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F1 | La FIA blocca gli "scambi" fra motoristi e petrolieri

La Federazione Internazionale vieta che le nuove PU per il 2026 possano essere sviluppate ai banchi prova dei petrolieri eludendo i vincoli di costo e moltiplicando le opportunità di ricerca. L'e-fuel dovrà essere studiato utilizzando solo motori monocilindrici e il personale dei benzinai non potrà trasferire alcuna proprietà intellettuale della PU anche cambiando marchio. Arriva una stretta di vite a un atteggiamento che non era normato e che stava producendo molte anomalie.

Lando Norris, McLaren MCL60, Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Carlos Sainz, Ferrari SF-23, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

A leggere il comunicato della FIA sembrava che le decisioni del Consiglio Mondiale in merito alle power unit 2026 riguardassero solo dei dettagli (così erano state definite), mentre i provvedimenti adottati sono il tentativo di frenare una ricerca che nella “saldatura” fra il Costruttore di motori e il petroliere avrebbe potuto portare a delle esasperazioni che la Federazione Internazionale vuole estirpare.

I motoristi, infatti, devono sottostare a uno specifico budget cap che fissa i costi massimi e limita la ricerca: qualcuno deve aver pensato che fosse possibile sfruttare il grande lavoro di ricerca avviato da chi vuole sviluppare l’e-fuel per accelerare la crescita dei propri 6 cilindri… destinati alla F1 del 2026.

Non essendo un’area di ricerca vincolata dai regolamenti, si sarebbero registrate delle strane “collaborazioni” fra Costruttori impegnati nel Circus e i petrolieri. La FIA non ha fatto alcun accenno a chi ha affidato il proprio motore endotermico a un “benzinaio”, ma sono diversi quelli impegnati in F1 che dispongono di banchi per unità in grado di reggere le potenze di un 6 cilindri per la massima categoria dell’automobilismo.

FIA logo

Photo by: Rainier Ehrhardt

FIA logo

È evidente che la mutua cooperazione permetta al motorista di evolvere la propria unità anche se “fuori casa”, mentre il petroliere può sviluppare l’e-fuel per l’utilizzo nei GP del 2026. La FIA ha, giustamente, deciso di chiudere queste pratiche con un provvedimento che taglia la testa al toro: i fornitori di carburante non potranno effettuare test al banco delle loro benzine con un motore V6 completo, perché c’è stata un’aggiunta all'articolo 2.8 del Regolamento Sportivo sulle power unit 2026 che recita: "Il fornitore di carburante/olio esistente o potenziale di un Costruttore di PU non è autorizzato a utilizzare un banco prova ai fini dello sviluppo di una PU 2026 se non su un banco adibito solo all’utilizzo di un motore monocilindrico e a condizione che sia detta struttura venga dichiarata dal motorista alla FIA”.

Ora le norme delineano un quadro molto più definito e ristretto che evita le esasperazioni che ci sono state fino a oggi. La FIA, inoltre, ha introdotto altri limiti per quanto riguarda la proprietà intellettuale dei motori: non potrà esserci alcuna osmosi fra il personale del petroliere destinato alla F1 e il Costruttore.

In un'appendice dei Regolamenti Tecnici 2026, la FIA stabilisce gli elementi di proprietà intellettuale del motore che non possono essere condivisi con i fornitori di carburante.

Ciò comprende:
1) Qualsiasi disegno e/o CAD e/o qualsiasi parte fisica della camera di combustione.
2) Qualsiasi informazione relativa allo scambio di gas all'interno della camera di combustione, oltre ai dati sulla pressione del cilindro, alla simulazione e ai risultati dei test al banco.

Non solo ma il personale dei fornitori di carburante non può portare con sé la proprietà intellettuale se cambia partner.

Le nuove regole stabiliscono che: “…nessun Costruttore di PU può utilizzare lo spostamento di personale (sia esso dipendente, consulente, appaltatore, distaccato o qualsiasi altro tipo di soggetto permanente o temporaneo) da un fornitore di carburante/olio esistente o potenziale o un altro produttore di PU, direttamente o tramite un soggetto esterno, allo scopo di ottenere un trasferimento di Proprietà Intellettuale e/o eludere i requisiti del presente Articolo”.

"Ogni motorista deve informare la FIA di tutti i movimenti di personale rilevanti alla fine di ogni trimestre solare”.

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