Hamilton non è sicuro dell'uso del DAS Mercedes a Melbourne
La Casa della Stella ha raccolto molti dati sulle funzionalità del DAS, il sistema che permette ai piloti Mercedes di cambiare l'incidenza delle gomme anteriori mentre la monoposto è in movimento. Se Bottas è piuttosto deciso nel volerlo usare in Australia, Hamilton nutre qualche dubbio.

Non c’è una certezza, ma per ora solo una speranza. La Mercedes deve decidere se usare il DAS nel GP d’Australia dopo averlo sperimentato nei test invernali a Barcellona. Il sistema montato sulla W11 che permette al pilota di variare l’angolo d’incidenza delle ruote anteriori spostando in avanti o indietro il volante ha lasciato ancora dei punti interrogativi sul suo uso immediato.
Se per alcuni restano dei punti di domanda sulla legalità della soluzione che non sarebbe in linea con le regole del parco chiuso, la trovata della Stella ha fatto a lungo discutere il paddock catalano per la sua genialità.
Anche se il risultato dei test è stato positivo per il DAS, non è detto che l’impianto grazie al quale si può regolare l’incidenza con la monoposto in movimento debba essere montato a Melbourne.
“In definitiva abbiamo capito giro dopo giro come è corretto sfruttarlo – ha detto Bottas – gli ingegneri hanno potuto raccogliere dati importanti per capire dove stanno i vantaggi e come è meglio che lo possiamo usare noi piloti. Bisogna capire in che situazioni può dare un vantaggio, quanto grande sarà quel vantaggio e su quali piste, invece, ci sono ancora degli interrogativi”.
"Sono felice di avere questa soluzione in macchina – ha proseguito il finlandese – e per ora tutto procede senza intoppi, tanto che ne sto memorizzando le procedure e riesco a usarlo in modo quasi automatico senza pensarci troppo”.
Valtteri, quindi, non vede validi motivi per rinunciare al DAS a Melbourne, mentre il compagno di squadra, Lewis Hamilton, sembra meno convinto di sfruttare il sistema nella prima gara, sostenendo di non aver trascorso molto tempo per concentrarsi sul suo utilizzo.
Lewis punta al settimo titolo iridato: l’esa-campione nei test collettivi ha messo insieme un chilometraggio superiore a qualsiasi altro pilota.
Hamilton, a dire il vero, è parso più preoccupato per i problemi da risolvere del motore Mercedes ma è parso piuttosto soddisfatto di come erano andati i test.
"Penso che abbiamo fatto un buon test invernale - ha ammesso Hamilton - non abbiamo fatto un lavoro perfetto, perché abbiamo scoperto di avere una serie di problemi che stiamo cercando di risolvere. Non so quanto tempo ci vorrà per appianare tutti i dubbi, ma non è mai una brutta scoprire i guai durante i collaudi invernali, perché c’è il tempo per lavorare da casa”.
“In materia di prestazioni siano messi abbastanza bene. Nel senso che quando abbiamo girato siamo riusciti a fare una buona distanza a parte il secondo giorno e abbiamo fatto una graduale scoperta dei nuovi processi da imparare”.
“Non ho idea di dove ci troviamo rispetto agli altri. Il team probabilmente avrà un'idea più chiara della mia…".
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