F1 | I piloti chiedono altri colloqui sul futuro del GP d'Arabia
I piloti di Formula 1 vogliono affrontare altre discussioni per valutare se l'Arabia Saudita potrà avere un posto in calendario in futuro dopo l'attacco missilistico e le preoccupazioni per la sicurezza della pista.
Venerdì sera a Jeddah, nel mezzo della minaccia incombente di boicottare la gara in seguito all'attacco missilistico Houthi sulla vicina base petrolifera della Aramco, si è svolta una riunione di quattro ore
Il bruttissimo incidente avuto da Mick Schumacher in qualifica - che costringerà il tedesco a saltare la gara nonostante sia potuto tornare in hotel dopo controlli medici in ospedale - ha posto dubbi anche sulla sicurezza del tracciato, sempre velocissimo nonostante le modifiche apportate per migliorare la visibilità e allargarlo per il 2022.
Questi eventi si sono verificati dopo che Stefano Domenicali aveva annunciato che teoricamente si poteva anche arrivare a 30 gare all'anno, seppur il Patto della Concordia abbia fissato attualmente un limite di 25 gare.
Alla domanda di Motorsport.com se, viste le eccedenze, l'Arabia Saudita possa o meno mantenere il suo posto in calendario, Carlos Sainz ha ammesso che questo discurso andrà trattato con F1 e FIA da tutti i piloti.
"Penso che ci sarà bisogno di parlare dopo questa gara, perché chiaramente ciò che è successo nelle ultime 24 ore è sicuramente un punto di discussione e considerazione che dobbiamo valutare per il futuro", ha dichiarato il pilota Ferrari.
Medics and marshals attend the scene after a heavy crash for Mick Schumacher, Haas VF-22, in Q2
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Il contratto iniziale concordato dalla F1 con i funzionari sauditi valeva 500 milioni di sterline per un periodo di 10 anni. Ma questo probabilmente vedrà anche cambio di sede, con un eventuale spostamento da Jeddah a Qiddiya.
L'accordo è stato anche oggetto di ampie critiche da parte di varie persone, considerato che con l'evento sportivo si va ad oscurare il terribile mancato rispetto dei diritti umani nel paese.
Sergio Pérez si è espresso in merito alla vicenda: "Penso che ci siano sicuramente alcune considerazioni che dovremo fare come gruppo di piloti e vedere cosa è meglio per il nostro sport in futuro".
Charles Leclerc ha aggiunto: "Sì, sono d'accordo. Non voglio entrare troppo nei dettagli su questo argomento ora, ma è sicuramente una discussione che dovremmo avere dopo questa gara, una volta che tutto si calmerà. Si guarderà indietro e vedremo".
Domenicali ha anche fatto presente che alcune gare attualmente in essere probabilmente usciranno dal calendario, compreso il rischio per i circuiti storici, a favore di nuove sedi come il Qatar e Las Vegas.
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