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Hamilton veloce sul dritto se la può giocare con Verstappen

L'analisi delle telemetrie dello staff Bobbi permette di evidenziare che la Mercedes, pur disponendo di un'ala posteriore più carica di quella Red Bull, è in grado di esprimere a Spa una velocità massima superiore, per cui Lewis potrebbe attaccare il poleman olandese sui lunghi rettilinei. Il risultato del GP del Belgio sarà condizionato dalla portata della pioggia: più acqua sarà a favore di Max, meno di Lewis.

Telemetria GP del Belgio, Q3: Hamilton vs Verstappen

Foto di: Matteo Bobbi

Quale GP del Belgio vedremo? Le qualifiche hanno indicato una superiorità della Red Bull sul bagnato con Max Verstappen autore di una pole straordinaria che ha lasciato il rivale per il titolo, Lewis Hamilton a una distanza di 334 millesimi con la Mercedes. In mezzo ai due, davvero a sorpresa, si è filato George Russell con la Williams, non si sa se nel ruolo di guastafeste o già di supporter dell’epta campione del mondo, visto che i due l’anno prossimo sarà il suo compagno di squadra.

Nei boschi delle Ardenne piove per cui è molto probabile che il canovaccio della gara segua quello delle qualifiche con improvvisi scrosci d’acqua. E, allora, verrebbe da dire che l’olandese che scatta in pole position sia da considerarsi grande favorito perché sul bagnato è riuscito a creare un gap importante su Hamilton.

In realtà l’analisi è più complessa e non ci si può fermare solo ai tempi: Max con la RB16B ha svettato nel suo terreno di caccia che è il T2, rifilando 237 millesimi a Lewis, ma è stato più veloce anche nel velocissimo T1 di altri 179 millesimi, prevalendo, quindi, solo nell’ultimo tratto per appena 82 millesimi.

Il primo dato che emerge, dunque, è che la Red Bull è riuscita a mandare in temperatura più in fretta le gomme della RB16B, mentre nel team campione del mondo devono aver fatto più fatica. Questo significa che Hamilton dovrà scaldare di più e meglio gli pneumatici nel giro di formazione della griglia e che Max potrebbe beneficiare di una partenza più pronta per andare al comando della gara.

Ma questo non significa affatto che la corsa sia decisa dopo la partenza: basta guardare i grafici telemetrici del team Bobbi per capire che la gara è apertissima. Tanto per cominciare abbiamo due piloti che sono dei maestri nella guida sul bagnato, per cui entrambi sapranno estrarre il massimo dalla vettura che hanno a disposizione.

Non sfugge, però, che l’orientamento delle due squadre sia stato diverso nella definizione della configurazione aerodinamica che a Spa è frutto di un delicato compromesso fra l’esigenza della massima efficienza per il T1 e il T3 e il bisogno di carico nel T2.

Mercedes W12, l'ala posteriore di Lewis Hamilton, nella FP1 del GP del Belgio

Mercedes W12, l'ala posteriore di Lewis Hamilton, nella FP1 del GP del Belgio

Photo by: Giorgio Piola

Mercedes W12, l'ala posteriore di Valtteri Bottas, nella FP1 del GP del Belgio

Mercedes W12, l'ala posteriore di Valtteri Bottas, nella FP1 del GP del Belgio

Photo by: Giorgio Piola

Nelle prove libere Hamilton e Bottas hanno girato con due alettoni posteriori diversi e poi entrambi sono arrivati a usare sul bagnato un mix delle due soluzioni, con il profilo principale di Valtteri più a cucchiaio e il flap mobile di Lewis rettilineo, senza la riduzione di corda in prossimità delle paratie laterali viste su quello di Bottas, ma con il nolder che aveva solo il finlandese.

L'ala posteriore della Mercedes W12 usata nelle qualifiche e in gara nel GP del Belgio

L'ala posteriore della Mercedes W12 usata nelle qualifiche e in gara nel GP del Belgio

Photo by: Giorgio Piola

Le frecce nere, quindi, hanno scelto un’ala posteriore piuttosto carica per potersi difendere sull’acqua, ma non hanno perso lo spunto in velocità massima: Hamilton, infatti, è risultato nettamente più veloce sui rettilinei rispetto alla Red Bull con un picco di +5 km/h all’ingresso dell’Eau Rouge che si è trasformato in un +2 km/h per Verstappen all’uscita del Raidillon e poi nuovamente una supremazia della W12 nel lungo dritto del Kemmel così come nella discesa che porta dal tornante a Pouhon e nell’ultimo tratto che da Blanchimont porta fino alla chicane del Bus Stop.

Red Bull Racing RB16B, le ali posteriori a confronto

Red Bull Racing RB16B, le ali posteriori a confronto

Photo by: Giorgio Piola

La Red Bull, invece, svetta alla Source, dopo Les Combes fino al tornante e in generale da Pouhon fino alla chicane di Fagnes dove il divario è addirittura di 10 km/h a favore della RB16B. Max Verstappen ha un’ala decisamente più scarica di quella Mercedes, ma rispetto alle prove libere ha montato un vistoso nolder che Sergio Perez non ha utilizzato. I tecnici di Milton Keynes, consapevoli che il messicano non eccelle nel giro secco, gli hanno approntato una macchina che dovrebbe consentirgli di fare dei sorpassi in gara visto che scatterà solo dalla settima posizione in griglia.

I grafici lasciano intendere, quindi, che se Hamilton ha faticato a portare le gomme in temperatura nel giro secco, in gara avrà la chance di attaccare Verstappen quando gli pneumatici saranno entrati nella giusta finestra di utilizzo, perché la W12 può godere di una maggiore velocità di punta.

È il segno di un’apprezzabile superiorità del motore Mercedes che ha permesso anche a Russell di costruire un exploit straordinario che lo ha portato addirittura in prima fila.

La pista più o meno bagnata giocherà a favore di uno o dell’altro, più acqua aiuta Verstappen, meno Hamilton, ma aspettiamoci una battaglia dura, visti i precedenti. Quale ruolo adotterà Russell? Anche il suo atteggiamento, al meno al via, potrebbe essere determinante, visto che difficilmente la Williams potrà rimanere a respirare le posizioni di vertice…

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