F1 | La Mercedes vuole rimmetterci il naso nella stagione
La squadra di Brackley a Miami aveva portato una serie di modifiche aerodinamiche molto interessanti che non hanno dato l'esito sperato: è probabile che funzionino nel momento in cui il pacchettà di novità sarà completato a Barcellona, dove il team argento conta di fare un salto di qualità per dare una svolta al campionato molto al di sotto delle aspettative.
Mercedes W13, nuova ala anteriore e end plate
Giorgio Piola
A Brackley non sono abituati a inseguire. Dal 2014, inizio dell’era ibrida, la Mercedes ha sempre dettato i tempi degli sviluppi, sapendo di avere un grande vantaggio.
La power unit per anni ha rappresentato un punto fermo che ha costretto gli avversari a inseguire, mentre adesso la superiorità di motore è stata offuscata da un telaio e un’aerodinamica che hanno spinto la Stella al terzo posto nella graduatoria dei valori tecnici, dietro a Ferrari e Red Bull.
Mike Elliott, direttore tecnico di Brackley, è convinto che, con il pacchetto di novità che sarà introdotto a Barcellona, la W13 possa fare quel salto in avanti che serve a riaprire una stagione che finora ha riservato solo bocconi amari.
Confronto tra il fondo e le pance della Red Bull RB18 e la Mercedes W13: esprimono due concetti molto diversi
Photo by: Giorgio Piola
La freccia d’argento a pance zero, lanciata nei test di Sakhir con la prosopopea di chi era convinto di rifilare a tutti un secondo al giro, ha deluso le aspettative, soffrendo più di qualsiasi altra monoposto a effetto suolo il porpoising, vale a dire il saltellamento che determina una forte perdita di carico ogni volta che il fondo si solleva dall’asfalto.
Ma i guai non sono solo di natura aerodinamica, c’è qualcosa di congenito nel layout della macchina che non funziona e spaventa i tecnici che lavorano incessantemente a casa nel tentativo di dare una sterzata al campionato.
È per questo che il GP di Spagna sarà una sorta di spartiacque della stagione: il pacchetto di aggiornamenti non toccherà solo parti visibili, perché pur con i vincoli di spesa dettati dal budget cap, in Mercedes hanno messo mano un po’ ovunque sulla W13.
L’obiettivo è rendere più stabile il comportamento della vettura, potendo girare con un’altezza da terra minore di quella che abbiamo visto fino a oggi, per recuperare quel carico aerodinamico che si vede in galleria del vento (dove non è facile misurare il porpoising) ma non in pista.
Mercedes W13: ecco la nuova paratia laterale aperta a confronto con quella solita
Photo by: Giorgio Piola
Certe modifiche, che avrebbero dovuto dare concreti risultati, come la paratia laterale dell’ala anteriore aperta hanno richiesto un lavoro di ricerca che è costato fatica e denaro, ma per ora gli effetti positivi attesi non ci sono stati.
Eppure riuscire a portare più aria all’esterno della ruota anteriore permette di generare dei vortici che dovrebbero essere utili a gestire il flusso destinato al fondo, dove si genera il 50% della downforce della macchina.
Mercedes W13, dettaglio della nuova paratia che ha debuttato a Miami con i flap svergolati in avanti
Photo by: Giorgio Piola
Il fatto che l’ala dal disegno creativo con i flap incurvati verso l’avanti in prossimità della bandella non abbia inciso sulle prestazioni a Miami non significa che la soluzione sia da buttare.
È più probabile che possa funzionare con il pacchetto completo che si vedrà proprio a Barcellona, ma l’aver visto che anche con concetti innovativi la vettura è rimasta “sorda” alle novità, non ha certo contribuito a scatenare l’entusiasmo intorno a una macchina che è sostanzialmente sbagliata.
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
Anche l’anno scorso l’inizio della stagione era stato in salita, ma a coprire i deficit del fondo con le onde ci aveva pensato Lewis Hamilton. Ora l’inglese è parso un po’ demotivato, visto che le prende di santa ragione dal nuovo compagno, George Russell.
Il giovane compagno non ha timori reverenziali e, soprattutto, riesce a guidare sopra ai problemi, infischiandosene dei limiti della macchina, mentre il sette volte campione del mondo si è messo a disposizione del team per cercare soluzioni utili con una vettura più strumentata e più pesante ma meno prestazionale.
In Spagna c’è l’aspettativa di dare una svolta con un pacchetto che dovrebbe valere circa quattro decimi di secondo. Sono un’enormità per la F1 moderna: si sono misurati nelle simulazioni. Ora si aspetta anche la conferma di Barcellona…
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