Hulkenberg: "Sto parlando per il mio futuro in F1"
Il tedesco molto probabilmente verrà relegato al ruolo di terza pilota con il ritorno di Sergio Perez sulla Racing Point RP20, ma ha preso la palla al balzo per parlare con diversi team manager e tessere dei discorsi su un possibile rientro in F1 l'anno prossimo: "Ci vorranno un paio di settimane per capire come andranno le cose".

Nico Hulkenberg rischia di essere un… fantasma in questa F1. È stato chiamato dalla Racing Point per sostituire Sergio Perez colpito dal Covid in forma asintomatica, ma dopo le qualifiche concluse al 12esimo posto non è partito per il Gran Premio di Gran Bretagna a causa di un problema alla frizione per cui la power unit Mercedes non è stata nemmeno messa in moto.
Il tedesco sperava di rifarsi nel GP del 70° anniversario, ma anche questo appuntamento rischia di andare a buca perché il pilota messicano se risulterà negativo al tampone a cui si è sottoposto, potrà riprendere il suo posto sulla RP20.
L’essersi riprensentato nel paddock di F1 ha permesso a Hulkenberg di parlare con molte persone del Circus e la speranza è di riaprire dei contatti per tornare a guidare stabilmente l’anno prossimo…
"Sono stato in contatto con un po' di persone di F1 e team principal, perché ovviamente ci conosciamo tutti – ha ammesso Nico - alcune erano solo chiacchiere, ma in altre si è parlato del futuro. Non c’è niente di concreto per ora, spero di saperne di più nelle prossime due settimane”.
Hulkenberg ha ammesso che una seconda presenza in questo fine settimana sarebbe utile…
“Certo, conseguendo un buon risultato, potrei trarne una buona pubblicità. Ma penso che i team principal, non guardino solo a un risultato una tantum, soprattutto quando si tratta di una sostituzione come in questa circostanza”.
"Ovviamente, mi piacerebbe fare una grande gara se dovessi andare in macchina per aiutare la squadra a ottenere il massimo risultato. Ma penso che le discussioni sul futuro siano un qualcosa a parte”.
È più concreto il rischio che tu debba restare di nuovo a piedi:
“Sì, ovviamente sarebbe un po' deludente: ho avuto un assaggio della macchina, ma è stato chiaro da subito che il mio è di sostituto temporaneo di Checo, non sapendo se si tratta di una o due gare. Se sta meglio è giusto che torni lui al suo posto”.
Non è stato facile entrare nella RP20 all’ultimo?
“Ogni monoposto è diversa, dalla seduta nell’abitacolo ai rumori che si sentono, in ciascuna si vive un’atmosfera diversa. E mi sono trovato a essere mandato in pista senza alcuna preparazione. Ero arrivato nel paddock 10 minuti prima dell'FP1: ho avuto il tempo di cambiarmi, fare il test di uscita dall’abitacolo e poi sono stato subito mandato in pista per svolgere il programma di lavoro del venerdì”.
Nico ha accusato dei dolori al collo a causa della mancanza di pratica e sarebbe curioso di scoprire l’effettivo potenziale della RP20 che è la macchina più discussa del paddock, ma Sergio Perez non sembra disposto a cedergli il passo…
Mercedes al GP 70° Anniversario con un tributo a Stirling Moss
Verstappen: "Provare il format di 2 giorni a Imola è stupido!"
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.