F1 | La FIA all'attacco di Ferrari e Red Bull sui fondi flessibili
Il paddock di Silverstone si sta surriscaldando per l'accusa della FIA secondo la quale ci sarebbero squadre che riescono a far flettere il fondo ben oltre i 2 mm concessi dal regolamento, abbassando le macchine e generando un maggiore carico aerodinamico. L'attenzione è puntata su Ferrari e Red Bull che stanno dominando il mondiale. Dal GP di Francia entra in vigore un cambio di regolamento che andrà a controllare questo aspetto piuttosto che il porpoising. E allora nascono dei sospetti...
La Ferrari F1-75 vista da sotto
Per qualcuno non è stato un autogol come sembrava. Ma una strategia ben orchestrata che porterà a un risultato: bloccare Ferrari e Red Bull con un cambio di regolamento in stagione. Il lamento sul porpoising lanciato dai piloti Mercedes che poi ha scatenato la reazione della FIA con la TD39 emessa in Canada aveva un obiettivo: non tanto limitare il saltellamento in merito ai fattori di sicurezza, quanto la voglia di colpire i due top team che si stanno contendendo il mondiale.
Dettaglio del fondo Red Bull Racing RB18
Photo by: Giorgio Piola
Come? Cercando di bloccare i fondi flessibili che permettono alla rossa e alla RB18 di viaggiare con altezze da terra più basse della concorrenza, potendo contare su un carico aerodinamico decisamente maggiore grazie alla deflessione del fondo e del pattino sotto alla scocca verso l’alto.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB18
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
Nel paddock di Silverstone c'è chi fa, forse sbagliando, della dietrologia e chi teme che si stia aprendo un fronte di guerra che può incendiare la prima stagione delle monoposto a effetto suolo, scatenando discussioni infinite su temi che già si conoscevano con le wing-car degli anni '80 e che non sono stati sufficientemente sviscerati in fase di delibera delle regole 2022.
Il caso è esploso nel Technical Advisory Committee (TAC) che si è riunito nella settimana successiva al Gran Premio del Canada durante il quale sono emersi dei sospetti che alcune squadre riescano ad andare oltre i vincoli normativi: a porre la questione sarebbe stata la FIA che avrebbe rilevato dei dati per lo studio sul porpoising.
Le normative vigenti prevedono un movimento massimo di 2 mm nei due fori centrali della tavola e non più di 2 mm nel foro più arretrato per garantire che il pavimento sia sufficientemente rigido.
Diciamo subito che Ferrari e Red Bull superano brillantemente le verifiche tecniche e le rispettive vetture, quindi, sono perfettamente legali. La FIA fa il suo lavoro e cerca di scovare chi, abilmente, riesce ad andare oltre i vincoli statici.
Il t-tray damper della Ferrari F1-75 che dovrebbe servire a evitare rotture del pattino sui cordoli
Photo by: Giorgio Piola
Secondo le indiscrezioni filtrate nel paddock ci sarebbero team capaci di arrivare a 6 mm di deflessione, consentendo di avere uno splitter anteriore che si solleva per permettere di puntare di più l’assetto verso l’asfalto cercando di sigillare il fondo alla pista con le minigonne pneumatiche che tutti hanno imparato a generare.
Toto Wolff, Team Principal Mercedes con George Russell
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
Toto Wolff, team principal Mercedes, ha confessato di essere rimasto sorpreso dalle rilevazioni…
"Nessuno ne aveva un'idea fino a quando la FIA non ho sollevato la questione nell'ultimo Technical Advisory Committee, cosa che è stata una grande sorpresa per tutte le squadre”.
"Cosa c'è scritto nel regolamento e quale sia lo spirito è abbastanza chiaro. Voglio dire, non c'è alcun argomento sul perché si debba derogare da quei valori. Quindi per noi è stata una sorpresa se non uno shock".
La FIA, quindi, ha ritirato il primo documento della TD39 e ne ha emesso un secondo che ha l’obiettivo di cambiare le regole a partire dal GP di Francia al Paul Ricard notificando alle squadre un inasprimento nei controlli sui movimenti del fondo e della tavola.
Nikolas Tombazis, capo tecnico FIA settore monoposto
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Nicholas Tombazis, capo tecnico FIA nell’area monoposto, ha chiarito che stava facendo una mossa atta a garantire che ci fosse equità tra tutte le auto", suggerendo che fino a oggi non sia stato così.
La tolleranza dei 2 mm di flessione verrà applicata rigorosamente e la rigidità attorno al foro del fondo dovrà essere uniforme per una distanza radiale di altri 15 mm, con una tolleranza non superiore al 10 per cento.
La FIA ha specificato che "… i concorrenti saranno tenuti a dimostrare il rispetto di queste disposizioni attraverso un'ispezione dettagliata che verrà fatta sia attraverso i dati CAD che nella verifica fisica nei box che nell’analisi del CFD".
Andreas Seidl, team principal McLaren, ha dichiarato: "Dal nostro punto di vista, siamo contenti del chiarimento nella TD perché dovrebbe aiutare a metterci tutti alla pari”.
Andrew Shovlin, capo degli ingegneri di pista Mercedes, crede che la novità possa avvicinare la squa squadra verso le posizioni di vertice…
"Quanto è venuto alla luce, ci evidenzia che ci sono state opportunità che forse non abbiamo colto o sfruttato. Gli effetti non influenzeranno la nostra macchina, ma potrebbero influenzare i nostri concorrenti e, quindi, ci avvicineremmo un po'".
Tutto vero, ma allora ci domandiamo: come mai non si vanno a guardare le flessioni delle ali anteriori, visibili in mondo-visione grazie alle camera car, e solo i fondi? Forse perché i maestri nell’esecuzione di quest’arte sono altri? La FIA ha il dovere di far rispettare le regole con tutti mezzi che ha a disposizione, ma il dubbio che c’è nel paddock è che i riflettori si accendano solo su certi particolari che magari vengono ispirati?
In Francia la direttiva tecnica entrerà in funzione e vedremo se cambierà i valori tecnici in campo o se Ferrari e Mercedes sapranno mantenere una leadership che hanno conquistato sul campo…
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