F1 | La FIA vieta messaggi politici ai piloti se non pre-approvati
La FIA ha modificato il Codice Sportivo Internazionale: i piloti non potranno esibire dichiarazioni o commenti politici, religiosi e personali se non approvati prima dalla Federazione stessa.
I piloti siano piloti, facciano i piloti e rimangano quello, almeno all'interno dei fine settimana di gara. E' ciò che emerge da una modifica fatta alla nuova versione del Codice Sportivo Internazionale della FIA che regola lo svolgimento di tutte le competizioni motoristiche autorizzate a partire dal 1 gennaio del 2023.
La Federazione Internazionale ha delineato dunque una nuova infrazione. Il nuovo articolo, il 12.2.1.n stabilisce che si riterrà che i piloti abbiano commesso una violazione delle regole se mostreranno "la diffusione e l'esibizione di dichiarazioni o commenti politici, religiosi e personali, in particolare in violazione del principio generale di neutralità promosso dalla FIA nel quadro dei suoi statuti.
L'eccezione c'è, ed è la seguente: tutto ciò non sarà ritenuto al di là della nuova regola se saranno stati preventivamente approvati per iscritto dalla FIA per le gare internazionali o dagli organi nazionali competenti per le gare nazionali, ovvero quelle in ambito delle loro giurisdizioni.
Questa modifica al Codice arriva dopo diversi mesi in cui diversi piloti hanno rilasciato dichiarazioni personali che sono state poi messe sotto i riflettori.
Uno degli atti più celebri, rimanendo in tema, è la maglietta indossata da Lewis Hamilton sul podio del Gran Premio della Toscana, al Mugello. In terra italiana il 7 volte campione del mondo indossò una t-shirt con su scritto "Arrestate i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor".
Taylor era un paramedico di colore di Louisville, Kentucky, uccisa a casa sua dalla polizia dopo che questa aveva tentato di eseguire un mandato di cattura nella sua abitazione durante un'indagine legata a stupefacenti.
Il fidanzato di Taylor, Kenneth Walker, aveva sparato contro la polizia credendola un'intrusa e la polizia aveva risposto al fuoco, colpendo Taylor per 8 volte e uccidendola per le ferite riportate nello scontro a fuoco.
Il gesto di Hamilton è stato uno di quelli che ha scatenato l'idea di modificare il Codice Sportivo da parte della FIA, dopo, per altro, essere già intervenuta con alcune modifiche pochi giorni dopo quel fatto.
Oltre al gesto di Hamilton, anche Sebastian Vettel ha superato i limiti imposti allora dalla FIA indossando maglie dedicate alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica per questioni ambientali e politiche.
Al Gran Premio d'Ungheria 2021 è stato ripreso per non aver tolto la maglietta con su scritto "Same love" durante l'inno nazionale suonato prima del gran premio. Nel 2022, al Gran Premo del Canada, ha indossato un'altra maglietta con la scritta: "Stop all'estrazione delle sabbie bituminose - crimine climatico del Canada", in riferimento alle attività delle sabbie bituminose in Alberta.
Questa scritta, "Same love" è poi apparsa anche sul casco durante i primi giorni del fine settimana, mentre per la gara l'ormai ex pilota di Aston Martin era tornato a indossare il suo casco tradizionale.
La FIA, inoltre, ha aggiunto al Codice Sportivo Internazionale una nota in cui vi è scritto che i piloti sono tenuti a rispettare rigorosamente i protocolli legati alla cerimonia del podio.
Questi, qualora dovessero infrangerli, potrebbero incorrere in sanzioni in caso di mancato rispetto delle istruzioni della FIA in merito alla nomina e alla partecipazione di persone durante le cerimonie ufficiali in qualsiasi gara valida per un campionato FIA.
E non è tutto, perché grazie a un'ulteriore modifica del Codice la FIA ha stabilito che i team non potranno assumere rappresentanti senior in uscita dalla FIA stessa. D'ora in poi, il presidente e il vice presidente della FIA per lo sport non potranno lavorare per nessun concorrente per un periodo di 6 mesi dopo aver lasciato il loro incarico in seno alla Federazione.
L'articolo 9.17 stabilisce che: "Un concorrente iscritto a un Campionato FIA non può ingaggiare o utilizzare i servizi di un ex presidente della FIA o un ex vice presidente FIA per lo Sport (come dipendente, appaltatore, indipendente, consulente o altro) fino a quando non saranno trascorsi 6 mesi dalla data in cui hanno cessato di ricoprire la carica di presidente o vice presidente per lo sport".
"E in ogni caso, suddetto concorrente non potrà, senza limiti di tempo, ottenere, beneficiare o utilizzare informazioni riservate ottenute da un ex presidente o vice presidente delegato allo sport della FIA durante il loro mandato".
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