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F1 | Horner: "Budget cap? Red Bull è notevolmente al di sotto"

Il team principal della Red Bull si è detto fiducioso in vista del pronunciamento da parte della Federazione Internazionale, mentre Mike Crack della Aston Martin ha manifestato la propria incredulità nel vedere il nome del team sbattuto in prima pagina.

Conferenza stampa Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Il fine settimana del Gran Premio di Singapore è stato caratterizzato dalle speculazioni in merito al presunto superamento del limite di budget di 145 milioni di dollari commesso lo scorso anno da due team, Red Bull e Aston Martin, e dall’incertezza in merito alle sanzioni che potrebbero essere applicate da parte dell'organo di governo.

La conferma di quanto è effettivamente accaduto arriverà questo mercoledì, quando la FIA rilascerà alle squadre che erano al di sotto del limite di spesa dello scorso anno i certificati di conformità.

La Red Bull si è trovata nel mirino di Mercedes e Ferrari che hanno chiesto alla FIA un'azione severa e sanzioni per le infrazioni commesse.

Nonostante le accuse da parte dei suoi principali avversari, la Red Bull ha ribadito di essere fermamente convinta della sua proposta originaria presentata a marzo, che secondo alcune fonti era in realtà inferiore al limite di diversi milioni di dollari.

Quando Motorsport.com ha chiesto a Christian Horner se fosse nervoso per l'esito di mercoledì, il team principal della Red Bull ha risposto: "No, sono assolutamente fiducioso. È stato un processo lungo. Tutta la documentazione è stata presentata a marzo e riteniamo di rientrare tranquillamente nel tetto massimo”.

"La FIA sta seguendo la sua procedura e ci auguriamo di conoscere questa settimana l'esito di questo processo non solo per noi, ma per tutti i team".

Pur non sapendo come si pronuncerà la FIA, Horner ha voluto sottolineare l’enorme responsabilità che ha l'organo di governo nel garantire la solidità delle sue indagini e delle sue risposte.

"Si tratta di una serie di regolamenti nuovi di zecca, molto complicati, che si applicano ad aziende con strutture diverse e formulazioni diverse. Ci sono sempre diverse interpretazioni di questi regolamenti ed essendo nel primo anno sarà molto interessante vedere come verranno applicate".

"Per la FIA si tratta di un argomento enorme da affrontare, soprattutto se si considera l'entità delle squadre ai box, molte delle quali appartengono a conglomerati e organizzazioni ancora più grandi".

Alla domanda se i recenti chiarimenti sugli elementi che devono o non devono essere inclusi nel tetto dei costi abbiano fatto sì che la Red Bull fosse ancora al di sotto del limite, Horner ha risposto: "Siamo significativamente al di sotto. Con i chiarimenti, dovremmo essere ancora più al di sotto....".

Sebastian Vettel, Aston Martin AMR22, Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Sebastian Vettel, Aston Martin AMR22, Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Photo by: Lionel Ng / Motorsport Images

Chi è sembrato stupito di essere finito al centro dell’attenzione è stato Mike Crack, team principal dell’Aston Martin.

A differenza della Red Bull, il team di proprietà di Lawrence Stroll avrebbe commesso una infrazione minore, ma anche in questo caso Crack ha espresso massima fiducia nell’operato della FIA.

"Si tratta di un processo in cui si presentano le proprie osservazioni e poi la Federazione le analizza e pone le proprie domande. Questo processo è ancora in corso e non sappiamo quale sarà il risultato. C'è una discussione in corso. Noi abbiamo domande sull'interpretazione, loro hanno domande sull'interpretazione”.

"Siamo stati sorpresi di leggere il nostro nome in questa vicenda perché non pensiamo di aver fatto nulla di sbagliato. È stato sconvolgente”.

“Credo che la cosa più importante sia concentrarsi sul fine settimana e non distrarre i membri del team. Per noi è stato un bene non essere stati gli unici ad essere coinvolti in questa vicenda, così voi ragazzi vi siete concentrati sull'altro lato del paddock! È un peccato che queste cose vengano fuori così, ma è la F1".

Alcuni team rivali hanno ipotizzato che l'Aston abbia speso molto denaro per il reclutamento offrendo stipendi più alti ed insinuando così che pratica avrebbe portato il team a superare il tetto di spesa massimo consentito.

"Questo è un atteggiamento tipico del paddock: la miglior difesa è l'attacco. Ma non dobbiamo dimenticare che siamo molto meno numerosi rispetto alla maggior parte delle squadre”.

"Dobbiamo guardare solo a noi stessi. Non ci sarà una guerra di parole da parte nostra, dobbiamo concentrarci sui progressi. Questo è molto più importante che usare la stampa per fare dichiarazioni".

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