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Hulkenberg: "Caos sulle ripartenze non nel DNA della F1"

Sulla scia del caotico epilogo del Gran Premio d'Australia, il pilota della Haas Nico Hulkenberg ha suggerito che le ripartenze dovute alla bandiere rosse negli ultimi giri di gara sono artificiali e non fanno parte del DNA della Formula 1, mettendo a rischio il risultato di un intero weekend.

Nico Hulkenberg, Haas F1 Team with engineers

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Secondo il tedesco, una partenza in griglia e una volata fino al traguardo presentano troppi rischi, con la conseguenza piloti che hanno lavorato duramente per raggiungere posizioni di rilievo negli ultimi giri hanno fin troppo da perdere.

Dopo la bandiera rossa causata dell'incidente di Alex Albon alla curva 6, la gara di Melbourne è stata interrotta per la seconda volta a tre giri dalla fine dopo che il compagno di squadra di Hulkenberg, Kevin Magnussen, ha urtato il muro alla curva 2 lasciando dei detriti in pista.

Dopo il giro di formazione, lo schieramento era pronto per una volata di due giri fino alla bandiera a scacchi. Tuttavia, a seguito di una serie di incidenti alla prima curva, la gara è stata nuovamente interrotta con una bandiera rossa, con Hulkenberg che in quel momento era salito al quarto posto.

Ne è seguito un lungo ritardo che ha comportato un dibattito sulle posizioni in griglia per l'ultimo giro dietro la Safety Car. Alla fine la FIA ha deciso di utilizzare l'ordine di partenza precedente, lasciando Hulkenberg in settima posizione. Il suo team ha presentato una protesta, sostenendo che avrebbe dovuto essere sesto se l'ordine fosse stato preso dalla Safety Car due linee prima della curva 1, ma la protesta è stata respinta dai commissari.

Hulkenberg è rimasto nell'abitacolo per tutto il tempo e ha detto che gli è tornata in mente la sua vittoriosa 24 Ore di Le Mans con la Porsche nel 2015, visto che ha trascorso "quasi tre ore nell'abitacolo".

Riguardo alla ripartenza dalla griglia, ha detto: "È sempre un'emozione, è un elemento di divertimento, ma come pilota e per i team è una sensazione piuttosto strana da provare".

"Hai lavorato per tutta la gara, ti restano solo un paio di giri e poi devi ricominciare un'intera gara".

"Ci sono due facce della medaglia. Credo che ci saranno molte discussioni da rivedere".

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, lead the field away at the restart

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, in testa alla gara alla ripartenza

Foto di: Jake Grant / Motorsport Images

"C'era una Aston [Fernando Alonso] che si è girata, ma è stata fortunata a poter tornare in gara".

"Ma ovviamente è uno scenario da incubo per un pilota. Fai una buona gara, sei in una buona posizione. C'è una bandiera rossa, si riparte, si viene colpiti da qualcuno, non per un tuo errore. E l'intero weekend viene spazzato via".

"Quindi ritengo che questo sia un elemento un po' artificiale. E non sono sicuro che questo sia il DNA che ho conosciuto della F1. Penso che ci sarà un po' di discussione in merito".

Hulkenberg ha anche previsto che il modo in cui è stato determinato l'ordine di partenza quando la gara si è svolta dietro la Safety Car avrebbe provocato una grande discussione. "Credo che ci sia un po' di confusione, per non dire altro, sul perché ci sia voluto così tanto tempo per la ripartenza finale, che non era l'ideale", ha aggiunto.

 

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