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Il caso: Vettel abbocca all'amo di Leclerc che resta in pole

La Q3 del GP d'Italia ha avuto una fine rocambolesca: pur di non cedere la scia agli avversari, nel secondo run si è formato un gruppo che procedeva pianissimo. Vettel ha aspettato che Leclerc si lanciasse per restituirgli la scia, ma tutto è successo fuori tempo massimo...

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34, Charles Leclerc, Ferrari SF90, Nico Hulkenberg, Renault F1 Team R.S. 19 e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34, Charles Leclerc, Ferrari SF90, Nico Hulkenberg, Renault F1 Team R.S. 19 e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Simon Galloway / Motorsport Images

Al netto di possibili provvedimenti disciplinari da parte del collegio dei Commissari Sportivi, il pilota ad averci rimesso di più nel caos finale delle qualifiche disputate oggi a Monza è stato Sebastian Vettel. Nel primo ‘run’ della Q3 Seb avrebbe dovuto dare la scia a Leclerc, come previsto dal muretto box del Cavallino, ma la strategia non ha funzionato.

Il tedesco e Charles non si sono intesi, permettendo ad altri piloti di infilarsi tra le due rosse. Alla fine Vettel ha ottenuto (senza scia) il quarto tempo, mentre Leclerc è stato abile a sfruttare le scie di Sainz e Hulkenberg, riuscendo a portarsi in prima posizione.

Dopo la sospensione con bandiera rossa (per il crash di Raikkonen), il piano della Ferrari era di invertire le posizioni, ovvero Leclerc avrebbe dovuto tirare la scia a Vettel.

 

Il countdown finale, che ha portato tutti i nove piloti in pista a lasciare i box a soli due minuti dal termine, ha innescato il caos.

Usciti dai box i due ferraristi si sono ritrovati davanti Hulkenberg (che ha tagliato la prima variante nel tentativo di cedere posizioni) e Sainz, che procedevano in modalità ‘parata’ verso la Roggia. Vettel si è sbracciato alle loro spalle nel tentativo di avere strada, avendo in cuffia il conto alla rovescia del suo ingegnere Ricardo Adami che lo informava dei secondi mancanti alla bandiera a scacchi.

Solo dopo Lesmo tutto il gruppo ha colto il rischio di non arrivare in tempo per lanciarsi per il giro veloce, ma superata la Ascari, Vettel (come era stato pianificato) ha atteso l’arrivo di Leclerc per accodarsi.

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Il monegasco è arrivato solo a metà del rettilineo ed a quel punto si è lanciato all’ingresso della Parabolica, mentre Vettel ha preso la distanza ideale per sfruttare la scia. Il tutto mentre il tempo scorreva, e clamorosamente solo Sainz e Leclerc (per un decimo) sono transitati prima della bandiera a scacchi.

Per il monegasco non c’era poi molto da perdere, visto che senza nessuno in grado di migliorare si è confermato in pole position, ed è probabile che non fosse il più motivato a farsi largo nelle fasi di caos, ma l’impressione è che abbia indugiato troppo prima di affiancare Vettel, vanificando così le chance di Seb di migliorare la sua quarta posizione.

È il primo screzio tra i due ferraristi, che fino ad oggi non avevano mai avuto tensioni, e non è un caso che il clima si sia surriscaldato nel momento in cui la SF90 ha permesso loro di lottare per la vittoria...

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