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La Ferrari è migliore di quello che si è visto

Hamilton dopo le prove libere del GP di Singapore sembra imprendibile con la Mercedes: solo la Red Bull di Verstappen regge il passo sul giro secco, ma Vettel e Leclerc non sono riusciti a chiudere il giro secco senza traffico. La Rossa conta di essere una bella sorpresa domani.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Lewis Hamilton è arrivato a Singapore dopo la partecipazione alla fashion week di Milano, dove ha presentato la sua ultima collezione di moda.

Un giorno di relax e poi nel pomeriggio di Marina Bay ha iniziato il lavoro di preparazione al weekend, e lo ha fatto alla Lewis Hamilton. Che il penta-campione si trovi a meraviglia su questa pista è tutto tranne che una notizia, ma ogni volta che Hamilton dipinge le 23 curve di Singapore non si può che restare impressionati dalla differenza che Lewis riesce a fare su questa pista.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Photo by: Sam Bloxham / LAT Images

La Mercedes ha ritrovato un circuito consono alle caratteristiche della propria monoposto, ma la variabile pilota sui 5.063 metri di Marina Bay emerge sempre in modo più prepotente.

Hamilton ha ottenuto il miglior tempo nella simulazione di qualifica, strapazzando tutti i rivali ad eccezione di Max Verstappen, poi è arrivata la simulazione gara, e qui Lewis ha messo davvero tanto tra sé stesso ed il resto del gruppo.

 

Con le gomme soft la sua media è stata di 1’44”9, contro il 1’45”8 di Verstappen ed il 1’46”1 di Vettel, ma con un numero minore di giri da parte del tedesco.

Un ritmo impressionante. “Era un po' di tempo che non mi sentivo così bene in macchina come oggi - ha commentato Lewis – mi sono davvero divertito. Abbiamo ancora alcuni aspetti da migliorare, in diverse aree, dettagli da mettere a punto in frenata e nei cambi di direzione, ma oggi è stata decisamente una buona giornata. Domani? Cercherò quel giro perfetto che sono riuscito a fare lo scorso anno”.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Photo by: Sam Bloxham / LAT Images

La Red Bull ci crede

Lewis ha sottolineato come la Red Bull non sia poi così lontana (Verstappen è a 0”184 nella simulazione di qualifica) ma oggi è difficile ipotizzare un pilota diverso da Hamilton in cima alle classifiche di qualifica e gara.

Il Gran Premio di Singapore ha però nel suo archivio edizioni con grandi colpi di scena, ed è ciò in cui spera molto la Red Bull.

Verstappen, come da pronostico, si è confermato seconda forza, ma al momento con ridotte possibilità di puntare alla prima. La Red Bull farà però di tutto per puntare al colpaccio, e la conferma arriva dalla decisione di montare domani la power unit numero 4, l’ultimo step Honda che ha esordito a Monza.

Anche se il circuito di Singapore non esalta molto la potenza dei motori, nulla sarà lasciato al caso, e la classica rotazione (Hamilton e Bottas, ad esempio, torneranno alle PU numero 2) sarà accantonata.

“Battere la Mercedes? Da quello che abbiamo visto oggi non è possibile – ha confermato Verstappen – ma oggi non fa testo. La sensazione generale è stata molto buona, in entrambe le sessioni la macchina ha funzionato davvero bene, e ci sono aree in cui possiamo fare meglio. Poi nel mio giro veloce ho perso un po' di tempo nell’ultimo settore, a causa del traffico, vedremo domani”.

L’obiettivo minimo di Max sarà la prima fila, un traguardo che gli consentirebbe di conservare una chance in partenza, anche se gli ultimi start dell’olandese non sono stati eccezionali.

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Photo by: Glenn Dunbar / LAT Images

Ferrari a caccia di risposte

Quella di Vettel e Leclerc è stata invece una giornata non semplice da analizzare. I numeri dicono che la SF90 dopo la cura con ‘integratori’ ad alto carico ha esordito benino, ma quanto visto oggi in pista non è ancora sufficiente per capire a cosa potranno ambire in qualifica e gara le due rosse.

Nella simulazione di giro veloce Vettel, terzo, ha accusato un ritardo di 0”818 da Hamilton e di 0”634 da Verstappen, ma Seb (così come Leclerc) quando è sceso in pista per la simulazione di qualifica si è trovato imbottigliato nel traffico, ottenendo il suo miglior crono al quarto giro.

Non proprio l’ideale per gli pneumatici, ma comunque sempre meglio di Leclerc che un giro veloce non lo ha neanche completato.

“Nel complesso siano stati un po' più veloci – ha commentato Vettel alludendo alle precedenti piste ad alto carico – ma penso che possiamo fare di meglio, possiamo migliorare la macchina. Ho sofferto un po' con l’anteriore, dovremo cercare di distribuire diversamente il grip perché nei long-run le gomme tendono a surriscaldarsi e scivoliamo troppo. La buona notizia è che tutto ha funzionato, ma abbiamo anche visto come la Mercedes sia il ​​punto di riferimento, almeno per oggi”.

Meno lineare è stata la giornata di Leclerc. Nella sessione FP1 il cambio ha ceduto dopo dieci giri, ed anche la sessione FP2 non è stata come nelle aspettative del monegasco.

Il lampo finale è stata la simulazione gara con le gomme medie sui tempi di Hamilton, ma parliamo di tre giri, quindi di poco più dei tempi d’attacco.
“In FP2 non mi sentivo a mio agio con la macchina ed anche con la pista – ha commentato Charles - quindi ho bisogno di lavorare in vista di domani per cercare di migliorare la guidabilità. Non è un grosso problema, è successo altre volte il venerdì di non ritrovarmi dove credevo di essere, quindi abbiamo del lavoro da fare”.

La Ferrari (anche se resta top-secret la scelta) dovrebbe essere in pista domani con la power unit 3 che ha esordito a Monza, nella speranza di riuscire a sfruttare tutto il possibile in qualifica. L’esito delle qualifiche delle due Ferrari dipenderà anche da quanto riusciranno a fare Albon e Bottas, oggi lontani dai rispettivi compagni di squadra.

Soprattutto il finlandese ha accusato un ritardo molto pesante, al termina di una giornata iniziata con un incidente importante alla curva 19 nel corso della sessione FP1.

“È stata una giornata difficile - ha spiegato – l’incidente mi ha fatto perdere parte della prima sessione, ma soprattutto in FP2 no avuto uno strano feeling con la monoposto. Mancava il ritmo con tutte le mescole che ho provato, sia nelle simulazioni di qualifica che nei long-run, quindi non sono sicuro che tutto stesse funzionando nel modo migliore. Mi sono sentito come se non potessi andare più veloce, ma ero un secondo dietro Lewis…”.

La Mercedes analizzerà la monoposto di Bottas nella notte di Singapore, per verificare che nella riparazione della vettura dopo l’incidente nella prima sessione tutto sia stato fatto correttamente...

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