F1: i piloti chiedono modifiche alla contestata Curva 2 di Sochi
I piloti puntano il dito contro Curva 2, teatro dell'incidente di Carlos Sainz poco dopo il via, ma anche di qualche escursione pericolosa come quelle fatte da Romain Grosjean.

Il Gran premio di Russia ha lasciato diversi strascichi. Uno di questi è legato alla Curva 2 dell'autodromo semi-permanente di Sochi o, per meglio dire, alla via di fuga che ogni anno viene modificata ma che crea in un modo o nell'altro polemiche e situazioni complicate che i piloti si trovano a gestire in pista.
Il caso clou del fine settimana appena trascorso è stato rappresentato dall'incidente al via che ha visto protagonista Carlos Sainz Jr. Il pilota della McLaren, resosi conto di avere un avversario all'interno, ha preferito tagliare la via di fuga, cercando di seguire il percorso obbligatorio indicato dalla segnaletica (pannelli di polistirolo in cui erano impresse frecce).
Sainz, però, ha calcolato male l'angolo d'entrata nella chicane artificiale creata nella via di fuga, ma anche la velocità. Questo lo ha portato a colpire il muro posto a pochi centimetri dalla chicane e a concludere immediatamente la sua gara.
Il pericolo, per Sainz, è legato al momento dell'impatto con il muro, ma questo poi si è esteso quando la sua McLaren - ormai senza controllo - è rimbalzata in pista. i piloti che stavano sopraggiungendo sono stati bravi a schivare la MCL35 del madrileno, ma la dinamica avrebbe potuto portare a un incidente molto brutto.
Di questo hanno parlato molti piloti al termine della gara, a partire da George Russell: "In primo luogo, quella curva non dovrebbe proprio esistere. In secondo luogo, il disegno della curva è terribile".
Daniel Ricciardo ha puntato il dito sul disegno della curva. L'australiano della Renault ha ricevuto 5" di penalizzazione in gara per essere andato oltre il cordolo dopo una staccata errata. Va detto, per altro, che Renault in quel frangente ha fatto rallentare appositamente Ocon in uscita dai box proprio per permettere a Daniel di rimanere davanti. Una penalità a dir poco incomprensibile.
"La geometria della curva è strana. La sua conformazione ti fa pensare di potercela fare praticamente sempre. Pensi di poterla fare in tutti i casi. Se però sei leggermente fuori traiettoria non c'è modo di poter tornare indietro".
"Non a caso ho preso 5" di penalità. Quando ci sono arrivato in quel momento ho pensato che avrei potuto prendere la penalità. Tutti i piloti si sono fatti sentire per com'è fatta quella curva. Penso si possa avere una curva differente, che comunque lasci fare sorpassi".
Michael Masi, direttore di gara della F1, ha ammesso le difficoltà nell'affrontare quella curva da parte dei piloti: "La Curva 2 è una di quelle che ogni anno ha rappresentato sfide differenti. Si risolvono le cose in un modo, ma si ha un impatto differente".
"Per questo stiamo cercando di trovare la soluzione migliore. Credo che abbiamo trovato un modo, una soluzione ragionevole. C'è un margine di miglioramento? Sì, c'è sempre un margine di miglioramento".
"Usare la ghiaia? Non è una soluzione valida ovunque. Rimane il fatto che sia difficile trovare una soluzione unica che si adatti a tutte le soluzioni per quella curva. Quindi continueremo a studiare la cosa e a capire come poter fare per migliorare le cose".
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