. È invece da evitare l’uso di smartphone, TV o altre fonti luminose nell’ora precedente al sonno perché la luce bianca può sopprimere la produzione della melatonina. Per far fronte alle condizioni ambientali il consiglio rimane quella di mantenere un adeguato apporto idro-salino e di consumare pasti leggeri, e in questo senso il catering in pista ha concordato con noi un menù mirato”.

Quali sono le problematiche più frequenti che vi trovate a dover gestire come medici della squadra a Singapore?
“Le richieste cliniche più frequenti sono le solite, quelle di natura muscolo-scheletrica (es. contratture, lombalgie, cervicalgie), che in questa gara possono aumentare a causa della potente aria condizionata cui spesso la squadra è esposta dopo aver sudato molto”.

“Legate alla stessa ragione ci sono le problematiche delle vie respiratorie (raffreddori e sindromi influenzali), mentre quelle del sistema digerente (gastroenterite, stipsi) e disturbi del ritmo sonno-veglia sono acuiti dal lungo viaggio, dalle condizioni ambientali e dagli alimenti consumati fuori dalla pista, che possono rivelarsi igienicamente non idonei. Per questo motivo ad ogni Gran Premio al seguito della Scuderia sono sempre presenti un medico e un fisioterapista”. 

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