F1 | Harman: "Alpine aggressiva nello sviluppo anche nel 2023"
Matt Harman, direttore tecnico di Alpine, spiega che la realizzazione della A523 sia stata nei parametri di budget imposti: questo permetterà al team di Enstone di essere aggressiva negli sviluppi.
Uno degli aspetti che di Alpine ha maggiormente colpito nel corso della stagione 2022 di Formula 1 è stata la capacità di sviluppo della propria monoposto, la A522 che era affidata a Fernando Alonso ed Esteban Ocon.
Il team di Enstone preferì puntare tanto sulle nuove componenti per migliorare di gara in gara la vettura. Basti pensare alla grande quantità di fondi differenti portati dalla fine della primavera sino all'inizio dell'autunno.
Quella strategia - al netto di problemi d'affidabilità che avrebbero aiutato il team a raggiungere prima i propri obiettivi qualora fossero stati meno - ha permesso ad Alpine di raggiungere il traguardo prefissato a inizio stagione: il quarto posto nel Mondiale Costruttori.
Strategia vincente, dunque, non si cambia. Ad annunciarlo è stato Matt Harman, direttore tecnico di Alpine, il quale ha svelato che anche nel 2023 la A523 presentata pochi giorni fa a Londra sarà oggetto di numerose modifiche grazie a un piano che ha permesso alla squadra diretta da Otmar Szafnauer di restare all'interno dei paletti economici fissati da lei stessa.
"Siamo ben organizzati e preparati da questo punto di vista. Si tratta di fare delle buone scelte. non abbiamo cambiato tutto, ma abbiamo modificato le aree della monoposto che secondo noi sono più performanti e che si adattano bene non solo alla vettura di lancio, ma anche alla capacità di svilupparla nel corso della stagione".
"In effetti la nostra monoposto è dentro le nostre previsioni di spesa del budget. Ciò significa che abbiamo a disposizione l'intero budget per lo sviluppo e che, quindi, saremo aggressivi proprio come abbiamo fatto lo scorso anno".
Uno dei punti in cui Alpine si è concentrata maggiormente - sospensione posteriore passata dallo schema pull-rod a quello push-rod - è il frontale. Il muso, così come l'ala, è differente dalla A522. Harman ha spiegato per quale motivo il gruppo di ingegneri che guida abbia preferito modificare tanto tutto il frontale.
"La questione del frontale della monoposto, che abbiamo ritoccato in maniera vistosa, è molto importante. Più il muso è corto, più è difficile ottenere l'omologazione. Ed è importante assicurarsi che il modo in cui colleghiamo l'ala anteriore al muso ci offra la massima opportunità di sviluppo".
"A seconda dell'elemento che si sceglie di collegare può limitare lo sviluppo dell'ala anteriore. Per questo motivo siamo stati piuttosto aggressivi e ci siamo concessi un'ampia modularità. Probabilmente vedrete molte differente sulle nostre ali anteriori nel corso della stagione".
Anche quest'anno sembra che Alpine possa non avere particolari problemi con il porpoising, così come con il bouncing. I dati che il team ha rilevato dalle simulazioni virtuali, dalla galleria e dal filming day fatto la settimana scorsa a Silverstone sembrano molto incoraggianti.
"Per noi il porpoising non è mai stato un problema. Ne abbiamo avuto un po' all'inizio della passata stagione, ma poi siamo riusciti a risolverlo abbastanza rapidamente. Quindi non abbiamo certo avuto bisogno di cambi di regolamento per aiutarci. Ma siamo riusciti a risolvere tutto rapidamente e abbiamo anche recuperato il carico perso per via delle nuove norme in modo abbastanza veloce".
"La cosa positiva per noi è che abbiamo una buona correlazione, capiamo la macchina, sia in CFD che in galleria e in pista. Quindi siamo fiduciosi e speriamo che per noi il porpoising sia un effetto minore rispetto ai nostri rivali".
"Abbiamo fatto delle simulazioni in merito. E dopo la seconda giornata di prove pensiamo di poter essere in una buona posizione. Ma on ci preoccupiamo, valutiamo cosa fare in Bahrain. Al momento siamo ragionevolmente tranquilli sulla nostra posizione sia in termini di porpoising che in termini di bouncing", ha concluso il direttore tecnico dell'Alpine.
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