F1: Imola sperimenta il format di due giorni pensando al futuro
In una video conferenza è stato ufficializzato il GP dell'Emilia Romagna che dopo 14 anni riporta la Formula 1 a Imola. La Regione insieme al Con-Ami garantisce la copertura economica per l'organizzazione della gara, ma Stefano Bonaccini e Uberto Selvatico Estense contano che l'Enzo e Dino Ferrari possa tornare stabilmente nel calendario.

Imola torna nel calendario della F1 dopo 14 anni. Nessuno più di Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola, ha creduto alla possibilità che era solo una speranza, di riportare le monoposto in riva al Santerno. Un miraggio si è trasformato in realtà, perché quell’Enzo e Dino Ferrari sarà il terzo appuntamento tricolore nel mondiale 2020 dopo Monza e Mugello con la denominazione di GP dell’Emilia Romagna grazie al patrocinio della Regione.

Logo Imola GP 2020
Photo by: FIA
Nel weekend del 31 ottobre e 1 novembre l’Enzo e Dino Ferrari tornerà ad accendere le luci sul Circus dopo che Michael Masi ha promosso l’impianto ritenendolo perfettamente idoneo a una gara di F1.
Soddisfatto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia – Romagna: “Il ritorno della Formula 1 a Imola dopo 14 anni è una notizia straordinaria, che premia il grande lavoro di squadra di queste settimane. Si tratta di un ulteriore appuntamento internazionale di enorme prestigio, che si aggiunge alla storica prima volta del doppio MotoGP mondiale a Misano. Rivedere la Ferrari e le altre monoposto sfrecciare sul circuito di Imola sarà un’emozione profonda: proprio Imola è da sempre una sede naturale per la Formula Uno e abbiamo scelto di intitolare il Gran Premio all’Emilia-Romagna, in omaggio alla terra dei motori per eccellenza”.
Tre le notizie emerse dalla videoconferenza stampa: la prima, c’è la speranza di ampliare il pubblico che avrà accesso alle tribune dell’autodromo, per cui il GP non si disputerà a porte chiuse. Le attuali disposizioni anti-Covid consentono un massimo di mille persone in un evento all’aperto, ma la speranza è che a novembre ci sia la possibilità di ampliare il numero degli appassionati che si potranno godere il GP dal vivo.
La seconda, riguarda la possibilità che il GP dell’Emilia Romagna non rimanga un fatto isolato alla stagione 2020. Uberto Selvatico Estense non ha fatto mistero che ci sono trattative con Liberty Media per fare in modo di rendere più stabile la disputa della seconda gara italiana.
Certo, quest’anno è stato più facile rientrare nel Circus perché i promotori del campionato hanno rinunciato al pagamento dei diritti: la Formula 1 ha chiesto solo la copertura dei costi di organizzazione del GP stimabili in circa 4 milioni di euro, mentre Monza normalmente paga circa 25 milioni per il GP d’Italia.
La Regione contribuirà con 1 milione di euro, mentre il resto dovrà arrivare dal Con.Ami, il consorzio di Comuni del territorio, che da sempre supporta l’autodromo. Ma un conto è organizzare la gara e un altro trovare le risorse per dare continuità alla gara all’Enzo e Dino Ferrari. Il tentativo, comunque, è quanto mai meritorio e va sostenuto fino in fondo, vista la disponibilità mostrata dagli americani.
La terza notizia l’ha ufficializzata Uberto Selvatico Estense: “Il weekend di Imola si articolerà solo sue due giorni (sabato e domenica) e nell’appuntamento ci saranno altri aspetti innovativi di cui stiamo discutendo con Liberty per cui ancora non ne posso parlare”.
Quella emiliana, dunque, sarà una gara sperimentale di un format che la F1vorrà adottare dal 2022: sabato mattina due sessioni di prove libere, pomeriggio le qualifiche e domenica la gara.
Soddisfatto Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI: “Un traguardo importante e un forte riconoscimento alle qualità organizzative e alla storia dell’automobilismo sportivo tricolore".
"La decisione della FIA e degli organizzatori di Formula One Group di inserire nel calendario 2020 anche una prova sul Circuito Enzo e Dino Ferrari, dopo quelle già previste a Monza ed al Mugello, è l’ennesima conferma della qualità del lavoro svolto negli anni da Automobile Club d’Italia come Federazione dell’automobilismo sportivo tricolore. Naturalmente questa decisione è anche un dovuto riconoscimento alla storia al Circuito Dino e Enzo Ferrari di Imola che, per un ventennio, ha scritto pagine fondamentali della epopea della Formula 1".
"Questa designazione porta quindi a tre i Gran Premi di Formula 1 che verranno disputati quest’anno in Italia. Un record assoluto per il nostro paese e un caso unico al mondo che certifica l’alta qualità del sistema Motorsport della nostra nazione”.
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