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F1 | La Haas ha pagato Uralkali: ora può lasciare l'Olanda e recarsi a Monza

Uralkali ha confermato di aver ricevuto il pagamento atteso da parte della Haas per la sponsorizzazione annullata nel 2022, quindi la squadra statunitense ora è libera di lasciare l'Olanda e di partire alla volta di Monza, dove questo fine settimana si disputerà il GP d'Italia.

Kevin Magnussen, Haas VF-24

Dutch GP

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La Haas è libera di portare le sue monoposto e le sue attrezzature a Monza dopo che l'ex sponsor Uralkali ha confermato di aver ricevuto il pagamento di un rimborso che si ritiene ammonti a 9 milioni di dollari, oltre ad una vettura di F1.

La squadra non ha potuto lasciare l'Olanda dopo che gli ufficiali giudiziari e la polizia le hanno fatto visita nel paddock del Gran Premio d'Olanda giovedì sera, dopo che Uralkali è passata alle vie legali, sostenendo che la Haas non aveva rispettato la scadenza di luglio per il rimborso dell'accordo di sponsorizzazione annullato all'inizio del 2022.

A seguito di un'udienza del tribunale arbitrale svizzero, tenutasi a giugno, è stato stabilito che Haas avrebbe dovuto rimborsare ad Uralkali parte del pagamento della sponsorizzazione effettuato per il 2022, prima che l'accordo per il titolo venisse annullato in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il rimborso prevedeva anche che una delle vetture del team andasse all'azienda russa.

Se da un lato il tribunale ha dichiarato che la Haas aveva il diritto di rescindere l'accordo, dall'altro ha affermato che la squadra di proprietà americana poteva trattenere solo una parte dei 13 milioni di dollari di sponsorizzazione versati per quella stagione.

Alla Haas è stato quindi ordinato di restituire quello che non le era dovuto del pagamento della sponsorizzazione oltre il 4 marzo 2022, data in cui l'accordo è stato annullato.

Tuttavia, non avendo Uralkali ricevuto il pagamento o l'auto entro la scadenza di luglio e, pur avendo permesso alla Haas di correre a Zandvoort, l'ordine del tribunale ha fatto sì che la squadra non potesse spostare il suo materiale in Italia fino a quando non fosse stata data conferma del pagamento.

Nel primo pomeriggio di lunedì, Uralkali ha rilasciato una dichiarazione con la quale informava i tribunali olandesi di aver ricevuto il pagamento e l'auto, oltre a riassumere ciò che l'azienda russa offre ai suoi consumatori.

Nikita Mazepin, Haas VF-22

Nikita Mazepin, Haas VF-22

Photo by: Haas F1 Team

"Uralkali conferma di aver ricevuto per intero il pagamento dovuto da Haas (compresi interessi e commissioni) a seguito della sentenza del tribunale arbitrale svizzero. Abbiamo anche riscosso la monoposto che ci era dovuta in base ai termini dell'accordo di sponsorizzazione", si legge.

"Pertanto, Uralkali ha notificato alle autorità olandesi che possono rilasciare i beni della Haas, e che la Haas è libero di portarli fuori dall'Olanda".

La Haas aveva insistito sul fatto che il pagamento fosse stato effettuato venerdì e che la conferma fosse stata ritardata a causa del fine settimana.

La somma di 9 milioni di dollari è stata depositata su un conto in Medio Oriente dopo che la Haas temeva che un pagamento diretto avrebbe violato le sanzioni imposte alle imprese russe.

"Uralkali ha ora confermato di aver ricevuto il trasferimento finanziario di venerdì scorso e quindi i nostri camion sono stati autorizzati a lasciare l'Olanda e a dirigersi immediatamente verso l'Italia", ha dichiarato Haas in un comunicato.

Il ritardo non dovrebbe influire sui preparativi per il Gran Premio d'Italia di questo fine settimana.

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