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F1: Hamilton stravince a Suzuka, mentre Vettel si suicida con Verstappen

La Mercedes colleziona la 44esima doppietta nel GP del GIappone: Hamilton potrebbe diventare campione del mondo già ad Austin. Verstappen è terzo, dopo che ha avuto contatti con entrambe le Ferrari. Vettel, sesto, ha rovinato la sua rimonta per precipitazione.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton ormai si sente campione del mondo: l'inglese dopo il facile successo nel GP del Giappone con la Mercedes ha portato a 67 i punti di vantaggio su Sebastian Vettel che è incappato nell'ennesimo errore di questa stagione da dimenticare per il tedesco e potrebbe già chiudere la partita iridata ad Austin. Hamilton colleziona la 71esima vittoria in carriera che è la quarta a Suzuka e l'ottava stagionale, dopo l'80esima pole.

Il team di Brackley colleziona un'altra doppietta (la 44esima) grazie al secondo posto di Valtteri Bottas, lo "scudiero" che si è dovuto difendere nel finale dagli attacchi di Max Verstappen, un grande protagonista della gara nel bene come nel male. La superiorità della Mercedes è diventata devastante, proprio nel momento in cui la Ferrari si sta sciogiendo come la neve al sole. Dalla scomparsa di Sergio Marchionne è arrivata solo la vittoria di Spa, poi solo delusioni per il team d Maranello.

Max Verstappen sale sul podio dopo aver dato battaglia: al primo giro arriva lungo alla chicane e rientra tagliando la pista portando fuori pista Raikkonen: la Red Bull e la Ferrari si toccano e ne approfitta Vettel per passare il compagno di squadra. Max viene giustamente messo sotto investigazione e si becca 5 secondi di penalizzazione sacrosanti, anche se l'olandese si è lamentato via radio di aver ripreso l'asfalto come ha potuto dopo il dritto.

Dopo averla data l'olandese, l'ha presa: Vettel dopo la ripartenza al giro 8 dalla Safety car cerca l'attacco all'interno di Verstappen alla Spoon, la curva 13, dove di solito non è facile superare, mentre Max chiude la sua traiettoria: l'urto è inevitabile, ma mentre la Red Bull riesce a proseguire passando al largo nella via di fuga in asfalto, Vettel si gira in testacoda e riparte 18esimo. Questa azione ricorda l'entrata del tedesco su Hamilton al GP d'Italia, perché è l'unico pilota che entra sull'avversario e dopo il (duro) contatto si gira!

Evidentemente Seb non ha capito la lezione e ci ha rimesso l'aerodinamica con il deviatore di flusso laterale strappato e il barge board molto danneggiato. E, così, il tedesco è stato costretto a ricostruire una gara con una rimonta dal fondo, mentre Verstappen con una RB14 che è un "carroarmato" non ha patito danni per conquistare un podio che rappresenta il massimo risultato possibile.

La Red Bull festeggia anche il quarto posto di Daniel Ricciardo autore di una bella rimonta dalla 15esima posizione in griglia che libera l'australiano dalla rabbia di sabato.

La Ferrari si accontenta del quinto posto di Kimi Raikkonen e del sesto di Sebastian Vettel: un weekend pessimo per la squadra del Cavallino, ma i piloti hanno dovuto fare i conti con due Rosse molto menomate dopo gli urti. In particolare copisce il fatto che Sebastian Vettel sia riuscito a conquistare il giro più veloce con le gomme Soft in 1'32"670, segno che la SF71H ha un potenziale che non sempre viene sfruttato al 100%.

Il tedesco è stato autore di un inizio di gara prodigioso: da ottavo che era in griglia al secondo giro era già quarto pronto ad attaccare Verstappen. La Ferrari era parsa veloce e, forse, Sebastian è stato troppo precipitoso nell'attaccare Max: avrebbe dovuto cercare un sorpasso più sicuro considerata la posta in palio.

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Resta il rammarico che è stata gettata al vento un'altra occasione per rendere difficile la vita alle Mercedes che hanno preso il largo: la squadra del Cavallino dopo la figuraccia in qualifica di ieri aveva bisogno di riprendere fiducia, ma non bastano le parole di Arrivabene nel dopo corso a dare morale a un team depresso che esce da questa trasferta con le ossa rotte.

Una volta tolti alcuni pezzi evolutivi (si è tornati all'ala di Silverstone, al diffusore e alla sospensione posteriore vecchia) la Rossa ha ritrovato la competitività sul giro, segno che si è fatta molta confusione nello sviluppo. Peccato, perché sembrava che potesse essere l'anno buono, ma Vettel è troppo vulnerabile nei corpo a corpo con i top driver...

Alle spalle della Ferrari c'è Sergio Perez con la Force India che è riuscita a precedere la Haas di Romain Grosjean che è riuscito a guadagnare tre punti nella battaglia per il quarto posto nel mondiale Costruttori con la Renault. Il francese si è lamentato del sorpasso del messicano subito dopo la VSC (per spostare la Sauber di Leclerc) ma per la FIA non c'è stato niente di strano.

La top ten è completata da Esteban Ocon con la seconda Force India e il decimo posto di Carlos Sainz con la Renault, primo dei piloti doppiati. E' rimasto fuori dai punti Pierre Gasly con la Toro Rosso-Honda: il francese sperava di fare meglio dopo le qualifiche molto positive.

Male Kevin Magnussen che è stato tamponato al via da Charles Leclerc per un doppio cambio di traiettoria, il secondo già in fase di frenata: il danese non è stato sanzionato per una manovra molto pericolosa, per fortuna si è ritirato prima di fare altri danni. Bella la prestazione di Leclerc fino a quando non è stato costretto al ritiro con la Sauber...

 

Cla   # Pilota Chassis Motore Giri Tempo Gap Distacco km/h Pits Ritirato Punti
1   44 United Kingdom Lewis Hamilton  Mercedes Mercedes 53 -           25
2   77 Finland Valtteri Bottas  Mercedes Mercedes 53 12.919 12.919 12.919       18
3   33 Netherlands Max Verstappen  Red Bull TAG 53 14.295 14.295 1.376       15
4   3 Australia Daniel Ricciardo  Red Bull TAG 53 19.495 19.495 5.200       12
5   7 Finland Kimi Raikkonen  Ferrari Ferrari 53 50.998 50.998 31.503       10
6   5 Germany Sebastian Vettel  Ferrari Ferrari 53 69.873 1'09.873 18.875       8
7   11 Mexico Sergio Perez  Force India Mercedes 53 79.379 1'19.379 9.506       6
8   8 France Romain Grosjean  Haas Ferrari 53 87.198 1'27.198 7.819       4
9   31 France Esteban Ocon  Force India Mercedes 53 88.055 1'28.055 0.857       2
10   55 Spain Carlos Sainz Jr.  Renault Renault 52 1 L 1 Lap 1 Lap       1
11   10 France Pierre Gasly  Toro Rosso Honda 52 1 L 1 Lap 0.000        
12   9 Sweden Marcus Ericsson  Sauber Ferrari 52 1 L 1 Lap 0.000        
13   28 New Zealand Brendon Hartley  Toro Rosso Honda 52 1 L 1 Lap 0.000        
14   14 Spain Fernando Alonso  McLaren Renault 52 1 L 1 Lap 0.000        
15   2 Belgium Stoffel Vandoorne  McLaren Renault 52 1 L 1 Lap 0.000        
16   35 Russian Federation Sergey Sirotkin  Williams Mercedes 52 1 L 1 Lap 0.000        
17   18 Canada Lance Stroll  Williams Mercedes 52 1 L 1 Lap 0.000        
  dnf 16 Monaco Charles Leclerc  Sauber Ferrari 38           Retirement  
  dnf 27 Germany Nico Hulkenberg  Renault Renault 37           Retirement  
  dnf 20 Denmark Kevin Magnussen  Haas Ferrari 8           Collision

 

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