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Intervista
Formula 1 GP d'Australia

F1 | Hamilton svela: "Seduti troppo avanti. La W14 è sbilanciata"

Il 7 volte campione del mondo va in profondità e spiega i problemi principali della W14: macchina troppo sbilanciata, il retrotreno non è preciso, fatica in frenata e in curva. Ma lui si vede ancora con Mercedes in futuro.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Per Mercedes si tratta ormai di un conto alla rovescia. Quello che la separa dal Gran Premio dell'Emilia Romagna. All'Enzo e Dino Ferrari di Imola il team pluri campione del mondo dovrebbe far esordire l'ormai celebre versione B della deludente W14.

Una macchina rivoluzionaria non tanto per concetti fuori dagli schemi - quelli sono già in utilizzo e non hanno affatto funzionato - ma per le forme che, sebbene saranno quelle già adottate da diverse monoposto, risuoneranno come un vero e proprio cambio di filosofia per un team che ha scelto di perseguire una strada coraggiosa (ma sbagliata) per ben due anni.

Alla vigilia del terzo appuntamento della stagione, il Gran Premio d'Australia, Lewis Hamilton ha iniziato a spiegare aspetti della W14 che la rendono una macchina ben distante dalle posizioni attese. Forse perché consapevole che si tratterà di un colto alla rovescia per vederla cambiare radicalmente, o forse un modo per far capire in maniera chiara ai suoi ingegneri gli errori da non ripetere, ciò che conta è che il 7 volte iridato abbia fatto un quadro più completo sui problemi che affliggono le Frecce Nere anche dal punto di vista della guida.

"Sicuramente va ribadito l'ottimo lavoro fatto da George (Russell, ndr) a Jeddah. La cosa di cui voglio parlare è legata all'assetto delle sospensioni. Dopo le Libere 2 l'abbiamo fatta al venerdì sera, ma poi una volta partiti nelle Libere 3 non si può più cambiare nulla per il resto del fine settimana. Quindi, quando si effettua una modifica, si tirano i dadi e si spera. A volte funziona, a volte no. E' già successo in passato: a volte è andata bene, altre meno".

"Per George la modifica ha funzionato alla grande e lui ha fatto un ottimo lavoro. In gara mi mancava la precisione all'avantreno. Abbiamo tratto molti insegnamenti da quella gara. Penso che il ritmo alla domenica fosse decente, soprattutto nel secondo stint. Ottenere il quarto e il quinto posto è stato un ottimo risultato per la squadra. Anzi, un grande risultato considerando la nostra posizione in termini di deficit di prestazione".

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Hamilton ha poi provato a fare una comparazione tra la W13 e la W14, spiegandone le differenze nella guida, ma anche le peculiarità che le rendono così affini essendo costruite sotto gli stessi dettami, la stessa filosofia. Tra le due è scomparso il bouncing, ma sono rimasti problemi congeniti che portano la W14 a essere la terza forza del Mondiale, esattamente come lo scorso anno.

"Con la W13 abbiamo avuto bouncing fino all'ultimo giro dell'ultima gara. Il gran premio in cui ne abbiamo avuto meno è stato forse quello in Brasile (dove la Mercedes ha ottenuto una doppietta, ndr). Il bilanciamento è stato praticamente lo stesso per tutto l'anno e si trattava di un'auto molto puntata all'anteriore e pochissimo al retrotreno. Era estremamente imprevedibile".

"La W14, invece, non ha bouncing. Ci sono piccoli accenni, di tanto in tanto. In generale anche la macchina di quest'anno è molto forte all'anteriore e poco precisa al posteriore, non precisa come avremmo voluto. Se si guarda al passo delle Red Bull, che hanno una maggiore potenza e la velocità che riescono a portare in curva, è perché hanno un posteriore molto forte. Ma la macchina di quest'anno è leggermente più prevedibile, più piacevole da guidare, soprattutto perché non c'è bouncing".

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Il fatto che George Russell sia stato spesso davanti a Lewis Hamilton nel corso degli ultimi 15 mesi è un dato sotto gli occhi di tutti. Il britannico di origini caraibiche ha provato a spiegare i problemi che gli rendono difficile estrarre il meglio dalla monoposto, sfruttando bene le sue caratteristiche di guida.

"Guardando al passato, mi è sempre piaciuta un'auto sovrasterzante. Non so se la gente lo sa, ma noi siamo più vicini alle ruote anteriori (con l'abitacolo) di tutti gli altri piloti. Il nostro abitacolo è troppo vicino alle ruote anteriori. Quando si guida si è la sensazione di essere seduti sulle ruote anteriori, che è una delle sensazioni peggiori da provare quando si guida una monoposto".

"Se guidaste la vostra auto a casa e aveste le ruote proprio sotto le vostre gambe, non sareste felici quando vi avvicinate a una rotonda. Questo cambia il comportamento dell'auto e la percezione del suo movimento. E' più difficile da prevedere rispetto a quando si è più indietro e si è seduti più vicini, più al centro. E' una cosa con cui faccio davvero fatica a convivere. Con la posizione che abbiamo in macchina facciamo molta fatica in fase di frenata e in curva, una macchina molto puntata davanti e fatichiamo a far lavorare bene il posteriore. Ed è questo che vogliamo risolvere".

"Il team mi aveva detto che avremmo portato più indietro l'abitacolo. Se avessi saputo cosa avrei provato a stare così avanti, non sarebbe mai successo. E questa è una cosa che dovrà cambiare per il futuro. Al 100%".

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Per concludere, Lewis ha confermato ancora una volta di puntare a un altro rinnovo con Mercedes. Un messaggio chiaro da parte sua, che si sente ancora forte e competitivo ai massimi livelli, e che vuol fare sapere al team di credere ancora nei suoi uomini per tornare a essere il team schiacciasassi che è stato dal 2014 al 2021.

"Mi sento benissimo, Continuo a sentirmi a casa. Mercedes è una famiglia. A dire il vero, mi vedo on Mercedes sino all'ultimo giorno della mia vita. Se guardiamo ad altre leggende, Sir Stirling Moss è stato con Mercedes fino alla fine dei suoi giorni. Per me è sempre stato un sogno poterlo fare, e lo sto facendo. Quindi voglio continuare a farlo con questo marchio".

"Ho persone fantastiche con cui ho un legame stretto all'interno del team. Ho ottimi rapporto qui. Per quanto mi riguarda, se posso continuare ad aiutare il team e a dare il mio contributo, vorrei restare anche per questo. Ma se dovessi capire che non sono in grado di farlo, allora sarà il momento i far entrare un giovane al mio posto. Ma sono ancora abbastanza giovane, in forma discreta e mi sento benissimo".

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