A breve la
Corte Suprema Indiana si riunirà per discutere di una
petizione volta a portare alla cancellazione del Gp dell'India di Formula 1, a causa del mancato pagamento delle tasse relative all'edizione 2012 da parte del promoter
Jaypee Sports.
Nel paddock del
Buddh International Circuit però, almeno per il momento, non sembra esserci troppa preoccupazione in merito e tutto procede come se domenica la gara si dovesse svolgere regolarmente.
A rassicurare sulla situazione ci ha pensato
Vicky Chandhok, presidente della
Federazione Indiana, ma anche padre dell'ex pilota di Formula 1 Karun: "
Trovo strane quelle persone che provano a fermare degli eventi sportivi, che si tratti di cricket o di qualsiasi altro sport. E' già accaduto anche in passato e non è niente di nuovo per l'India" ha spiegato
Chandhok ad
Autosport.
Il problema, infatti, sarebbe relativo ad una sentenza emessa nel 2011, che aveva incasellato il Gp come un evento di intrattenimento, piuttosto che come un evento sportivo, negando quindi le esenzioni fiscali delle quali avrebbe potuto godere la
Jaypee Sports nel secondo caso.
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Siamo la più grande democrazia al mondo e questo permette a chiunque di avviare un procedimento presso qualsiasi corte. Tuttavia, non credo che i giudici si prendano la responsabilità di cancellare un evento sportivo così importante, specialmente alla vigilia" ha aggiunto.
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Personalmente non credo che qualsiasi sentenza possa avere effetti sull'evento di questo fine settimana. Tutto andrà avanti come pianificato, perchè sono convinto che la corte non terrà in ostaggio l'organizzazione dell'evento. Non sono preoccupato" ha concluso.