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F1 | Hamilton: "Red Bull l'auto più veloce che abbia mai visto"

Hamilton ha concluso il GP dell'Arabia Saudita con un quinto posto, davanti alle due Ferrari, sfruttando una strategia alternativa che la ha visto prendere il via sulla gomma hard. L'inglese ha però anche parlato delle prestazioni della Red Bull, con una differenza di passo e di velocità di punta che lo hanno portato a definire RB19 come la vettura più veloce che abbia mai visto.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Il Gran Premio dell’Arabia Saudita si è concluso con un quinto posto per Lewis Hamilton, al termine di un fine settimana che non ha visto l’inglese brillare in termini assoluti sul piano della performance. Tuttavia, nonostante i problemi di fiducia nella vettura già evidenziati in qualifica, il sette volte campione del mondo è comunque riuscito a portare a casa dieci punti, concludendo davanti alle due Ferrari.

Durante la gara, Hamilton ha dovuto fare i conti anche con Max Verstappen, il quale dal quindicesimo posto è poi stato in grado di rimontare fino alla seconda posizione. Un inizio di stagione, quello targato Red Bull, che ha impressionato il campione inglese, il quale non ha mancato di sottolineare che nei suoi anni in F1 non ha mai visto una vettura più dominante dell’attuale RB19.

“Non ho mai visto un'auto così veloce. Penso che quando eravamo veloci, non lo eravamo poi così tanto. Credo che [la RB19] sia l'auto più veloce che abbia mai visto, soprattutto rispetto alle altre”, ha spiegato Hamilton al termine della gara, riferendosi al periodo in cui all’inizio dell’era ibrida la Mercedes dominava senza lasciare le briciole agli avversari.

Un dominio alle volte tenuto sotto controllo, perché nel corso degli anni più volte i responsabili del team della Stella hanno ammesso di aver nascosto il vero potenziale per evitare un cambio regolamentare.

A sorprendere Hamilton non è stata solo la differenza di passo, considerando che in aria libera l’olandese era in grado di girare un secondo più rapido di tutti gli altri, ma anche la velocità sui rettilinei mostrata dalla RB19, che a Jeddah in qualifica si è dimostrata tra le più alte di tutta la griglia.

“Non so come o perché, ma [Verstappen] mi ha superato con una velocità notevole. Non mi sono nemmeno preoccupato di bloccare perché la differenza di velocità era enorme”.

Al di là del dominio Red Bull, l'inglese è comunque rimasto soddisfatto dell'essere riuscito a concludere davanti alle due Ferrari. Alla partenza, l’alfiere della Mercedes è stato l’unico tra i piloti nelle prime file a prendere il via sulla gomma hard, evidenziando immediatamente problemi di sottosterzo accentuanti dal poco grip offerto dalla mescola più dura nelle fasi iniziali e dall’alto carico carburante.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Difficoltà che si sono aggiunte a un set-up non perfetto, che già sul giro secco aveva dimostrato di non aver dato i risultati sperati in termini di stabilità, accentuati da una mancanza di carico che nelle curve veloci ha tolto la fiducia necessaria per spingere come avrebbe voluto.

“Oggi abbiamo ottenuto ottimi punti come squadra. Il terzo posto di George è fantastico e io sono riuscito a passare dalla settima alla quinta posizione, che è la cosa più importante. Se mi fossi qualificato meglio, forse avrei potuto ottenere un risultato migliore, ma abbiamo comunque ottenuto dei punti".

"Il mio set-up in questo fine settimana è stato il problema più grande che ho affrontato. L'ho sbagliato in qualifica e non era buono nemmeno in gara, quindi oggi ho faticato”, ha raccontato il pilota della Stella al termine della gara.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

L’entrata della Safety Car ha cambiato i piani, spingendo Mercedes a sfruttare l’occasione anticipando la sosta per montare un set di gomme medie con cui arrivare fino alla fine. Una scelta che alla fine ha pagato, perché il compound a banda gialla ha dimostrato una certa costanza, senza evidenziare troppo degrado, fattore che gli ha permesso di tenere alle spalle le due Ferrari, di cui una superata alla ripartenza proprio sfruttando il maggior grip offerto dalla media.

“Stavamo cercando di andare a lungo con la gomma dura, ma è uscita la Safety Car e sono dovuto rientrare ai box. Siamo riusciti a far funzionare la media, ma il secondo stint è stato lungo. Ma, non abbiamo avuto lo stesso degrado del Bahrain. Eravamo molto più vicini ed è fantastico essere nei primi cinque, davanti alle Ferrari. C'è molto da lavorare, ma ci sono aspetti positivi da trarre da questo fine settimana".

 

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