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F1 | I team spingono per portare a 600 milioni la tassa d'ingresso

I team di Formula 1 stanno spingendo per triplicare la tassa anti-diluizione di 200 milioni di dollari che un undicesimo concorrente come Andretti dovrebbe pagare per entrare nel campionato mondiale.

Michael Andretti

Michael Andretti

Art Fleischmann

Motorsport Business

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Secondo alcune fonti, le 10 scuderie attuali vorrebbero che la tassa anti-diluizione venisse portata ad almeno 600 milioni di dollari; un team principal ha dichiarato a Motorsport.com che si tratta della cifra più bassa di cui si è parlato e che potrebbe essere addirittura più alta.

Se venisse concordata, la nuova cifra potrebbe costringere Michael Andretti a riconsiderare i suoi piani di ingresso con il marchio Cadillac della General Motors, che si basano sulla cifra attuale di 200 milioni di dollari.

Andretti ha ancora la possibilità di acquistare un team esistente, anche se le sue precedenti offerte sono già state rifiutate dalla Sauber e da altri.

È interessante notare che il potenziale aumento della tassa d'iscrizione arriva proprio quando è emerso che i vertici della Red Bull stanno valutando il futuro dell'AlphaTauri, con opzioni quali la messa in vendita o il mantenimento della scuderia e il suo trasferimento in Gran Bretagna.

Si sa che in passato Andretti ha chiesto informazioni sull'acquisto della struttura italiana, e queste discussioni ora potrebbero riprendere.

Il prezzo fissato dalla Red Bull sarà probabilmente ben superiore al costo potenziale di 600 milioni di dollari, ma Andretti avrebbe un buon punto di partenza con la fabbrica di Faenza ed il reparto aerodinamico con sede nel Regno Unito. Inoltre non sarebbe costretto a pagare i propri rivali.

L'originaria commissione anti-diluizione di 200 milioni di dollari è stata concordata nell'ambito dell'attuale Patto della Concordia, firmato nell'agosto 2020 e valido per le stagioni 2021-2025. Essa garantisce un pagamento una tantum di 20 milioni di dollari da parte di qualsiasi nuovo concorrente a ciascuna delle 10 squadre esistenti.

L'obiettivo era quello di annullare la potenziale perdita di premi in denaro per le squadre attuali, sulla base del fatto che un nuovo concorrente avrebbe potuto entrare già nel 2022, prendendo così una quota del montepremi totale per le ultime quattro stagioni del Patto della Concordia.

Could an AlphaTauri deal prove an attractive alternative for Andretti?

Could an AlphaTauri deal prove an attractive alternative for Andretti?

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Non essendo riuscito ad entrare in F1 acquistando una squadra esistente, Andretti ha deciso di ripartire da zero e di creare una nuova squadra. È quindi disposto a pagare 200 milioni di dollari e ad entrare già nel 2025, l'ultimo anno di vita del Patto della Concordia.

La porta per le nuove iscrizioni è stata formalmente aperta a gennaio dalla FIA, che ha annunciato un invito a manifestare interesse per un'iscrizione nel 2025, 2026 o 2027, come prima fase del processo. Si ritiene che tre potenziali team abbiano fatto questo passo, con Andretti affiancato da Hitech e Panthera Asia.

La tassa anti-diluizione diventerà rilevante solo se un potenziale team supererà tutti i controlli e sarà provvisoriamente accettato dalla FIA. Se ciò accadrà, la tassa diventerà un importante punto di discussione perché, mentre l'offerta di Andretti ha preso slancio lo scorso anno, i team esistenti hanno chiarito di ritenere che l'attuale tassa di 200 milioni di dollari non fosse più sufficiente.

La cifra è stata concordata nell'estate del 2020, al culmine della pandemia di COVID, con la stagione di F1 appena iniziata e le gare disputate senza spettatori.

All'epoca diversi team erano sottoposti a forti pressioni finanziarie e si temeva davvero che uno di essi potesse chiudere i battenti. Per esempio, alcuni erano attivamente alla ricerca di nuovi acquirenti o investitori. La vendita della Williams a Dorilton, avvenuta quell'estate, ha anche creato una cifra indicativa del valore di una squadra in quel preciso momento.

Negli ultimi tre anni la situazione è cambiata radicalmente, con il budget cap che ha ridotto le spese e l'interesse suscitato da Drive to Survive che ha contribuito ad aumentare le entrate per le squadre, che ora si trovano tutte in una posizione sana, con alcune che hanno anche respinto dei potenziali acquirenti.

Il valore delle squadre attuali è incrementato notevolmente e si teme l'impatto che potrebbe avere un undicesimo concorrente.

In pubblico, i team principal affermano di confidare nel fatto che la FIA e la F1 conducano un processo di ingresso equo e determinino se una qualsiasi offerta sia valida, e sottolineano che qualsiasi nuovo concorrente deve portare qualcosa al campionato.

The sale of Williams to Dorilton Capital in 2020 preceded the cost cap which has boosted the value of all teams

The sale of Williams to Dorilton Capital in 2020 preceded the cost cap which has boosted the value of all teams

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Tuttavia, anche se l'offerta di Andretti è stata apparentemente rafforzata dall'annuncio di una partnership con Cadillac, a porte chiuse i team rivali rimangono determinati a mantenere una griglia di 20 vetture, con il supporto dei costruttori che è stato ampiamente screditato come fattore distintivo.

Dal 2026 ci sarà un nuovo Patto della Concordia con una tassa anti-diluizione inevitabilmente molto più alta, il che spiega perché Andretti voglia entrare nel 2025 e quindi disputare una stagione con l'attuale regolamento dei motori. Tuttavia, anche i team esistenti vogliono modificare la quota del 2025 già presente nel Patto della Concordia, nonostante il processo di candidatura sia già stato avviato.

Esiste una procedura per tale modifica, ma i 10 team e gli organizzatori della Formula 1 dovrebbero trovare un accordo all'unanimità. Dopo mesi di discussioni, sembra che questa possibilità sia vicina.

Sebbene Andretti abbia chiarito di essere disposto a spendere i 200 milioni di dollari, resta da vedere come reagiranno lui e i suoi investitori se gli verrà improvvisamente presentata una cifra più alta. Potrebbe anche esserci una battaglia legale contro tale cambiamento, che potrebbe essere considerato una barriera all'ingresso.

La tassa anti-diluizione è tecnicamente legata alla potenziale perdita di montepremi derivante dall'aggiunta di un'undicesima squadra, mentre le squadre esistenti la collegano al potenziale valore complessivo di un'iscrizione. Si ritiene che la cifra di 600 milioni di dollari rifletta l'accordo più recente, la vendita della Sauber all'Audi, e probabilmente sarà un punto di contesa.

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