F1 | Horner: "I rivali cercano i nostri, ma non ci scalfiscono"
Horner, team principal di Red Bull, afferma che il suo team è forte in profondità quanto basta da sopportare eventuali perdite di ingegneri e personale. Poi avverte: "Non c'è compiacimento".
Red Bull Racing è la lepre e la caccia è aperta. Ma in questa stagione sarà difficile che possa soccombere agli attacchi di chi ha tutta l'intenzione di prenderla e occupare il suo posto.
La RB19, grazie alle 10 vittorie di Max Verstappen e alle 2 di Sergio Perez, ha sino a ora vinto tutti i gran premi disputati nella prima metà della stagione 2023 di Formula 1. Questo dato dovrebbe bastare per fare una fotografia chiara e corretta della situazione, ma a rendere tutto più evidente sono i distacchi che spesso l'olandese è stato in grado di infliggere a tutti i rivali. Spesso, anche al compagno di squadra, che corre con la medesima macchina.
Un gap difficile - forse impossibile - da colmare per gli avversari in questa stagione. Red Bull potrebbe dormire sonni tranquilli, ma stando a quanto dichiarato da Christian Horner, non è questa la filosofia che regna tra i corridoi dello stabilimento di Milton Keynes. Anzi, l'attenzione è massima, e su più fronti.
"Non credo ci sia compiacimento. Penso che stiamo affrontando una gara alla volta, una sessione alla volta. E credo che ci si debba concentrare in questo modo sul nostro lavoro. Nessuno di noi si lascia distrarre e credo che il campionato sia lungo, lunghissimo".
Max Verstappen, Red Bull Racing, Sergio Perez, Red Bull Racing
Photo by: Erik Junius
"C'è molto da fare dietro le quinte, soprattutto con Red Bull Powertrains che si sta preparando sullo sfondo a Milton Keynes. E il 2026 non è poi così lontano. Quindi c'è molto su cui concentrare l'attenzione".
I migliori ingegneri di Red Bull sono finiti nel mirino della concorrenza. Rob Marshall, ad esempio, finirà presto alla McLaren. Horner sa bene che il mirino di tutti è puntato alla sua squadra, ma è altrettanto consapevole di avere un team molto profondo, capace di far fronte ad eventuali declini.
"Le sfide sono sempre diverse perché, quando sei il cacciatore, tutti sono concentrati sull'obiettivo che hanno davanti. Quando improvvisamente si diventa preda, la pressione è di tipo differente. Naturalmente abbiamo numerosi approcci da parte di altri team nei confronti di tutto il nostro staff, gli sponsor e tutto il resto".
"Arrivare al top è una cosa, rimanerci è un'altra. Ma credo che lo spirito, la cultura che abbiamo all'interno della squadra, siano molto forti. Abbiamo un team forte non solo in superficie, ma anche in profondità e abbiamo goduto di grande continuità per un lungo periodo di tempo. Questo è molto importante in Formula 1".
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